Giovanna Garzoni (Ascoli Piceno, 1600 – Roma, tra il 10 e il 15 febbraio 1670) è stata una pittrice e miniaturista italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque probabilmente nel 1600[1][2] ad Ascoli Piceno da una famiglia di origine veneziana.
Fu incline alle belle arti fin da giovanissima, lavorò in varie città d'Italia e fu molto apprezzata durante il barocco. Del periodo trascorso ad Ascoli Piceno e della sua prima formazione si sa ben poco, ma sicuramente prima dei trent'anni soggiornò a Venezia dove realizzò un ritratto di sant'Andrea[3], oggi conservato presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia[4], e si dedicò alla calligrafia presso la scuola di Giacomo Rogni[5].
Successivamente partì per Napoli dove risiedette tra il 1630 e il 1631[6][7] e lavorò sotto la protezione del Viceré, Fernando Afán de Ribera y Enríquez, III duca di Alcalá.
In quegli anni intrecciò un rapporto epistolare con il collezionista d'arte e mecenate Cassiano dal Pozzo[8].
Nel 1632 si spostò a Torino alla corte di Casa Savoia e dipinse alcuni ritratti miniati su pergamena dei membri della famiglia regnante: a tale periodo risale il ritratto di Caterina Michela d'Asburgo, madre di Vittorio Amedeo I di Savoia, ora conservato presso la Galleria degli Uffizi[9][10]. Negli stessi anni le furono commissionate anche molte nature morte dalle quali traspare una certa influenza della pittura di scuola lombarda e di Fede Galizia.
Dopo la morte di Vittorio Amedeo I di Savoia, Giovanna Garzoni andò via da Torino ed è probabile che abbia soggiornato all'estero prima di rientrare brevemente a Roma e partire per Firenze (1642-1651), dove eseguì diverse opere per Ferdinando II de' Medici, che ne faceva dono alla moglie Vittoria della Rovere[11].
Trascorse l'ultima fase della sua vita a Roma ed entrò a far parte dell'Accademia di San Luca, cui lasciò alcuni dei suoi disegni, delle sue stampe e tutti i beni, secondo il testamento redatto nel 1666[12].
Aveva sposato il pittore Tiberio Tinelli ma poco dopo le nozze rivelò al marito di aver fatto voto di verginità dopo essere guarita da una grave malattia da giovane e chiese così l'annullamento.
Morì tra il 10 e il 15 febbraio 1670[13] e gli accademici, in segno di tangibile riconoscenza, elevarono in suo onore il monumento funebre decorato dal medaglione di Giuseppe Ghezzi all'interno della chiesa dei Santi Luca e Martina.
Ad Ascoli Piceno le è stata intitolata una rua: Rua Giovanna Garzoni e nella sede della pinacoteca civica è esposto il quadro che la ritrae eseguito da Carlo Maratta.[14]
Opere
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G. Garzoni, Vittorio Amedeo I di Savoia (miniatura), 1635
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G. Garzoni, Caterina Micaela d'Austria, 1635
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Giovanna Garzoni, paliotto, 1640-50 ca., taffettà dipinto con applicazioni di seta.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giacinto Cantalamessa Carboni, Memorie intorno i letterati e gli Artisti della città di Ascoli nel Piceno, Ascoli, Tipografia Luigi Cardi, 1830, p. 203
- ^ Maria Gabriella Mazzocchi, Ritratto di una vecchia signora: il dipinto della Pinacoteca di Ascoli Piceno raffigurante Giovanna Garzoni, in Proposte e Ricerche, XXVIII, n° 54, 2005, p. 131
- ^ Gli incanti dell'iride. Giovanna Garzoni pittrice nel Seicento, a cura di Gerardo Casale, Catalogo della mostra tenuta a San Severino Marche, 1996, p. 34
- ^ Gallerie dell'Accademia di Venezia Archiviato il 4 marzo 2007 in Internet Archive. URL visitato il 15 aprile 2014
- ^ Si veda l'opera Libro de' caratteri cancellereschi corsivi citata da Gerardo Casale in http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanna-garzoni_(Dizionario-Biografico)/
- ^ Gli incanti dell'iride. Giovanna Garzoni pittrice nel Seicento, a cura di Gerardo Casale, Catalogo della mostra tenuta a San Severino Marche, 1996, p. 18
- ^ Maria Gabriella Mazzocchi, Ritratto di una vecchia signora: il dipinto della Pinacoteca di Ascoli Piceno raffigurante Giovanna Garzoni, in Proposte e Ricerche, XXVIII, n° 54, 2005, p. 132
- ^ Gli incanti dell'iride. Giovanna Garzoni pittrice nel Seicento, a cura di Gerardo Casale, Catalogo della mostra tenuta a San Severino Marche, 1996, p. 16
- ^ Gli incanti dell'iride. Giovanna Garzoni pittrice nel Seicento, a cura di Gerardo Casale, Catalogo della mostra tenuta a San Severino Marche, 1996, p. 40
- ^ Maria Gabriella Mazzocchi, Ritratto di una vecchia signora: il dipinto della Pinacoteca di Ascoli Piceno raffigurante Giovanna Garzoni, in Proposte e Ricerche, XXVIII, n° 54, 2005, p. 133
- ^ a cura di Lucia Tongiorgi Tomasi e Alessandro Tosi, Il Cannocchiale e il Pennello. Nuova Scienza e Nuova Arte nell'età di Galileo, Catalogo della mostra, Giunti, 2009, p. 259.
