Guillermo Botero Nieto | |
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Ambasciatore della Colombia in Cile | |
Durata mandato | 23 febbraio 2021 – 6 agosto 2022 |
Presidente | Iván Duque Márquez |
Predecessore | Alberto Rendón Cuartas |
Successore | Sebastián Guanumen |
Ministro della Difesa della Repubblica di Colombia | |
Durata mandato | 7 agosto 2018 – 12 novembre 2019 |
Presidente | Iván Duque Márquez |
Predecessore | Luis Carlos Villegas |
Successore | Carlos Holmes Trujillo |
Dati generali | |
Partito politico | Centro Democrático |
Titolo di studio | Avocatto |
Università | Università delle Ande |
Lorenzo Guillermo Botero Nieto (Bogotà, 9 aprile 1948) è un politico, diplomatico e imprenditore colombiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Botero è nato a Bogotà nel 1948, lo stesso giorno degli eventi di El Bogotazo. È figlio del commerciante Lorenzo Botero Jaramillo, fondatore della FENALCO,[1] corporazione che riunisce tutti i mercanti della Colombia, essendo una delle associazioni professionali più importanti di quel paese sudamericano.[2]
Si è laureato al Colegio Calasanz di Bogotà, dopo di che ha studiato Scienze Politiche. In giovane età, sposò l'antropologa Margarita Jaramillo, figlia del politico, scrittore e uomo d'affari Hernán Jaramillo Ocampo. Da questo matrimonio è nato il loro figlio Andrés, che è sposato con Mariana Padilla.[3]
Ha studiato giurisprudenza all'Università delle Ande, dove è stato anche professore. È un uomo d'affari con una vasta esperienza in territorio colombiano. Ha saputo coniugare la sua pratica di avvocato con l'attività imprenditoriale nei settori del commercio estero e delle operazioni logistiche, rimanendo sempre legato all'attività sindacale.
Carriera nel settore privato
[modifica | modifica wikitesto]Una delle principali attività di Botero come commerciante è l'esportazione di fiori dal 1979; questo settore economico è uno dei più importanti in Colombia. Parimenti, per 10 anni fino al 2003, ha ricoperto la carica di presidente di una società dedita allo stoccaggio, movimentazione e custodia delle merci nel settore logistico, denominata Consimex S.A.[3]
Dal 2003 al 2018 Botero ha ricoperto la presidenza di FENALCO, (Federazione Nazionale dei Mercanti), organizzazione alla quale è stato legato più volte come membro del suo Consiglio Direttivo dal 1985. Nella sua veste di docente, ha avuto l'opportunità di essere relatore in vari forum su questioni politiche ed economiche.
Nel periodo tra il 2016 e il 2017, ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio di amministrazione della Camera di Commercio di Bogotà e ha lavorato come membro principale del Consiglio di amministrazione di Corferias (il più grande centro fieristico e congressuale della Colombia e uno dei più importanti dell'America Latina), dal 2020 all'inizio del 2021.[4]
Carriera nel settore pubblico
[modifica | modifica wikitesto]Ministero della Difesa
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2018, è stato nominato dal presidente Iván Duque nuovo ministro della Difesa nazionale.[5][6]
Ad agosto 2019, il Segretario della difesa degli Stati Uniti, James Mattis, ha incontrato Botero a Bogotà per discutere di questioni di difesa nazionale, sfruttando il lungo e forte rapporto tra i due governi per gestire tali questioni. Mattis ha ringraziato Botero e il governo colombiano per tutti i loro sforzi a favore dell'attuazione della sicurezza in Colombia e per aver denunciato azioni antidemocratiche, in particolare da parte dei governi di paesi come Venezuela e Nicaragua.[7]
