Giuseppe Grassi | |
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Ministro di grazia e giustizia | |
Durata mandato | 1º giugno 1947 – 25 gennaio 1950 |
Presidente | Alcide De Gasperi |
Predecessore | Fausto Gullo |
Successore | Attilio Piccioni |
Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 27 novembre 1913 – 25 gennaio 1924 |
Legislatura | XXIV, XXV, XXVI |
Sito istituzionale | |
Deputato dell'Assemblea Costituente | |
Durata mandato | 25 giugno 1946 – 31 gennaio 1948 |
Gruppo parlamentare | Unione Democratica Nazionale |
Collegio | XXVI (Lecce) |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 8 maggio 1948 – 26 maggio 1950 |
Legislatura | I |
Gruppo parlamentare | Liberale |
Collegio | Lecce |
Sito istituzionale | |
Sottosegretario del Ministero dell'Interno | |
Durata mandato | 23 giugno 1919 - 21 maggio 1920 |
Capo del governo | Francesco Saverio Nitti |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Liberale Italiano |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | avvocato e docente universitario |
Giuseppe Grassi Apostolico Orsini Ducas (Lecce, 8 maggio 1883 – Roma, 25 gennaio 1950[1]) è stato un politico, avvocato e saggista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque da nobili origini: i Grassi furono un'antica famiglia del 1100 derivata da Guglielmo il Grosso (discendente da uno dei dodici figli di Tancredi d'Altavilla) e fu feudatario di Alessano sotto il re Guglielmo il Buono. La famiglia originaria di Otranto, diramò e godette nobiltà con il predicato di Martano (Lecce). Giuseppe fu adottato dallo zio principe Sebastiano (fratello della madre morta molto giovane) e aggiunse al proprio cognome quello di Apostolico Orsini Ducas. Era figlio di Michelina Apostolico e Pasquale[2].
La sua formazione culturale ha origine nel collegio Argento di Lecce, dove ha studiato presso i gesuiti, seguendo le orme della famiglia Apostolico. Figlio del processo evolutivo del cattolicesimo politico leccese, la sua maturazione intellettuale fu di tipo liberale.[3] Studiò poi giurisprudenza all'Università di Roma, dove maturò la passione per la politica e l'interesse per la ricerca nel campo del diritto pubblico. Si laureò nel 1905 discutendo una tesi in diritto costituzionale.[4]
Nel 1907 Grassi sposò Isabella Carissimo, dalla quale avrebbe poi avuto quattro figli: Mary, Guglielmo, Fabio e Vittoria.[4]
Ospitò nella sua tenuta di Materdomini (Lecce) i Savoia prima dell'esilio.
Esponente del Partito Liberale Italiano, fu Ministro di grazia e giustizia dei Governi De Gasperi IV e V dal 31 maggio 1947 al 14 gennaio 1950. È noto per aver firmato, come guardasigilli, la Costituzione della Repubblica Italiana del 1948.
Al momento del suo decesso venne sostituito alla Camera da Luigi Vallone.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Lo Stato e l'individuo, rapporto di diritto pubblico (Roma, 1910).
- Sull'efficacia retroattiva della legge di conversione (Milano, 1911).
- Il referendum nel governo di gabinetto (Milano, 1913).
- Sulla posizione scientifica di una dottrina dello Stato (Milano, 1914).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'improvvisa morte del ministro Grassi, in Stampa Sera, 25 gennaio 1950, p. 1.
- ^ Nuove acquisizioni dell'Archivio storico del Senato. Il fondo Grassi Rocco, MemoriaWeb, newsletter dell'Archivio storico del Senato della Repubblica, n. 38 (nuova serie), marzo 2023, p. 3.
- ^ GRASSI, Giuseppe in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 1º novembre 2018.«collegio Argento di Lecce, istituzione gestita (...) fondata dall'aristocrazia cattolica come trincea degli irriducibili, col tempo si trovò a favorire il riavvicinamento e l'accordo tra l'elemento cattolico "transigente" e la corrente dei liberali moderati. La formazione del G. si svolse, dunque, parallelamente a un più generale processo evolutivo del cattolicesimo politico di Lecce. La circostanza favorì la naturale composizione delle influenze famigliari di parte paterna e materna in un quadro unitario. Assicurò anche alla successiva maturazione intellettuale del G. un orizzonte aperto.»
- ^ a b GRASSI, Giuseppe in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 1º novembre 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano Quagliarello, Giuseppe Grassi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 58, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Giuseppe Grassi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Grassi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Grassi, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Grassi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 551155286636287180005 · ISNI (EN) 0000 0004 9616 0569 · SBN LEKV001393 · LCCN (EN) n2019048127 · GND (DE) 1285787110 |
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