- ^ Gerardo Casale, Giovanna Garzoni “Insigne miniatrice”, 1660-1870, Milano ; Roma, Jandi Sapi, 1991, pp. 219-222
- ^ Maria Gabriella Mazzocchi, Ritratto di una vecchia signora: il dipinto della Pinacoteca di Ascoli Piceno raffigurante Giovanna Garzoni, in Proposte e Ricerche, XXVIII, n° 54, 2005, p. 138
- ^ Giacomo Brogi, Archivi Alinari, Firenze, codice: BGA-F-019159-0000, Ritratto della miniatrice Giovanna Garzoni, opera pittorica di Carlo Maratta, conservata nella Pinacoteca Comunale di Ascoli Piceno., su shop.alinari.it. URL consultato il 31 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Marinelli, Dizionario Toponomastico Ascolano - La Storia, i Costumi, i Personaggi nelle Vie della Città, D'Auria Editrice, Ascoli Piceno, marzo 2009, pp. 150 – 151
- Mina Gregori, schede firmate in La natura morta italiana, Catalogo della mostra, Milano, Alfieri & Lacroix, 1964
- Silvia Meloni Trkulja, Giovanna Garzoni, in Seicento Fiorentino. Arte a Firenze da Ferdinando I a Cosimo III, Catalogo della mostra, Firenze, Cantini, 1986
- Gerardo Casale, Giovanna Garzoni “Insigne miniatrice”, 1660-1870, Milano ; Roma, Jandi Sapi, 1991 ISBN 88-7142-011-X
- Gli incanti dell'iride. Giovanna Garzoni pittrice nel Seicento, a cura di Gerardo Casale, Catalogo della mostra tenuta a San Severino Marche, 1996 ISBN 88-366-0518-4
- Francesca Bottacin, Appunti per il soggiorno veneziano di Giovanna Garzoni: documenti inediti, in “Arte Veneta”, 52, 1998, pp. 141–147
- Giovanna Garzoni. Nature morte a cura di Silvia Meloni Trkulja e Elena Fumagalli, Parigi, Bibliothéque de l'image, 2000 ISBN 2909808866
- Il Cannocchiale e il Pennello. Nuova Scienza e Nuova Arte nell'età di Galileo a cura di Lucia Tongiorgi Tomasi e Alessandro Tosi, Catalogo della mostra 2009, ISBN 978-88-09-74238-3
- Fiorella Pagotto "Un effimero matrimonio artistico: il pittore Tiberio Tinelli e Giovanna Garzoni, pittrice e musicista" in Aldebaran V, Storia dell'arte, 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanna Garzoni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Garzóni, Giovanna, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Vincenzo Golzio, GARZONI, Giovanna, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Gerardo Casale, GARZONI, Giovanna, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 52, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1999.
- Giovanna Garzoni, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- (EN) Giovanna Garzoni, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Scheda su Giovanna Garzoni - dal sito universitàdelledonne.it, consultato 11 ottobre 2009
- Biografia di Giovanna Garzoni, su toponomasticafemminile.com. URL consultato il 17 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2014).
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