Hermione Granger | |
---|---|
Hermione Granger (Emma Watson) nel quinto film | |
Universo | Harry Potter |
Lingua orig. | Inglese |
Autore | J. K. Rowling |
1ª app. | 1997 |
Interpretata da | |
Voci italiane |
|
Caratteristiche immaginarie | |
Nome completo | Hermione Jean Granger |
Sesso | Femmina |
Data di nascita | 19 settembre 1979[1] |
Hermione Jean Granger[2] (pronuncia britannica [hɜːˈmaɪ.ə.ni ˈdʒiːn ˈgreɪn.dʒə(ɹ)] o [hə-][3], nel doppiaggio italiano dei film pronunciato come il nome italiano "Ermione", [erˈmjoːne][4][N 1]) è una dei protagonisti della serie letteraria di Harry Potter, scritta da J. K. Rowling. È la migliore amica di Harry Potter e Ron Weasley, con cui forma un trio affiatato e indissolubile.
Dotata di grande intelligenza e di capacità e conoscenze notevoli in qualsiasi ambito della magia, Hermione è la mente indiscussa del trio: spesso infatti i due sono aiutati nelle imprese dagli elaborati piani della ragazza, rivelatasi spesso più competente di molti maghi adulti. Strega nata da genitori babbani, non presta importanza alla sua ascendenza e si dimostra molto più capace della maggior parte dei maghi purosangue, arrivando ad essere la migliore del suo anno ed una delle studentesse di Hogwarts più brillanti di sempre.
Hermione è stata considerata come un esempio eccezionale di eroina femminista moderna[5][6][7]. È interpretata da Emma Watson e doppiata in italiano da Letizia Ciampa.
Creazione e sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]L'autrice J. K. Rowling ha ammesso che Hermione è simile a lei da giovane[8]. Il nome "Hermione" è il femminile di "Hermes", dio della mente acuta e in grado di viaggiare da un mondo all'altro, analogamente alla ragazza che vive tra il mondo babbano e quello magico[9]; l'autrice ha scelto il nome dall'opera teatrale Il racconto d'inverno di William Shakespeare[10]. Inizialmente, in un'intervista, la Rowling ha affermato che il secondo nome di Hermione era Jane; in seguito è stato cambiato in Jean nel settimo libro per fare in modo che lei e Dolores Umbridge non condividessero lo stesso secondo nome; Jean è anche il secondo nome della figlia della Rowling, Mackenzie[10].
Biografia del personaggio
[modifica | modifica wikitesto]Hermione è una strega nata da genitori entrambi babbani che svolgono la professione di dentisti. A undici anni viene ammessa a Hogwarts, dove sin da subito si rivela essere una studentessa modello, facendo conoscenza con Harry Potter e Ron Weasley e venendo smistata a Grifondoro assieme a loro. Sebbene inizialmente stia loro antipatica a causa del suo carattere saccente, dopo che questi la salvano dall'attacco di un troll di montagna diventa loro amica. Nel corso del primo anno aiuta i due a fermare Quirinus Raptor che, posseduto da Lord Voldemort, era alla ricerca della pietra filosofale per far risorgere il Signore Oscuro[11]. Al secondo anno, per scoprire chi si celi dietro gli attacchi ai danni dei nati babbani collegati alla leggenda della camera dei segreti, prepara la Pozione Polisucco, una pozione avanzata in grado di modificare l'aspetto delle persone, per far introdurre Harry e Ron di nascosto nella sala comune di Serpeverde. Scoperto che il mostro racchiuso nella camera è un basilisco, si appresta ad avvertire gli amici, ma prima di riuscirci viene pietrificata dal mostro stesso fino al termine dell'anno scolastico[12]; fortunatamente Harry e Ron riescono a risalire comunque alla scoperta tramite un appunto della ragazza. L'anno successivo si batte per la difesa di Fierobecco, un ippogrifo accusato di aver aggredito Draco Malfoy, riuscendo a salvare sia l'animale che Sirius Black, condannato ingiustamente all'ergastolo ad Azkaban, con l'aiuto di una giratempo consegnatale dalla professoressa Minerva McGranitt per poter seguire più corsi contemporaneamente[13]. Quando Harry si trova suo malgrado iscritto al Torneo Tremaghi come campione di Hogwarts, Hermione lo aiuta a prepararsi, intraprendendo anche una breve relazione con Viktor Krum, campione di Durmstrang, che suscita la gelosia di Ron[14].
