Giorgio di Liechtenstein pseudocardinale | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 1360 circa a Nikolsburg |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 7 novembre 1390 da papa Bonifacio IX |
Consacrato vescovo | in data sconosciuta |
Creato pseudocardinale | 6 giugno 1411 dall'antipapa Giovanni XXIII (non accettò la promozione) |
Deceduto | 20 agosto 1419 a Sporminore |
Giorgio di Liechtenstein (Nikolsburg, 1360 circa – Sporminore, 20 agosto 1419) è stato principe vescovo di Trento dal 1390 al 1419.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giorgio di Liechtenstein è nato a Nikolsburg (oggi Mikulov, in Moravia) attorno al 1360, da una famiglia aristocratica originaria del Castello di Liechtenstein (Austria), che successivamente darà il nome al Principato. Studiò diritto all'Università di Vienna.
Fu nominato principe vescovo di Trento nel 1390.
Collegò il Castelvecchio del Castello del Buonconsiglio a Torre Aquila, che fece ristrutturare e affrescare con il Ciclo dei Mesi da un pittore conosciuto come Maestro Venceslao. Lo stesso principe vescovo sarebbe ritratto in uno dei dipinti.[1] Probabilmente fu sempre lui a far costruire Torre Falco.
Tentò di smarcarsi dalla subordinazione della Diocesi nei confronti dei Tirolo, non riconoscendo l'alleanza si rifiutò fino al 1399 di sottoscrivere le compattate, ponendosi direttamente sotto l'autorità dell'imperatore.
Tuttavia in questo periodo vi fu una decisa perdita di potere del vescovo nei confronti della città e della campagna. Nel 1407 il carico fiscale e le ingerenze tirolesi provocarono una rivolta generale a Trento, quindi nelle campagne e nelle valli, in seguito alla quale venne promulgato un abbozzo di statuto comunale. Sperando di ottenere l'appoggio militare della Repubblica di Venezia, i rivoltosi costrinsero il Liechtenstein all'esilio, mentre elessero Rodolfo Belenzani capitano del popolo. Privi però di appoggio esterno vennero sconfitti il 5 luglio 1409 dalle truppe di Federico IV d'Asburgo.
Lo stesso Liechtenstein ebbe però dei contrasti con Federico IV per cui poté tornare a Trento solo per poco tempo.
Il 5 giugno 1411 fu creato cardinale dall'Antipapa Giovanni XXIII, ma rifiutò promettendo obbedienza a Papa Martino V.
Tornò a Trento nel 1418 ma l'anno successivo fu nuovamente costretto a lasciarla, rifugiandosi nel castel Sporo a Sporminore, dove morì probabilmente avvelenato il 20 agosto 1419.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Trento - Il principe vescovo Giorgio di Liechtenstein ritratto da Maestro Venceslao, su vitatrentina.it, Vita Trentina. URL consultato il 2-1-2015 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2015).
- ^ LIECHTENSTEIN Rosco Giorgio, Cardinale in Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Tipografia Emiliana, 1846.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Giorgio di Liechtenstein, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, LIECHTENSTEIN-NICOLSBURG, Georg von, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
- Giorgio di Liechtenstein (P.V.1390-1419), su trentinocultura.net. URL consultato il 16-12-2014 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2015).
- Daniela Rando, Giorgio di Liechtenstein, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 65, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005. URL consultato il 16-12-2014.
- La committenza Liechtenstein, su museodiocesanotridentino.it, Museo Diocesano Tridentino. URL consultato il 2-1-2015 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2015).
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