Henri Le Floch (Caouët-en-Kerlaz, 8 giugno 1862 – Arles, 21 febbraio 1950) è stato un presbitero francese della Congregazione dello Spirito Santo.
Fu uno dei maestri spirituali di Mons. Marcel Lefebvre durante gli anni di docenza al Seminario Francese di Roma[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Henri Le Floch era figlio di un avvocato di Kerlaz, Jean Le Floch, originario di Trévigodou. La sua famiglia comprendeva quattro prozii sacerdoti fedeli alla Chiesa e refrattari al giuramento rivoluzionario; vennero imprigionati e poi tre di loro deportati nel 1793 e uno ucciso nel 1794. Henri stesso ammise che furono "una luce nella [sua] vita sacerdotale"[2].
Quando aveva appena nove anni, sua madre, nata Le Joncour, morì all'età di trentatré anni mentre assisteva dei malati di vaiolo. All'età di undici anni, fu mandato in collegio dai Lassalliani a Le Likès, poiché già manifestava la vocazione al sacerdozio. Frequentò poi il seminario minore a Pont-Croix e nel 1878 lo scolasticato a Langonnet, presso gli Spiritani. Entrò quindi nel seminario di Chevilly. Fu ordinato sacerdote il 31 ottobre 1886 e fece la professione il 28 agosto 1887.
A causa della sua salute cagionevole, non fu inviato oltremare, ma servì come insegnante di retorica a Merville e poi come direttore dello scolasticato minorile locale. Nel 1889 si trasferì al Collège d'Épinal, dove insegnò filosofia e poi divenne prefetto degli studi. Nel 1895 fu nominato superiore del Collège du Saint-Esprit a Beauvais e trasformò il nuovo istituto in un centro di studi di alta qualità. L'8 settembre 1900 divenne superiore del seminario di Chevilly e direttore dello Scolasticato maggiore. Era un periodo in cui la Terza Repubblica francese voleva limitare il potere delle congregazioni cattoliche, repressione che la Congregazione dello Spirito Santo riuscì ad evitare anche grazie all'azione di padre Le Floch. In seguito, conseguì il dottorato in filosofia all'Università cattolica di Lovanio e nel 1905 il dottorato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana.
A quarant'anni fu nominato rettore del Pontificio Seminario Francese di Roma, dove formò una sessantina di futuri vescovi[3]. Quando la Francia non ebbe più un ambasciatore presso la Santa Sede, gli furono affidate missioni segrete tra Roma e il governo della Repubblica d'Oltralpe[3].
Sostenitore di posizioni antimoderniste, antiliberali e antidemocratiche, fu vicino alle idee di Charles Maurras e dell'Action Française. Dopo la condanna del quotidiano nazionalista[non chiaro] e del suo direttore da parte del Vaticano nel 1926, padre Le Floch fu costretto da papa Pio XI a dimettersi dalla carica di rettore del Seminario francese nel luglio 1927, su richiesta del governo parigino[4].
Al suo ritorno in Francia, si trasferì al noviziato di Orly. Nel 1939 fu ricevuto in udienza privata da papa Pio XII. Nel 1940, legato alla comunità di Marsiglia, si trasferì nella zona libera. Continuò il suo ministero missionario e di predicazione in Provenza, nei dintorni di Aix-en-Provence; morì nella casa della famiglia Roure, vicino ad Arles[3]. I suoi funerali furono celebrati nella cappella di famiglia del maniero di Barbegal da Gabriel de Llobet, arcivescovo di Avignone, alla presenza di molti suoi ex allievi. È sepolto nella cappella del maniero.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Louis-Marie Barazer de Lannurien, fondateur et premier supérieur du Séminaire français de Rome et la Mission du Vénérable Libermann, Rome, 1910
- Claude-François Poullart Des Places, Paris, P. Lethielleux, premio Juteau-Duvigneaux de l'Académie française en 1914
- Les élites sociales et le sacerdoce, Paris, Téqui, 2013 (1re éd. 1916)[5]
- Le Séminaire français et les institutions ecclésiastiques de Rome, Rome, Società poligrafica editrice, 72 p., in-4° (presentazione online)
- Le Cardinal Billot, lumière de la théologie, 1946 (1re éd. 1933)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Massimo Introvigne e Stefania Palmisano, Destra cattolica e destra politica, in Quaderni di Sociologia, vol. 66, 1º novembre 2014, pp. 55–71, DOI:10.4000/qds.317, ISSN 0033-4952 , OCLC 685533792. URL consultato il 22 dicembre 2024. (n. 15)
- ^ (FR) Henri Le Floch, Mémorial familial.
- ^ a b c Notice biographique
- ^ (EN) David Allen White, The Horn of the Unicorn, Arlington, Angelus Press, 2006.
- ^ (FR) Henri (1862-1950) Le Floch e Louis (1846-1931) Billot, Les élites sociales et le sacerdoce / Henri Le Floch,..., 1916. URL consultato il 4 febbraio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jacques Prévotat, L'Action française, Que sais-je?, Paris, Presses Universitaires de France.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Henri Le Floch, su academie-francaise.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 24148591 · ISNI (EN) 0000 0003 7436 8804 · LCCN (EN) no00079740 · BNF (FR) cb10642631f (data) |
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