Dopo il ritorno di Voldemort, al suo quinto anno, Hermione viene nominata prefetto di Grifondoro assieme a Ron e convince Harry a fondare l'Esercito di Silente, un gruppo segreto di esercitazioni di Difesa contro le Arti Oscure, poiché la professoressa Dolores Umbridge ha escluso l'utilizzo di incantesimi difensivi nel corso regolare su ordine del Ministero[15]. Dopo la morte di Silente, accompagna Harry nella ricerca degli Horcrux di Voldemort: a Godric's Hollow, per difendere il protagonista da un attacco di Nagini, Hermione gli distrugge involontariamente la bacchetta. I tre vengono catturati dai Ghermidori e condotti a Villa Malfoy, dove Hermione viene torturata da Bellatrix Lestrange per scoprire dove avevano trovato la spada di Godric Grifondoro con cui avevano distrutto il medaglione di Serpeverde. Liberati da Dobby, Harry, Ron e Hermione si introducono alla Gringott per rubare la coppa di Tassorosso dalla camera blindata di Bellatrix, poi si recano ad Hogwarts per cercare il diadema di Corvonero; dopo aver distrutto il diadema, Ron e Hermione si dirigono nella camera dei segreti, dove la ragazza distrugge la coppa con una zanna del basilisco. Durante la battaglia Hermione si dichiara apertamente a Ron e nello scontro finale affronta Bellatrix assieme a Ginny Weasley e Luna Lovegood. Diciannove anni dopo la sconfitta di Voldemort, Hermione si è sposata con Ron ed ha avuto con lui due figli, Rose e Hugo[16]; inizia poi a lavorare al Ministero della magia, facendo rapidamente carriera.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Aspetto fisico
[modifica | modifica wikitesto]Hermione è descritta come una ragazza dagli occhi marroni, capelli castani folti e crespi e i denti davanti piuttosto pronunciati[17], che vengono sistemati dopo che, nel quarto libro, le viene inflitto per dispetto da Draco Malfoy un incantesimo per farle crescere a dismisura i denti: nel farseli curare magicamente fa in modo che vengano rimpiccioliti più di quanto li avesse prima (contrariamente al volere dei genitori, che desideravano che ricorresse solo a rimedi babbani per i suoi denti), guadagnando così un bellissimo sorriso[18].
Carattere e personalità
[modifica | modifica wikitesto]Hermione è descritta come una delle studentesse più brillanti di sempre di Hogwarts: molto intelligente e dotata di un grande potere magico, è in grado di effettuare incantesimi e preparare pozioni di livello ben superiore a quello di una normale ragazza della sua età. Un esempio può essere trovato nella preparazione della Pozione Polisucco al secondo anno, che a Hogwarts non viene insegnata prima del sesto anno e che lei stessa descrive come una delle pozioni più complesse che abbia mai visto[19]. La sua dedizione allo studio ed alla lettura nasce da una profonda insicurezza che lei tenta di mascherare provando ad essere la migliore in tutto ciò che fa, proiettando così una falsa e talvolta irritante sicurezza di sé[20]. Questa sua insicurezza è causata anche dalla solitudine: nel primo libro appare inizialmente come saccente e antipatica, causando un commento acido da parte di Ron che la fa scoppiare in lacrime. Dopo il suo salvataggio da parte di quest'ultimo e Harry stringe amicizia con i due, realizzando che gli amici e la sua nuova casa sono molto più importanti della carriera scolastica[21].
Inizialmente ha anche una vera e propria ossessione per il rispetto delle regole: addirittura, dopo aver incontrato Fuffi, il gigantesco e feroce cerbero a guardia della pietra filosofale, la sua unica preoccupazione era l'eventuale espulsione per essere usciti dai dormitori di notte. Dopo aver stretto amicizia con i due compagni, però, comprende come a volte sia utile infrangere le regole per il bene altrui e spesso si comporta di conseguenza: alcuni esempi possono essere la preparazione della Pozione Polisucco, la fondazione dell'Esercito di Silente e le irruzioni al Ministero della Magia e alla Gringott[22].
