Hemeroplanes ornatus Rothschild, 1894[1] è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Centrale e Meridionale.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Adulto
[modifica | modifica wikitesto]La colorazione di fondo della pagina superiore dell'ala anteriore è marroncina, simile a quella di H. longistriga, con geometrie tra il rosso scuro ed il verde-grigiastro. Anche qui il termen appare fortemente inciso, e si nota una fascia marrone più scura che corre diagonalmente dalla parte subapicale della costa, fino al terzo prossimale del margine posteriore, in corrispondenza della nervatura M3. La macchia argentata posta in prossimità della cellula discale, tipica del genere Hemeroplanes, qui è solo lievemente biforcata, con braccio posteriore appena abbozzato, e misura solo 3-3,5 mm.[1][2][3]
La pagina inferiore è quasi completamente campita di un color nocciola pallido, che va via via stemperandosi in un rosso un po' più vivo a livello postmarginale, mentre il termen risulta irregolarmente beige.[1][2][3]
La pagina superiore dell'ala posteriore, che è più arrotondata, risulta rossiccia a livello basale, mentre tende ad un colore più sbiadito nella fascia submarginale posteriore; il termen è pure dentellato e con angolo anale ben definito. Ventralmente assume colorazioni assimilabili all'ala anteriore.[1][2][3]
Il capo è provvisto di cresta mediana ed occhi sviluppati e seminascosti. A livello boccale si notano i pilifer con funzione uditiva.[2]
Le antenne sono lunghe, sottili, non clavate e leggermente uncinate alle estremità, con lunghezza pari a circa la metà della costa.[2]
Il torace è bruno-grigiastro, più scuro ai lati, ma ventralmente si stempera in un marroncino alquanto chiaro.[2][3]
L'addome si mostra brunastro e simile a quello di H. longistriga, ma con la fascia dorsale longitudinale di color verde spento, e gli anelli trasversali gialli che qui sono ridotti ad una serie di strette macchie dorsali; lateralmente i tergiti risultano quasi neri, come in H. diffusa.[1][2][3][4]
Nel genitale maschile, l'arpa appare molto più lunga di quanto visibile in H. triptolemus, con una forma affine a quella di H. diffusa.[3]
In generale, i due sessi appaiono alquanto simili, sia nella livrea del recto, sia in quella del verso.[2]
L'apertura alare è di 83 mm nel maschio e 115 mm nella femmina.[1][2]
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Hemeroplanes ornatus ♂
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Hemeroplanes ornatus ♂ △
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Hemeroplanes ornatus ♀
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Hemeroplanes ornatus ♀ △
Larva
[modifica | modifica wikitesto]Il bruco è verdastro, con il capo piccolo e schiacciato, ed i segmenti toracici allargati; l'addome appare invece più stretto e dorsalmente piatto; non è presente il cornetto caudale sull'ottavo urotergite. La forma della larva, unitamente alla colorazione aposematica, ricorda molto quella di alcuni ofidi viperidi appartenenti al genere Bothrops Wagler, 1824, presenti su areali sovrapponibili con quello di questo taxon; infatti se il bruco viene disturbato, ritrae il capo nei primi segmenti toracici, che si rigonfiano, e si solleva sulle ultime pseudozampe, così da sembrare una vipera in procinto di attaccare; in tal modo riesce spesso ad allontanare l'eventuale aggressore.[2][5]
Pupa
[modifica | modifica wikitesto]Le crisalidi appaiono nerastre, lucide e con un cremaster poco sviluppato; si rinvengono entro bozzoli sericei posti negli strati superficiali della lettiera del sottobosco.[4]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'areale di questa specie è esclusivamente neotropicale, comprendendo il Messico, il Belize, il Guatemala, la Costa Rica, il Venezuela (locus typicus), il Brasile (dal Pará fino al Rio de Janeiro), il Perù, l'Ecuador e la Bolivia.[1][2][3][4][6]
L'habitat è rappresentato da foreste tropicali e sub-tropicali, dal livello del mare fino a modeste altitudini.[4]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Questo lepidottero mostra abitudini principalmente notturne. Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola posta all'estremità addominale.[4]
Periodo di volo
[modifica | modifica wikitesto]La specie è bivoltina, con una generazione tra gennaio e febbraio ed un'altra tra giugno e luglio.[4]
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]I bruchi si alimentano sulle foglie di Fischeria panamensis Spellman (Apocynaceae).[4]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sottospecie
[modifica | modifica wikitesto]Non sono state descritte sottospecie.[2][3][4][6]
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Non sono stati riportati sinonimi:[2][3][4][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (EN) Lionel Walter Rothschld, Notes on Sphingidae, with Descriptions of New Species (Plates V., VI., VII.), in Novitates Zoologicae. A Journal of Zoology, vol. 1, n. 1, 1894, pp. 74. URL consultato il 19 marzo 2012.
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- ^ a b c d e f g h i Silkmoths, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 19 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2012).
- ^ (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. tav. 2, fig. 9, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
- ^ a b c Funet, su ftp.funet.fi. URL consultato il 19 marzo 2012.
Bibliografia
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Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hemeroplanes ornatus
- Wikispecies contiene informazioni su Hemeroplanes ornatus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) CATE Creating a Taxonomic eScience URL consultato il 19 marzo 2012, su cate-sphingidae.org. URL consultato il 19 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
- (EN) Funet.fi URL consultato il 19 marzo 2012, su ftp.funet.fi.
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