Nell'ambito delle sue funzioni, ha affrontato in modo controverso il riarmo di ex leader delle FARC,[8] nonché la proposta di regolamentare la protesta sociale a seguito delle continue marce contro il governo.[9] Nel settembre 2019, il presidente Iván Duque ha presentato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite un rapporto con fotografie che avrebbero mostrato i legami tra i guerriglieri colombiani e il governo di Nicolás Maduro. Successivamente si è scoperto che queste foto non sono state scattate in Venezuela ma in Colombia, in circostanze diverse da quelle riportate da Duque. Questa situazione ha influito sulla credibilità del Ministero della Difesa, al comando di Botero.[10] A ciò si sono aggiunte le denunce di falsi positivi, attraverso le quali molti civili innocenti sono stati giustiziati durante operazioni militari contro gruppi criminali.[11]
Mozioni di sfiducia e dimissioni
[modifica | modifica wikitesto]Durante il suo incarico di ministro, Botero ha affrontato due tentativi di mozione di sfiduciaː il primo nel giugno 2019, che ha superato con successo grazie al sostegno del caucus del governo.[12] Il secondo è avvenuto nel mese di novembre 2019.[13][14] Botero ha annunciato le sue dimissioni il 6 novembre 2019, un giorno prima della votazione della seconda mozione,[15] in cui c'erano maggioranze sufficienti per rimuoverlo dall'incarico. A quel tempo, c'era un'enorme pressione da parte della cittadinanza per rimuovere Botero dall'incarico, a causa di diversi eventi accaduti durante il suo mandato. Ad esempio, l'omicidio di Dimar Torres (evento che ha sollevato sospetti sulla possibile riattivazione di esecuzioni extragiudiziali note come "falsi positivi").[16][11][17] Allo stesso modo, il bombardamento di un luogo occupato dai dissidenti delle FARC nel comune di Porto Rico, Caquetá, per il quale sono morti 18 minori.[18][19]
Durante il mandato di Botero come ministro della Difesa, il giornalista, attivista e volontario italiano Mario Paciolla ha collaborato con le Nazioni Unite nel processo di monitoraggio degli accordi di pace tra il governo colombiano e le FARC. Paciolla ha partecipato alle indagini sui bombardamenti ordinati a Caquetá da Botero, dove c'erano vittime minorenni. Il 15 luglio 2020, Paciolla è stato trovato morto nella zona di San Vicente del Cagúan, Caquetá, in eventi confusi.[20][5]
Botero è diventato così uno dei pochi ministri nella storia colombiana a lasciare l'incarico di fronte alla reale possibilità di essere rimosso attraverso un'azione del Congresso, nel contesto di una mozione di sfiducia con un sostegno sufficiente per essere approvata.
Ambasciata della Colombia in Cile
[modifica | modifica wikitesto]Il 23 febbraio 2021, Guillermo Botero è stato nominato dal presidente Iván Duque ambasciatore della Colombia presso la Repubblica del Cile. Alberto Rendón Cuartas ricopriva questa posizione dal 2018.[21] Nell'ambito dell'agenda diplomatica, che prevede l'affrontare questioni di cooperazione economica e culturale tra le nazioni, durante il mandato di Botero sono stati celebrati i 200 anni di relazioni diplomatiche tra questi due paesi.[22]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) Fenalco: La fuerza que une, su FELANCO - www.fenalco.com.co, Federazione Nazionale dei Mercanti - FENALCO, 2020. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (ES) Qué hace Fenalco, su Giornale El Tiempo - www.eltiempo.com, El Tiempo, Casa Editorial, 20 maggio 1995. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ a b (ES) Guillermo Botero Nieto - Embajador de Colombia en Chile y Exministro de Defensa de Colombia, su La Silla Vacía - www.lasillavacia.com, La Silla Vacía, 22 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (ES) Nuevo presidente de la Junta Directiva CCB 2016 - 2017, su Camera di Commercio di Bogotà - www.foroagorabogota.co, Camera di Commercio di Bogotà, Marzo 2016. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ a b Fabiana Caiola, Mario Paciolla e le dimissioni del ministro della difesa colombiano Botero, su BL Magazine - www.blmagazine.it, BL Magazine, 7 settembre 2020. URL consultato il 30 luglio 2022.