Hermione è una nata babbana, ossia una strega con entrambi i genitori non maghi[N 2]: nonostante le prese in giro e le discriminazioni, specialmente da parte dei Serpeverde e dei Mangiamorte, non ha mai nascosto la sua natura e nel settimo libro si dichiara fiera di esserlo[23]. Ha anche uno spiccato senso di giustizia sociale, che la porta, nel quarto libro, a fondare una società per la lotta contro la schiavitù degli elfi domestici, il C.R.E.P.A., ovvero "Comitato per la Riabilitazione degli Elfi Poveri e Abbruttiti (Abietti nelle nuove traduzioni)"[N 3], nonostante questo non abbia alcun successo tra gli studenti[24]. La sua più grande paura è il fallimento: quando si trova alle prese con un molliccio, creatura che assume la forma di ciò che più spaventa chi la osserva, esso si trasforma nella professoressa McGranitt che le dice di essere stata bocciata in tutte le materie[25], terrorizzandola.
Bacchetta magica e animale domestico
[modifica | modifica wikitesto]La bacchetta di Hermione è di legno di vite con il nucleo di cuore di drago[1]. La vite è stata assegnata in base all'associazione celtica di un albero ad un particolare periodo dell'anno: Hermione è nata a settembre, e il legno associato al periodo che va dal 2 al 29 settembre è proprio la vite[26].
Nel terzo libro Hermione acquista un gatto chiamato Grattastinchi (Crookshanks), dal folto pelo rosso, le gambe storte e il muso schiacciato. Per causa sua al terzo anno entra in contrasto con Ron, quest'ultimo convinto che abbia intenzione di mangiare il suo topo domestico, Crosta. È un animale molto intelligente, riuscendo ad intuire la vera identità di Crosta, in realtà Peter Minus, e di Sirius Black trasformato in cane[27].
Apparizioni in altri media
[modifica | modifica wikitesto]Adattamenti cinematografici
[modifica | modifica wikitesto]L'attrice britannica Emma Watson interpreta Hermione Granger in tutti gli otto film della serie di Harry Potter. L'insegnante di teatro della Watson a Oxford segnalò il suo nome agli agenti del cast di Harry Potter e la pietra filosofale, colpito dal talento dimostrato a scuola dalla bambina[28]. La Watson prese molto sul serio la sua audizione, tuttavia "non pensò mai per un istante di avere qualche chance" di ottenere la parte[29]. I produttori restarono impressionati dalla sicurezza della Watson e il suo provino si rivelò di gran lunga il migliore delle centinaia di bambine presentatesi alle audizioni[30].
La stessa J. K. Rowling la caldeggiò per la parte di Hermione dopo aver assistito al suo primo provino[28]. Quando le venne chiesto se gli attori scritturati fossero da lei ritenuti adatti ai suoi personaggi, Rowling disse: «Si, lo penso. Emma Watson in particolare era molto, molto simile a Hermione quando le parlai la prima volta, seppi che era perfetta fin da quella prima telefonata».
La performance di Emma Watson fu ben accolta in occasione dell'uscita del primo film della saga; Brian Linder di IGN scrisse: "a partire dalla prima introduzione di Hermione Granger e fino alla sua ultima scena, la Watson è meglio di quanto avessi mai potuto immaginare. Lei ruba letteralmente la scena a tutti"[31][32].
Prima della produzione di Harry Potter e il principe mezzosangue, Emma Watson considerò la possibilità di non tornare a recitare nel ruolo di Hermione[33], ma alla fine decise di partecipare ancora alla serie, non volendo vedere altre attrici impersonare Hermione sullo schermo[34].
