Giancarlo De Sisti | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
De Sisti alla Fiorentina tra gli anni 60 e 70 | |||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||
Altezza | 169 cm | ||||||||||||||||||
Peso | 68 kg | ||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1979 - giocatore 25 gennaio 1992 - allenatore | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
Nazionale | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||
Giancarlo De Sisti (Roma, 13 marzo 1943) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, campione europeo nel 1968 e vicecampione mondiale nel 1970 con la nazionale italiana.
Soprannominato Picchio (trottola in romanesco[1]), vinse a livello di club uno scudetto, due edizioni della Coppa Italia, una Coppa Mitropa e una Coppa delle Fiere in quasi vent'anni di carriera professionistica. Inoltre con la squadra gigliata, perse tre finali di coppe internazionali: la Coppa delle Alpi, Coppa Mitropa e la Coppa Anglo-Italiana.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Centrocampista dotato di grande tecnica, caratterizzava il suo gioco per la semplicità[2], preferendo passaggi corti e precisi[3]. Carlo Felice Chiesa lo definì "regista di centrocampo tutto concretezza e pochi svolazzi"[4]. Raramente perdeva la calma e la lucidità[2]: questo, insieme ad un'ottima visione di gioco e ad un intuito innato[5], gli permetteva all'occorrenza anche di effettuare lanci lunghi e smarcanti[2]. Era così in grado di scegliere sempre la soluzione più utile per la squadra e di commettere pochissimi errori: in molti all'epoca, esagerando per esaltarne le doti, affermarono addirittura che sbagliasse solo un passaggio a campionato[5].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Roma, entrò a far parte della formazione giovanile della Roma nel 1959[6], nella quale vinse il Campionato Ragazzi nel 1959-1960 e nel 1960-1961[6]. Nella sua seconda stagione tra i giovani esordì in Serie A, in Udinese-Roma 2-1 del 12 febbraio 1961[7], all'età di 17 anni: al termine della stagione (che vide la Roma vincitrice della Coppa delle Fiere 1960-1961)[8] entrò stabilmente in prima squadra per l'annata successiva. Nel 1961-1962 fece infatti registrare undici presenze[7], segnando inoltre la sua prima rete nella massima serie, in Roma-Fiorentina 1-0 dell'11 marzo 1962[9].
L'anno dopo aumentarono sia le presenze (18, dopo il ritiro di Schiaffino nel 1962)[7], che le reti in campionato, che salirono a due[7]. Nel 1963-1964 divenne titolare fisso, marcando 28 presenze in campionato e segnando sette reti[7], contribuendo inoltre alla vittoria della Coppa Italia. Nella stagione seguente marcò ulteriori 28 presenze e tre reti: a fine stagione, a causa delle grosse difficoltà economiche della società[5], venne ceduto alla Fiorentina per 250 milioni di lire[2]: nella sua prima stagione in maglia viola vinse subito la sua seconda Coppa Italia. Giocò anche tutte le gare di campionato, mettendo a segno sei reti[10] e vincendo inoltre la Coppa Mitropa[11].
Nelle nove stagioni alla Fiorentina fu sempre titolare[10] ed ebbe un ruolo fondamentale nel centrocampo viola che nel 1968-1969 conquistò lo scudetto, superando il Cagliari (campione l'anno successivo) e il Milan detentore del titolo: in quella stagione De Sisti marcò due reti in 30 presenze[10]. Dopo aver giocato oltre 250 gare con la squadra toscana tornò alla Roma, fortemente voluto dall'allenatore Nils Liedholm[5] che lo considerava come il giocatore ideale per il suo schema tattico[5]. Nella prima stagione diede il suo contributo al terzo posto finale dei romani (segnando anche il gol vittoria nel derby contro la Lazio)[7]: nei giallorossi rimase per altre cinque stagioni sempre come titolare[7], fino al ritiro dal calcio giocato avvenuto nel 1979[7]. Al termine della carriera contò complessivamente 478 partite e cinquanta reti realizzate in Serie A[7].
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo tre gare con la Nazionale Giovanile e altre tre con la Nazionale B[12], fu convocato dal CT Edmondo Fabbri per le Olimpiadi di Tokyo 1964, ma non vi prese parte in quanto l'Italia si ritirò all'ultimo momento[13]. Esordì con la Nazionale A in Italia-Cipro 5-0 il 1º novembre 1967[14].