- ^ (ES) Julián Amorocho Becerra, Guillermo Botero será el ministro de Defensa de Duque, su Giornale El Colombiano - www.elcolombiano.com, El Colombiano S.A.S., 17 luglio 2018. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (EN) Mattis Thanks Colombian Officials for Denouncing Undemocratic Actions, su Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America - www.defense.gov, Ufficio del Sottosegretario alla Difesa per gli Affari Pubblici, 18 agosto 2018. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (ES) Ferney Arias Jiménez, Mindefensa reporta alteraciones durante las elecciones, su Giornale El Colombiano, El Colombiano S.A.S., 27 ottobre 2019. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (ES) Ministro de Defensa insiste en regular la protesta social, su Giornale El Espectador, Comunican S.A., 2 ottobre 2018. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (ES) Mindefensa ofreció disculpas por tres fotos erróneas publicadas en informe de Duque a la ONU, su Rivista Semana - www.semana.com, Publicaciones Semana S.A, 28 settembre 2019. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ a b (ES) La respuesta del ministro de Defensa al New York Times por “falsos positivos”, su Publimetro - www.publimetro.co, Metro World News, 20 maggio 2019. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (ES) Este lunes será el debate de moción de censura al Ministro de Defensa, su Giornale El Tiempo - www.eltiempo.com, El Tiempo, Casa Editorial, 4 giugno 2019. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (EN) Los ocho fracasos que le cobrarán al ministro de Defensa, Guillermo Botero, su Caracol Radio - www.caracol.com.co, Caracol S.A., 5 novembre 2019. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (ES) El Mindefensa se enfrentó a debate de moción de censura en el Senado, su Giornale El Tiempo - www.eltiempo.com, El Tiempo, Casa Editorial, 6 novembre 2019. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ Colombia, si dimette il ministro della Difesa, su RomaSette - www.romasette.it, RomaSette.it, 7 novembre 2019. URL consultato il 30 luglio 2022.
- ^ Verità per Mario Paciolla: silenzi e despistaggi su un suicidio sempre meno credibile, su KulturJam - www.kulturjam.it, KulturJam S.r.l.s., 27 maggio 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
- ^ (ES) Nicholas Casey, Las órdenes de letalidad del ejército colombiano ponen en riesgo a los civiles, según oficiales, su The New York Times - www.nytimes.com/es, The New York Times Company, 18 maggio 2019. URL consultato il The New York Times -.
- ^ Rinuncia ministro della Difesa di Colombia, su Prensa Latina - italiano.prensa-latina.cu, Prensa Latina. URL consultato il 30 luglio 2022.
- ^ (ES) Secretos del bombardeo que mató a 8 niños y cobró la cabeza de Botero, su Giornale El Tiempo - www.eltiempo.com, El Tiempo, Casa Editorial, 29 luglio 2022. URL consultato il 10 novembre 2019.
- ^ Gigi Di Fiore, Mario Paciolla, i misteri della morte del cooperante napoletano in Colombia: il ruolo dell'Onu e della polizia, su Il Mattino - www.ilmattino.it, Il Mattino, 12 dicembre 2021. URL consultato il 30 luglio 2022.
- ^ (ES) Guillermo Botero Nieto, su Ambasciata della Colombia in Cile - https://chile.embajada.gov.co, Ministero degli Esteri colombiano. URL consultato il 29 luglio 2022.
- ^ (ES) Canciller de Chile recibe al Embajador de Colombia, su Ambasciata della Colombia in Cile - https://chile.embajada.gov.co, Ministero degli Esteri colombiano. URL consultato il 29 luglio 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Guillermo Botero - Immagini Stock, su alamy.it.
- (ES) Profilo di Guillermo Botero, su kienyke.com. URL consultato il 30 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2018).
- (ES) Chi è Guillermo Botero, il nuovo ambasciatore della Colombia in Cile?, su colombia.as.com.