La Watson ha detto di considerare Hermione un personaggio che punta "sul cervello e non sulla bellezza" e che, sebbene Hermione sia "leggermente asociale", non "ha paura di se stessa"[35]. Mentre stava girando Harry Potter e la camera dei segreti, Emma era conscia di non essere come Hermione, ma pensava che "crescendo, avrebbe capito come il personaggio fosse uno dei migliori che una ragazza potesse sperare di interpretare"[36]. Nel 2007, prima dell'uscita nei cinema di Harry Potter e l'Ordine della Fenice, l'attrice dichiarò: «Ci sono troppe ragazzine stupide nei media. Hermione non è spaventata dal fatto di essere intelligente. Penso che qualche volta ci siano ragazze davvero intelligenti che si sminuiscono un po' per essere accettate socialmente, e questo è un male. Quando avevo nove o dieci anni, mi arrabbiavo davvero quando cercavano di farmi sembrare una secchiona, ma adesso lo adoro. Trovo ci sia molta più pressione nell'essere belli. Hermione non si preoccupa di come appare. È un maschiaccio totale»[34].
Lo sceneggiatore Steve Kloves rivelò nel 2003 che Hermione è il suo personaggio preferito della serie: «C'è qualcosa nel suo fiero intelletto unito alla sua completa mancanza di comprensione di come lei colpisce le persone a volte, che trovo affascinante e che rende irresistibile scrivere di lei».
Teatro
[modifica | modifica wikitesto]In Harry Potter e la maledizione dell'erede, Hermione Granger è interpretata dall'attrice swazilandese Noma Dumezweni[37]: nell'opera Hermione è stata eletta Ministro della Magia ed aiuta i suoi vecchi amici a salvare Albus Severus Potter e Scorpius Malfoy da Delphini Riddle, figlia di Voldemort. Dumezweni descrisse il ruolo assegnatole come un "privilegio e una responsabilità"[38]. La scelta di scritturare un'attrice di colore per impersonare Hermione portò a qualche critica sui social media, che J.K. Rowling tacciò di razzismo, aggiungendo che nei libri non viene mai esplicitamente menzionata la razza o il colore della pelle di Hermione[39]. Anche Emma Watson si espresse in favore dell'attrice, con un tweet di incoraggiamento[40]. Dumezweni definì la polemica venutasi a creare "abbastanza banale"[41], dichiarando come "molti giovani attori e attrici di colore le avessero detto di essere contenti di vederla interpretare Hermione così da poter vedere una versione di loro stessi sul palco"[42].
Nonostante le polemiche, Noma Dumezweni ricevette buone critiche per la sua performance; The Independent scrisse che aveva fatto un "lavoro straordinario"[43]. Ai Laurence Olivier Awards del 2017, Dumezweni ha ricevuto l'Olivier Award alla miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione di Hermione Granger[42].
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Critica
[modifica | modifica wikitesto]Hermione viene vista da molti come un'icona femminista[7]. In The Ivory Tower and Harry Potter, il primo libro che analizza la serie di Harry Potter (scritto da Lana A. Whited), il capitolo intitolato Hermione Granger and the Heritage of Gender, di Eliza T. Dresang, tratta del ruolo di Hermione nella serie e delle sue relazioni con le tematiche femministe[6]. Il capitolo inizia con un'analisi del nome di Hermione e dei precedenti personaggi nella storia così chiamati nella mitologia e nella letteratura, e del lascito che il personaggio di Hermione Granger ha ricevuto da questi. Inoltre, Dresang enfatizza il parallelismo tra Hermione e la stessa J. K. Rowling, e di come, essendo Hermione in possesso di alcuni tratti della personalità della Rowling, debba necessariamente essere un personaggio forte.
Inoltre il capitolo mette in evidenza il fatto di come, nonostante lei sia nata da genitori babbani, i poteri magici di Hermione siano innati. La sua "compulsione per lo studio" aiuta lo sviluppo del personaggio, che rende Hermione "un esempio primario di come la cultura porti potere", e nella trama della serie, le sue conoscenze magiche vengono spesso utilizzate per "salvare la situazione". Dresang asserisce che "Harry e Ron sono più dipendenti da Hermione di quanto lo sia lei da loro". Tuttavia, la scrittrice nota anche che le frequenti crisi isteriche di pianto di Hermione accadono troppo di frequente per considerarle credibili come parte dello sviluppo effettivo del personaggio, e di come siano leggermente "fuori contesto" rispetto al suo ruolo nei libri della serie di Harry Potter[6].
