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Giuseppe Mazzuoli, detto il Vecchio (Volterra, 5 gennaio 1644 – Roma, 7 marzo 1725), è stato uno scultore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Autore della Carità per la tomba di papa Alessandro VII, negli ultimi anni mostrò una notevole tendenza classicista.
Membro dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon (1675) e dell'Accademia nazionale di San Luca (1679).
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- 1667, Cristo morto, manufatto marmoreo documentato nella chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli di Roma.
- 1671, Cristo morto, manufatto marmoreo documentato nella chiesa di Santa Maria della Scala di Siena.
- XVII secolo, Cristo risorto e Angeli adoranti, bassorilievo marmoreo, opera custodita nella chiesa di Sant'Agostino di Siena.
- 1673 - 1675, Carità, manufatto marmoreo raffigurante allegoria, opera decorativa della tomba di Papa Alessandro VII, basilica di San Pietro in Vaticano di Roma.[1]
- 1675 - 1676, Busto, manufatto marmoreo raffigurante il cardinal Giulio Gabrielli, opera custodita nel museo di Palazzo Braschi di Roma.
- 1675 - 1685, San Giuseppe, manufatto marmoreo, opera custodita presso il David Owsley Museum of Art Ball State University di Muncie.
- 1677, Ercole e apparato statuario, manufatti marmorei di Villa Chigi di Roma.
- 1677 - 1679, San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista, manufatti marmorei presenti sull'altare maggiore della chiesa di Gesù e Maria al Corso di Roma.[2]
- 1678c., Statua, manufatto marmoreo raffigurante San Tommaso di Villanova, opera custodita nella chiesa di San Martino di Siena.
- 1678, Immacolata Concezione, statua marmorea inserita nel ciborio e angeli realizzati con la collaborazione dei fratelli Francesco, Giovanni Antonio e Agostino Mazzuoli, presenti nella chiesa di San Martino di Siena.[3]
- 1680, Busti, manufatti marmorei raffiguranti Fausto Poli e Gaudenzio Poli, opere custodite nella sacrestia della basilica di San Crisogono in Trastevere di Roma.[4]
- 1681, Apostoli, statue marmoree, opere documentate nella cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta di Siena.[5]
- 1681, San Filippo, San Matteo e Apostoli, manufatti marmorei già documentati nel duomo di Siena, trasferiti e custoditi nel Brompton Oratory, South Kensington, Londra.
- Il Cristo e la Vergine Maria sono stati rimossi e perduti. Attualmente rappresentati con modelli in terracotta[6]
- 1684, Clemenza, figura marmorea allegorica delle tomba di Papa Clemente X, opera presente nella basilica di San Pietro in Vaticano di Roma.[7]
- 1694, Busti, manufatti marmorei raffiguranti Giovanni e Urania Sansedoni, opere custodite nella Cappella del Beato Ambrogio del Palazzo Sansedoni di Siena.[8]
- 1694, Statue, manufatti marmorei raffiguranti la Beata Vergine, San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista, Cosimo III, opere custodite nella Cappella del Beato Ambrogio del Palazzo Sansedoni di Siena.[8]
- 1694, Bassorilievo, manufatto in stucco già documentato nella chiesa di Santa Petronilla, opera documentata nel cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta di Siena.[9]
- 1695, Pio II, manufatto marmoreo, opera custodita nella cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta di Siena.[9]
- 1700, Educazione della Vergine, manufatto marmoreo, opera custodita nel Museum of Art di Cleveland.[10]
- 1700 - 1703, Battesimo di Cristo, manufatto marmoreo, opera presente sull'altare maggiore della concattedrale di San Giovanni di La Valletta.
- 1700, Innocenzo XII, busto marmoreo, opera ospitata in una nicchia del coro della basilica di Santa Cecilia in Trastevere di Roma.[11]
- 1703, Clemente XI, busto marmoreo, opera presente nell'abside della basilica di Santa Cecilia in Trastevere di Roma.
- 1703 - 1712, San Filippo, statua marmorea, opera custodita nella basilica di San Giovanni in Laterano di Roma.[12]
- Una copia ridotta, probabilmente eseguita per l'arcivescovo di Würzburg che finanziò la scultura del Laterano è custodita nel Germanisches Nationalmuseum di Norimberga.[13]
- 1705 - 1715, Nereide, statua marmorea identificata in Teti, attribuzione, opera custodita nella National Gallery of Art di Washington.
- 1709, Morte di Adone, manufatto marmoreo, opera custodita nel museo del Hermitage di San Pietroburgo.
- 1710 - 1715, Il trionfo della Carità sull'Avarizia, manufatto marmoreo, opera custodita nel museo del Hermitage di San Pietroburgo.
- Una copia in bronzo è presente nella collezione dell'University Art Museums di Harvard.
- 1710 - 1725, Diana e Endimione, manufatti marmorei custoditi nell'Institute of Arts di Detroit.
- 1713, Morte di Cleopatra, manufatto marmoreo, opera custodita nel Philadelphia Museum of Art di Filadelfia.
- 1713 - 1714, Virtù, busti in medaglioni marmorei, opere presenti nella Cappella Rospigliosi Pallavicini della chiesa di San Francesco a Ripa di Roma.[14][15]
- 1713, Morte di Cleopatra, opera documentata nella Pinacoteca nazionale di Siena.
- 1723, una versione marmorea del gruppo è custodita nell'Ospedale Coloniale di Lisbona[16]
- XVIII secolo, un modello in terracotta è custodito nel Philadelphia Museum of Art di Filadelfia.[17]
- 1720c., Allegorie, manufatti marmorei a decorazione del mausoleo di Ramon Perellos y Roccaful, opere presenti nella concattedrale di San Giovanni di La Valletta.
