Guido Lupo Maria De Giorgio, pseudonimo "Havismat" (San Lupo, 3 ottobre 1890 – Mondovì, 27 dicembre 1957), è stato un esoterista e scrittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureatosi in filosofia, si trasferì in Tunisia dove lavorò come insegnante di italiano. Qui entrò in contatto con l'esoterismo islamico mediante una confraternita locale. Trasferitosi a Parigi dopo la prima guerra mondiale, conobbe René Guénon e ne divenne amico, collaboando con lui nella stesura di articoli sulle due maggiori riviste esoteriche francesi dell'epoca, Le Voile d'Isis e L'initiation.[1]
Tornato in Italia negli anni venti, fece parte del Gruppo di Ur scrivendo sull'omonima rivista con lo pseudonimo di Havismat, e poi nel 1930 come animatore insieme a Julius Evola della rivista La Torre, nella quale arrivò a teorizzare una sorta di "Fascismo Sacro".[1]
Condurrà gli ultimi anni della sua vita da asceta in una vecchia canonica tra le montagne piemontesi, nei pressi di Mondovì. È per questo chiamato L'iniziato selvaggio[2]. Conobbe anche Padre Pio: l'incontro è raccontato in Ciò che mormora il vento del Gargano.[3]
Ne La Tradizione romana (opera portata a compimento poco dopo la metà degli anni Trenta, ma pubblicata postuma nel 1973, dopo il rinvenimento del manoscritto nella primavera del 1970 e la sua sottoposizione per un giudizio ad Evola),[4] De Giorgio accusa l'Europa contemporanea di essere divenuta scientista e di soffocare la ricerca spirituale dell'uomo. La soluzione secondo De Giorgio sta nel tornare ad un'autentica concezione dell'autorità spirituale e di quella temporale, in una ritrovata «armonia tra Contemplazione e Azione», e nell'incontro fra i valori occidentali del romanesimo e quelli orientali del cristianesimo.[1]
Quest'opera, il cui titolo originale è L'emblema fulgurale della potenza. Introduzione alla dottrina del Sacro Fascismo Romano, fu offerta in forma di dattiloscritto a Benito Mussolini nel Natale del 1939 (o forse nel maggio 1938).[5]
In Dio e il Poeta De Giorgio riversa l'esperienza mistica derivata dalla sua pratica ascetica.[1]
Nessuna sua opera fu pubblicata mentre era in vita; ne rimarrebbero alcune ancora inedite.
Suo figlio Havis de Giorgio, morto prematuramente, fu medaglia d'oro al valor militare.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La Tradizione romana (1973 a cura di Franco Pintore; nuova ed., con prefazione di Gianfranco de Turris: Edizioni Mediterranee, 1989).
- Dio e il Poeta (1985).
- L'instant et l'éternité, et autres textes sur la Tradition (1987).
- Ciò che mormora il vento del Gargano (1999). Opera consacrata al racconto del viaggio fatto, in un giorno di Natale nei primi anni cinquanta, dal De Giorgio per incontrare padre Pio da Pietrelcina.
- Aforismi e poesie (1999).
- Prospettive della Tradizione (1999; Il cinabro; Catania; collana: il cinghiale bianco).
- Studi su Dante (2017, scritti inediti sulla Divina Commedia, CinabroEdizioni)
- Tradizione e realizzazione spirituale (2018, Raccolta di scritti con inediti, CinabroEdizioni)
- Il problema della scuola (Cinabro Edizioni, 2019)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Franco Brogioli, La "seconda rinascita" di un pensatore della Tradizione: Guido De Giorgio, in «Il Primato Nazionale», 24 marzo 2019.
- ^ Heliodromos (a cura di), "L'altro Figlio": intervista a Renato De Giorgoi, su rigenerazionevola.it.
- ^ De Giorgio tra “parentesi”: da Mohammed Keireddine a Padre Pio, su azionetradizionale.com.
- ^ Gianfranco de Turris, Nota introduttiva alla seconda edizione, in Guido De Giorgio, La Tradizione Romana, Roma, Edizioni Mediterranee, 1989, pag. 15.
- ^ Gianfranco de Turris, Nota introduttiva alla seconda edizione de La Tradizione Romana, op. cit., pp. 17-18.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Angelo Iacovella. Guido De Giorgio e il "Fascismo Sacro", in Gianfranco De Turris (curatore). Esoterismo e fascismo. Roma, Edizioni Mediterranee, 2006. pp. 125-145. ISBN 8827218319.
- Q.Marullus Catulus "Rumon e i segni del Fuoco perenne" postfazione in "Rumon sacrae Romae origines" 3 ed. i libri del Graal 2009 pp. 155-158. ISBN 8879500678 (contiene lettere inedite di Guido de' Giorgio)
- GENIO NOBILITA, su Arti Minervali, 10 settembre 2010. URL consultato il 7 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013). (contiene brani di lettere inedite di Guido de' Giorgio)
- Heliodromos N. 20/21 - Speciale Guido De Giorgio - 2009
- Convegno di Studi su Guido De Giorgio, a cura della Comunità Militante Raido, di Heliodromos e della Cinabro Edizioni (recensione)
- Guido De Giorgio, Dante e la culminarità sacra della Tradizione Romana, da La Tradizione Romana, Roma, 1974.
- Guido De Giorgio, I negatori di Dio, da Studi su Dante. Il Cinabro, Roma, 2017.
- Guido De Giorgio, L’errore egoaltruistico e la degenerazione delle istituzioni, da La Tradizione Romana. Roma, 1974.
- Angelo Iacovella, La cultura di destra “riscopre” il pensiero di Guido De Giorgio, da Secolo d’Italia del 30/03/00.
- Giovanni Balducci, "Cio che mormora il vento del Gargano", De Giorgio incontra Padre Pio, da Barbadillo, 20 marzo 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guido De Giorgio
Controllo di autorità | VIAF (EN) 73886332 · ISNI (EN) 0000 0000 0015 0739 · SBN CFIV039058 · BNF (FR) cb12122051d (data) |
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