UGO Networks indica Hermione come uno dei migliori personaggi positivi di sempre, scrivendo: "La maggior parte di noi, probabilmente, ricorda di aver avuto a scuola una compagna di classe come Hermione — una che all'inizio può essere un po' scoraggiante, ma che una volta conosciuta, non è una cattiva ragazza da avere dalla tua parte"[44]. IGN indica Hermione quale secondo miglior personaggio della serie di Harry Potter, lodando lo sviluppo e la maturazione del personaggio nel corso della serie[45]. Nel 2016 The Hollywood Reporter condusse un sondaggio rivolto a professionisti di Hollywood, inclusi attori, sceneggiatori e registi, nel quale veniva a loro chiesto quale fosse il loro personaggio femminile preferito di sempre, e Hermione arrivò al primo posto[46].
Philip Nel della Kansas State University notò come J. K. Rowling, che collabora con Amnesty International, evochi il suo attivismo sociale attraverso l'impegno di Hermione contro l'oppressione nei confronti degli elfi (cosa riscontrabile maggiormente nei libri che nei film della serie) e della sua formazione della "Society for the Promotion of Elfish Welfare"[47].
Tuttavia, in un'analisi scritta in occasione dell'uscita di Harry Potter e i Doni della Morte, Rowland Manthrope fu molto critico verso il personaggio di Hermione scrivendo: "Ben sette libri dopo, ancora la conosciamo solo come l'intelligente e sensibile Hermione, una caricatura, non un personaggio a tutto tondo"[48].
Nella cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]Data la sua popolarità, nel corso degli anni Hermione è stata oggetto di numerose parodie in vari sketch comici e serie animate. Al Saturday Night Live, Hermione veniva interpretata da Lindsay Lohan[49]. Nel suo show Big Impression, Alistair McGowan fece una scenetta chiamata Louis Potter and the Philosopher's Scone. Nello sketch Hermione era impersonata da Nigella Lawson[50]. Nel 2003, Comic Relief mise in scena una parodia intitolata Harry Potter and the Secret Chamberpot of Azerbaijan, nella quale Miranda Richardson, che interpreta Rita Skeeter nei film di Harry Potter, recitava nel ruolo di Hermione[51][52]. Inoltre, Hermione è presente negli sketch della serie Harry Bladder dello show comico statunitense All That, in cui appare con il nome "Herheiny" e viene interpretata da Lisa Foiles. The Wedge, una serie comica televisiva australiana, ha fatto una parodia di Hermione e Harry innamorati in uno show Cooking With... prima di essere sorpresi da Severus Piton[53]. Inoltre Hermione appare come "Hermione Ranger" in Harry Podder: Dude Where's My Wand?, una piece teatrale messa in scena dal Desert Star Theater nello Utah, scritta dalle sorelle Laura J., Amy K. e Anna M. Lewis[54][55]. Nel film comico del 2008 Yes Man, Allison (interpretata da Zooey Deschanel) accompagna Carl (Jim Carrey) a una festa "a tema Harry Potter" vestita da Hermione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Annotazioni
- ^ Nel capitolo 23 di Harry Potter e il calice di fuoco, la pronuncia del nome è indicata in inglese con le sillabe «Her-my-oh-nee» e nella traduzione italiana con «Her-mai-o-ni».
- ^ Nell'originale Muggle-born; nelle prime traduzioni italiane e nei film è stato reso come 'Mezzosangue' (Half-blood), sebbene questo termine indichi solamente i maghi che presentano almeno un babbano nel loro albero genealogico
- ^ Nell'originale S.P.E.W (lett. "vomito"), stante per Society for the Promotion of Elfish Welfare (lett. "Società per la Promozione del Benessere degli Elfi")
- Fonti
- ^ a b Hermione Granger
- ^ Harry Potter e i Doni della Morte, capitolo 7, "Il testamento di Albus Silente".
- ^ (EN) Daniel Jones, Cambridge English Pronouncing Dictionary, a cura di Peter Roach, Jane Setter e John Esling, 18ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 2011, pp. 214, 231, 269.
- ^ Cfr. Ermione [collegamento interrotto], su dizionario.rai.it, Dizionario d'ortografia e di pronunzia. URL consultato il 4 giugno 2019.
