Guglielmo Cavalcabò (... – Soncino, 14 giugno 1312) è stato un politico italiano, dell'omonima famiglia cremonese di parte guelfa.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio di Ugolino. Fu capitano del popolo e podestà di Cremona, prima di conquistare il potere della città nel 1307, grazie al partito guelfo.
Nel 1308, assieme al fratello Giacomo assediò Parma cacciando Giberto III da Correggio e insediando la famiglia dei Rossi, loro parenti. Nel 1311 a causa dei dissidi col partito ghibellino lasciò Cremona e si rifugiò a Viadana, ma per breve tempo. Tornato a Cremona assieme ad alcuni capi guelfi, tra i quali Venturino Benzoni, si impadronì di Soncino. Gli abitanti resistettero all'assedio grazie anche al soccorso del conte Guarniero di Hoemburg, vicario imperiale di Brescia. Guglielmo Cavalcabò fu rinchiuso in prigione e qui ucciso dal Hohenbourg il 14 giugno 1312.[1]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Guglielmo sposò la figlia di Sopramonte Amati, senza discendenza.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Cavalcabò di Cremona, Torino, 1835.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Cavalcabò di Cremona, Torino, 1835, ISBN non esistente.
- G.C. Tiraboschi, La famiglia Cavalcabò, Cremona, 1814.