Guillem de Ribes (1140 circa) è stato un nobiluomo e trovatore catalano, signore (o castellano) di Sant Pere de Ribes[1]. Anche se fu un noto compositore di poesia, nessuno dei suoi lavori sopravvive. Nella canzone di Peire d'Alvernhe, probabilmente eseguita alla corte di Eleonora (figlia di Enrico II d'Inghilterra e fidanzata di Alfonso VIII di Castiglia), in Guascogna, sulla via del ritorno in Castiglia nel 1173, Guillem è uno dei dodici trovatori contemporanei satireggiato (ognuno dei quali probabilmente presente):
«E•N Guillems de Ribas lo quins,
qu'es malvatz defors e dedins,
e ditz totz sos vers raucamen,
per que es avols sos retins,
e'atretan se'n fari'us chins;
e l'uoil semblan de vout d'argen.»
«Signor Guillem de Ribes è il quinto,
che è malvagio di fuori e dentro
e recita i suoi rauchi versi,
con i suoi terribili rumori,
come solo i cani sanno fare,
con argentei occhi di statua.[2]»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vedi Martín de Riquer (1964), Història de la Literatura Catalana, vol. 1 (Barcelona: Edicions Ariel), pp. 36–7, per un'identificazione del trovatore con il signore.
- ^ La traduzione in inglese è di Elizabeth Aubrey (1989), "References to Music in Old Occitan Literature", Acta Musicologica, 61:2 (May–Aug.), p. 118.
Voci correlate
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