- ^ (EN) Christopher E. Bell, Hermione Granger Saves the World: Essays on the Feminist Heroine of Hogwarts, McFarland, 2012.
- ^ a b c Eliza T. Dresang, Hermione Granger and the Heritage of Gender, in The Ivory Tower and Harry Potter, University of Missouri Press, 2004, ISBN 978-0-8262-1549-9.
- ^ a b Danaerys Targaryen: Feminism for the Iron Throne, su hbowatch.com, 29 maggio 2013. URL consultato il 29 maggio 2014.
- ^ Connie Ann Kirk, J.K. Rowling: a biography, pag 86, Greenwood Publishing Group, 2003, ISBN 978-0-313-32205-1.
- ^ (EN) Things you may not have noticed about Hermione, su wizardingworld.com. URL consultato il 31 maggio 2019.
- ^ a b (EN) Hermione Granger, su hp-lexicon.org. URL consultato il 31 maggio 2019.
- ^ Harry Potter e la pietra filosofale
- ^ Harry Potter e la camera dei segreti
- ^ Harry potter e il Prigioniero di Azkaban
- ^ Harry Potter e il calice di fuoco
- ^ Harry Potter e l'Ordine della Fenice
- ^ Harry potter e i Doni della Morte
- ^ Harry Potter e la pietra filosofale, capitolo 6 Il binario nove e tre quarti.
- ^ Harry Potter e il calice di fuoco, Capitolo 23 Il Ballo del Ceppo.
- ^ (EN) Polyjuice Potion, su pottermore. URL consultato il 31 maggio 2019.
- ^ (EN) Intervista a J. K. Rowling, su greenbande.wordpress.com, 30 luglio 2007. URL consultato il 31 maggio 2019.
- ^ (EN) The importance of Hermione Granger, su wizardingworld.com. URL consultato il 31 maggio 2019.
- ^ (EN) All the times Hermione Granger secretly liked breaking the rules, su wizardingworld.com. URL consultato il 31 maggio 2019.
- ^ Harry Potter e i Doni della Morte, capitolo 25 "Villa Conchiglia".
- ^ (EN) To S.P.E.W. or not to S.P.E.W.: Hermione Granger and the pitfalls of activism, su wizardingworld.com. URL consultato il 31 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2019).
- ^ (EN) 5 times Hermione didn’t quite get it right, su wizardingworld.com, 31 maggio 2019.
- ^ (EN) Section: Extra Stuff Wands, su jkrowling.com. URL consultato il 6 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2007).
- ^ (EN) Grattastinchi, su pottermore. URL consultato il 6 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2019).
- ^ a b Emma Watson, Emma, su emmawatsonofficial.com, Emma Watson's Official Website. URL consultato il 3 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2007).
- ^ When Danny met Harry, in The Times, UK, 3 novembre 2001.
- ^ Dhananjay Kulkani, Emma Watson, New Teenage Sensation!!, su buzzle.com, Buzzle, 23 giugno 2004. URL consultato il 3 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
- ^ Brian Linder, Brian Linder's Review of Harry Potter and the Sorcerer's Stone, su uk.movies.ign.com, IGN, 16 novembre 2001. URL consultato il 16 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2007).
- ^ Steve Head e Brian Linder, Harry Potter and the Sorcerer's Stone Video Interviews, su movies.ign.com, 16 novembre 2001. URL consultato il 16 ottobre 2010.
- ^ Hermione Gets Cold Feet, IGN, 26 settembre 2006. URL consultato il 20 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2007).
- ^ a b Emily Listfield, We're all so grown up!, in Parade, 8 luglio 2007. URL consultato il 3 agosto 2007 (archiviato il 2 agosto 2008).
- ^ Emma Watson's speech at Oxford Union, Oxford University, su hp-lexicon.org, 12 novembre 2006. URL consultato il 1º gennaio 2011.
- ^ Chamber of Secrets, su emmawatson.com, Emma Watson Official Site. URL consultato il 31 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2010).
- ^ Monica Tan, Noma Dumezweni cast as Hermione in new Harry Potter stage play, su TheGuardian.Com, 21 dicembre 2015.