- 1720, Carità, modello della figura allegorica è custodito nel Museo del Louvre di Parigi.
- 1722c., Cenotafio, ornati e decorazioni marmoree del monumento commemorativo il gran maestro Marc'Antonio Zondadari, opera custodita nella cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta di Siena.[18]
- 1722c., Pietà, gruppo marmoreo, opera documentata sotto la mensa di un altarino della Libreria Piccolomini nella cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta di Siena.[19]
- 1723, Carità, manufatto marmoreo, opera presente nella cappella del palazzo del Monte di Pietà di Roma.[20]
- 1724-1725 Busti di papa Benedetto XIII, Santa Maria sopra Minerva e Museo nazionale del Palazzo di Venezia[21]
- XVIII secolo, Angeli, statue marmoree, attribuzione, opere presenti nella chiesa di Santa Maria in Campitelli di Roma.[22]
- XVIII secolo, Santa Cecilia tra le fiamme e Martirio di Santa Emerenziana, manufatti marmorei, altari della chiesa di Sant'Agnese in Agone di Roma.
- Un numero di modelli in terracotta in custodia degli eredi è stata donata all'Istituto di Belle Arti di Siena nel 1767 da Giuseppe Maria Mazzuoli.[23]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Serie di bozzetti in terracotta e una statuetta bronzea a Berlino sono associate alla figura della Carità di Mazzuoli e attribuiti per stile da Ursula Schlegel, "Some Statuettes of Giuseppe Mazzuoli" The Burlington Magazine 109 No. 772 (July 1967, pp. 386 - 395).
- ^ Marco Ferri, pp. 168.
- ^ Commissione di Alessandro de Vacchi completata a Roma e spedita a Siena (David L. Bershad, "Recent Archival Discoveries concerning Michelangelo's "Deposition" in the Florence Cathedral and a Hitherto Undocumented Work of Giuseppe Mazzuoli (1644–1725)" The Burlington Magazine 120 No. 901 (April 1978, pp. 225 - 227).
- ^ TCI, "Roma e dintorni", 1965, pp. 443.
- ^ Marco Ferri, pp. 38.
- ^ Note di Richard Verdi in "The Burlington Magazine" 124 No. 953 (August 1982, pp. 518).
- ^ TCI, "Roma e dintorni", 1965, pp. 494.
- ^ a b Marco Ferri, pp. 94.
- ^ a b Marco Ferri, pp. 26.
- ^ Henry Hawley, "Giuseppe Mazzuoli: Education of the Virgin", Bulletin of the Cleveland Museum of Art 60 (1973, pp. 293 - 299).
- ^ TCI, "Roma e dintorni", 1965, pp. 440.
- ^ La prima attribuzione al Mazzuoli risale al 1745, nota di Robert Westin e Jean Westin del 1974, pp. 36.
- ^ cf. Michael Conforti, The Lateran Apostles, unpublished Ph.D. thesis, Harvard University, 1977; Conforti published a short resume of his dissertation: Planning the Lateran Apostles, in: Henry A. Millon (Ed.), Studies in Italian Art and Architecture 15th through 18th Centuries, Rome 1980 (Memoirs of the American Academy in Rome 35), pp. 243 - 260.
- ^ Robert Westin and Jean Westin, "Contributions to the Late Chronology of Giuseppe Mazzuoli" The Burlington Magazine 116 No. 850 (January 1974, pp. 36, 39 – 41) note from archival documents that the chapel was complete and the architectural elements of the wall tombs installed by the inscribed dates; Mazzuoli's payments begin in July 1716 and the last polishing was paid for in November 1717.
- ^ Frederick den Broeder, responding to the Westin article, "Letters", The Burlington Magazine 116 No. 855 (June, 1974, pp. 332).
- ^ Schlegel 1967 pp. 391, note 8.
- ^ "New AcquisitionS;: illustration, on-line.
- ^ Giovacchino Faluschi, pp. 14.
- ^ Giovacchino Faluschi, pp. 15.
- ^ Touring Club Italiano, pp. 245 e 307.
- ^ [Giometti, Museo Palazzo Venezia http://museopalazzovenezia.beniculturali.it/index.php?it/129/ricerca-nel-catalogo/202/ritratto-di-papa-benedetto-xiii Cristiano Giometti, Museo Palazzo Venezia]
- ^ Touring Club Italiano, pp. 251.
- ^ Noted by Carl Brandon Strehlke in reviewing the exhibition of the Saracini Collection for The Burlington Magazine 132 No. 1042 (January 1990, pp. 61 and fig. 63, illustrating a terracotta model of St. John the Baptist in the collection.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- "Guida d'Italia" - "Roma e dintorni", Touring Club Italiano.
- Marco Ferri, "Guida della città di Siena: per gli amatori delle belle arti", Siena, Marco Ferri, 1832.
- Giovacchino Faluschi, "Breve relazione delle cose notabili della città di Siena ampliata e corretta ...", Siena, Francesco Rossi, 1784.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Mazzuoli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mazzuòli, Giuseppe, il Vecchio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mazzuòli, Giusèppe il Vècchio, su sapere.it, De Agostini.
- Maria Vittoria Thau, MAZZUOLI, Giuseppe, il Vecchio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 72, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
- Giuseppe Mazzuoli, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Giuseppe Mazzuoli, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69778779 · ISNI (EN) 0000 0000 6683 9643 · CERL cnp00563836 · ULAN (EN) 500027402 · GND (DE) 1019803177 |
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