Gianfranco Astori | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 12 luglio 1983 – 14 aprile 1994 |
Legislatura | IX, X, XI |
Gruppo parlamentare | DC |
Coalizione | Pentapartito |
Circoscrizione | Piemonte |
Collegio | Torino |
Incarichi parlamentari | |
sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni culturali ed ambientali | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Professione | giornalista |
Gianfranco Astori (Milano, 13 luglio 1948) è un giornalista e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Inizia l'attività di giornalista alla fine degli anni Sessanta collaborando all'agenzia di stampa «Sport Informazioni», a Milano. Durante gli anni della contestazione studentesca frequenta la facoltà di sociologia all'Università di Trento impegnandosi nelle organizzazioni studentesche di ispirazione cristiana.
A cavallo tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 entra nel gruppo dirigente nazionale dei giovani della Democrazia Cristiana, sino a divenirne presidente.
Impegnato nel movimento a livello internazionale, viene eletto (1977), Segretario generale dell'Unione internazionale dei giovani DC.
Trasferitosi per queste ragioni a Roma, collabora con alcune testate legate alla Democrazia Cristiana come «Italiacronache», il settimanale «La Discussione» e «Il Popolo», quotidiano del partito, dove l'allora direttore Gianni Pasquarelli gli affida la redazione della "pagina dei giovani", pubblicata settimanalmente.
Nel 1974 si trasferisce a Torino dove collabora alle attività di comunicazione del Consorzio delle cooperative agricole del Piemonte, collegato alla neonata centrale cooperativa dell'Unione Nazionale Cooperative Italiane. Alla fine del 1976 ritorna nella Capitale come responsabile dell'ufficio stampa e relazioni esterne dell'Istituto per le relazioni tra l'Italia e i Paesi dell'Africa, America Latina e Medio Oriente, guidato da Piero Bassetti e Giampaolo Calchi Novati.
Nel 1978 entra come praticante all'agenzia di stampa Asca, di cui sarà poi corrispondente da Torino, inviato sui temi dell'economia e della politica internazionale e infine direttore responsabile dal 2009 al 2014. Nel 1980 diventa giornalista professionista. Dal 2011 al 2013 ha diretto, per lo stesso gruppo editoriale, anche il settimanale specializzato in notizie aeronautiche e aerospaziali Airpress.
Responsabile dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo, è stato anche Consigliere per l'informazione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ed il Ministero della Difesa.
Deputato al Parlamento per la Democrazia Cristiana nella IX, X, XI legislatura repubblicana, ricopre nei governi Goria, De Mita, Andreotti VI ed Andreotti VII l'incarico di sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni culturali ed ambientali.
A livello locale è stato eletto, fra l'altro, sindaco di Rassa (Provincia di Vercelli) nel 1970, ultimo presidente del Consiglio di Valle-Valsesia e primo presidente del Comprensorio di Borgosesia, mentre nel 1975 e nel 1980 ha rappresentato il collegio Varallo-Alta Valsesia nel Consiglio dell'amministrazione provinciale di Vercelli, della quale è stato anche assessore.
Dal febbraio 2015 ricopre il ruolo di Consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'informazione.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 20 aprile 2015[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gianfranco Astori
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gianfranco Astori, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Gianfranco Astori, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Gianfranco Astori, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Gianfranco Astori, su Camera.it - IX legislatura, Parlamento italiano.
- Gianfranco Astori, su Camera.it - X legislatura, Parlamento italiano.
- Gianfranco Astori, su Camera.it - XI legislatura, Parlamento italiano.
- biografia di Gianfranco Astori, su isrn.it (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 110126104 · ISNI (EN) 0000 0000 8464 6386 · SBN PISV002221 · LCCN (EN) n87848276 |
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