- ^ Matt Trueman, Noma Dumezweni on playing Hermione in Harry Potter: 'we all aspire to be her', su The Guardian, 26 febbraio 2016. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ Rebecca Ratcliffe, JK Rowling tells of anger at attacks on casting of black Hermione, The Guardian, 5 giugno 2016. URL consultato il 16 novembre 2016.«Author says Noma Dumezweni is ‘best for the job’ in West End play Harry Potter and the Cursed Child ... JK Rowling has revealed her frustration at online reaction by “a bunch of racists” to news that the role of Hermione will be played by a black actress in the eagerly awaited new play Harry Potter and the Cursed Child. ... Rowling has pointed out that there is no reason why Hermione should be white. The books don’t explicitly mention her race or skin colour, and she is often portrayed as black in fan art.»
- ^ Jack Shepherd, Harry Potter and the Cursed Child: Emma Watson responds to Noma Dumezweni's casting as Hermione, su The Independent, 3 gennaio 2016. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ Black actress Noma Dumezweni reacts to Hermione Granger casting, su BBC Newsbeat, 12 gennaio 2016. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ a b Hannah Furness, Harry Potter and the Cursed Child casts its spell over the Oliviers with a record-breaking nine awards, su The Telegraph, 9 aprile 2017. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ Jack Shepherd, Harry Potter and the Cursed Child, review: A magical experience tailor made for the stage, su The Independent, 25 luglio 2016. URL consultato il 15 maggio 2017.
- ^ UGO Team, Best Heroes of All Time, in UGO Networks, 21 gennaio 2010. URL consultato il 3 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2012).
- ^ Brian Linder, Phil Pirrello, Eric Goldman e Matt Fowler, Top 25 Harry Potter Characters, in IGN, 14 luglio 2009. URL consultato il 3 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2009).
- ^ THR Staff, Hollywood's 50 Favorite Female Characters, su hollywoodreporter.com, "The Hollywood Reporter", 9 dicembre 2016. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Deidre Donahue, 'Potter' inspires academic analysis, in USA Today, 16 novembre 2001. URL consultato il 1º gennaio 2011.
- ^ Rowland Manthrope, A farewell to charms, in The Observer, 29 luglio 2007. URL consultato il 10 febbraio 2011.
- ^ Saturday Night Live Transcripts, su snltranscripts.jt.org. URL consultato il 27 luglio 2007.
- ^ BBC One press release (PDF), su bbc.co.uk, 2001. URL consultato il 20 maggio 2007.
- ^ Harry Potter and the Secret Chamberpot of Azerbaijan, su tv.com. URL consultato l'8 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2012).
- ^ French and Saunders: Harry Potter and the Secret Chamberpot of Azerbaijan, su frenchandsaunders.com, .frenchandsaunders.com, 19 febbraio 2003. URL consultato l'8 luglio 2007.
- ^ Australian television: The Wedge episode guide, su australiantelevision.net. URL consultato il 25 maggio 2007.
- ^ HighBeam, su highbeam.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
- ^ 'Harry Podder' to open on stage, su HighBeam Research, 5 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Serie di romanzi
- J. K. Rowling, Harry Potter e la pietra filosofale, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-702-5.
- J. K. Rowling, Harry Potter e la camera dei segreti, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-703-3.
- J. K. Rowling, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-7782-852-8.
- J. K. Rowling, Harry Potter e il calice di fuoco, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-049-X.
- J. K. Rowling, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-344-8.
- J. K. Rowling, Harry Potter e il principe mezzosangue, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 88-8451-637-4.
- J. K. Rowling, Harry Potter e i Doni della Morte, Milano, Adriano Salani Editore, ISBN 978-88-8451-878-1.
- Altri testi
- (EN) Granger, Hermione, in Chambers Dictionary of Literary Characters, Londra, Chambers Harrap, 2004.
- Hermione Granger. Guida ai film, Mondadori, 2016.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hermione Granger
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Hermione Granger, su Wizarding World (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2019).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 284148995974859751169 · LCCN (EN) no2017030668 · GND (DE) 1029449120 · J9U (EN, HE) 987007319672805171 |
---|