Heineken Italia | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1974 |
Sede principale | Sesto San Giovanni |
Gruppo | Heineken N.V |
Persone chiave | Alexander Koch (Amministratore Delegato) |
Settore | Alimentare |
Prodotti | birra |
Dipendenti | circa 2000 |
Sito web | heinekenitalia.it/ |
Heineken Italia S.p.A. è un'azienda produttrice di birra, con sede legale a Pollein, e sede amministrativa a Sesto San Giovanni, soggetta a direzione e coordinamento della multinazionale olandese Heineken N.V.
Heineken Italia ha quattro stabilimenti di produzione di birra: ad Assemini, Comun Nuovo, Massafra e Pollein.
In Italia, nel 2022, è al primo posto per quota di mercato posseduta con il 32%[1].
Tra i prodotti di Heineken Italia vi sono i marchi Birra Heineken, Birra Moretti, Ichnusa, Dreher, Birra Messina.
La storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1974, Heineken N.V. acquisisce la Birra Dreher e il birrificio di Massafra.
Nel 1986, acquisisce Birra Ichnusa SpA e il birrificio di Assemini in provincia di Cagliari.
Nel 1989, costituisce Partesa, società specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca.
Nel 1995 viene acquisito il birrificio di Comun Nuovo.
Nel 1996, la società passa sotto il vaglio dell’Antitrust (AGCM, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato)[2]. In precedenza aveva infatti rilevato dalla Interbrew la sua filiale italiana con i relativi marchi di birra, tra cui Stella Artois e Von Wunster; in seguito, sempre dalla Interbrew, aveva acquistato il gruppo canadese John Labatt, proprietario della Birra Moretti e di tutti i suoi marchi. A quel punto Heineken Italia aveva assunto una posizione dominante con il 38% del mercato italiano della birra.
Nel mese di luglio 1996, l’Antistrust autorizza[3] l’operazione di concentrazione tra le società Heineken Italia e Birra Moretti[4], a condizione che la prima dismetta uno stabilimento con la capacità produttiva pari a circa il 5% della produzione nazionale e assicuri, per i primi anni di avviamento, uno sbocco commerciale certo per tale produzione[5]. Heineken Italia quindi cede, nel 1997, lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro al neocostituito gruppo birrario Gruppo Birra Castello s.p.a.
L'Università della birra
[modifica | modifica wikitesto]Heineken Italia, nel 2017, costituisce l'Università della Birra[6], per ampliare le conoscenze specifiche degli operatori della filiera di riferimento, attraverso una didattica strutturata su tre pilastri formativi: cultura birraria, competenze commerciali, gestione aziendale.
Nel 2019 ne viene inaugurata la sede, a Milano nel quartiere Lambrate[7].
Quote di mercato di Heineken Italia 2012-2022
[modifica | modifica wikitesto]2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016[8] | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022[9] | |
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Heineken Italia | 30,1% | 29% | 28,9% | 27,6% | 28,3% | 29,1% | 30,6% | 31,5% | 33% | 33,5% | 32% |
Birra Peroni | 19% | 19,2% | 19,2% | 18,4% | 18,4% | 18,7% | 18,7% | 18% | 17,8% | 17,2% | 17% |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AssoBirra - Annual Report 2022 (PDF), su assobirra.it.
- ^ INCIAMPA IL GIGANTE DELLA BIRRA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 28 maggio 1996. URL consultato il 13 dicembre 2023.
- ^ AGCM - Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, su agcm.it. URL consultato il 13 dicembre 2023.
- ^ Adnkronos, BIRRA: HEINEKEN ITALIA ACQUISTA MORETTI, su Adnkronos, 26 febbraio 1996. URL consultato il 13 dicembre 2023.
- ^ AGCM - Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, su agcm.it. URL consultato il 13 dicembre 2023.
- ^ Heineken lancia l’università della birra La sede sarà nel Nord Italia, su ecodibergamo.it, 17 novembre 2017. URL consultato il 14 dicembre 2023.
- ^ Marisa Fumagalli, Laureati in birra nell’ex fabbrica «Arti grafiche Bazzi» di Lambrate, su Corriere della Sera, 4 dicembre 2019. URL consultato il 14 dicembre 2023.
- ^ Assobirra - Annual Report 2016 (PDF), su assobirra.it.
- ^ Assobirra - Annual Report 2022 (PDF), su assobirra.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Mennella, La birra nel mondo, Volume II, C-K, Meligrana Giuseppe Editore, 2018, pp. 400, ISBN 8868152738.