Convocato per l'Europeo del 1968[15], giocò solo la ripetizione della finale vinta per 2-0[15]. Diventato titolare, fu convocato nelle successive partite di qualificazione ai Mondiali del 1970. Nella competizione mondiale giocò tutte le partite, compresa la Partita del secolo contro la Germania Ovest e la finale persa per 4-1 col Brasile[14]. Fu convocato stabilmente fino al 1972, durante la qualificazioni per il campionato europeo 1972, al quale però non prese parte[14]. L'ultima sua gara fu il 13 maggio 1972 contro il Belgio, persa per 2-1. In Nazionale totalizzò quattro reti e 29 presenze[14].
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]De Sisti seguì il corso di allenatore nel 1979, subito dopo il suo ritiro dal calcio giocato[6], prendendo il patentino nel 1980. Nel gennaio 1981 ricevette il suo primo incarico, subentrando a Carosi alla guida della Fiorentina[16]: partendo dalla zona retrocessione, portò la squadra al quinto posto finale[17]. Nella stagione successiva perse invece lo scudetto all'ultima giornata, pareggiando a Cagliari per 0-0, in quello che rimase uno dei maggiori rimpianti per il tecnico romano[3][18]. Rimase alla guida dei viola fino al 1984, quando ebbe un granuloma sub-dentario[19] (negando di aver avuto un ascesso cerebrale come riportato da altre fonti[18]): rientrato solo dopo 45 giorni su insistenza di Ranieri Pontello, nonostante gli fossero stati prescritti 6 mesi di riposo, lasciò la guida della squadra quando gli venne proposto di essere affiancato da Ferruccio Valcareggi, che poi lo sostituì[18].
Nel gennaio 1986 venne messo sotto contratto dall'Udinese, sostituendo Luís Vinício[20]: rimase alla guida dei friulani per due stagioni, conquistando la salvezza nella prima stagione ma retrocedendo al termine della seconda, dopo che la squadra aveva subito nove punti di penalizzazione[21]. Nel 1991 allenò la Nazionale italiana militare, con cui vinse nello stesso anno il titolo mondiale di categoria[6][22]. Nel campionato 1991-1992 fu chiamato da Costantino Rozzi a guidare l'Ascoli nella massima serie. Dopo la prima metà della stagione, nella quale la squadra non riuscì ad uscire dalla zona retrocessione, venne esonerato nel gennaio 1992: al suo posto venne chiamato Massimo Cacciatori. De Sisti ricevette in quel frangente diverse telefonate minatorie, nelle quali veniva invitato a lasciare la guida della squadra, ed ignoti lanciarono una bomba carta nel giardino dell'abitazione in cui viveva[23].
Dall'11 marzo 2009 è commissario tecnico della rappresentativa dei Parlamentari italiani[6].
Dirigente
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1979 ricoprì il ruolo di collaboratore tecnico per la sua ex squadra, la Roma[6]. Dal 1988 al 1990 fu invece responsabile delle Nazionali Italiane Giovanili Under-18, Under-16 e Under-15[6], prima di entrare a far parte dello staff che guidò l'Italia durante il Campionato mondiale di calcio 1990[6]. Nel 2001 divenne responsabile del settore giovanile della Lazio, scelto dal presidente Sergio Cragnotti[18], incarico che lasciò nel 2004[6].
Dopo il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1984 ha partecipato al film L'allenatore nel pallone interpretando la parte di se stesso. È invitato spesso come commentatore sportivo in programmi televisivi e radiofonici[6], commentando spesso su TMC e TMC2 le partite della Liga spagnola tra il 1996 e il 2001: è inoltre iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 1988[6]. Dal 2009 è testimonial della FIGC ed è inoltre ambasciatore del settore giovanile e scolastico della stessa Federazione[6].
Vita Privata
Nell'aprile 2024 per l'anniversario degli 80 anni del rastrellamento del Quadraro[24] ha ricevuto in Campidoglio una pergamena e una medaglia in memoria del padre deportato dai Nazisti[25],nel luglio 2024 è stato nominato cittadino onorario di Marino[26]
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Presenze e reti nei club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1960-1961 | Roma | A | 2 | 0 | CI | 1 | 1 | CdF | 1 | 0 | - | - | - | 4 | 1 |
1961-1962 | A | 11 | 1 | CI | 1 | 0 | CdF | 1 | 0 | - | - | - | 13 | 1 | |
1962-1963 | A | 18 | 2 | CI | 0 | 0 | CdF | 5 | 1 | - | - | - | 23 | 3 | |
1963-1964 | A | 28 | 7 | CI | 4 | 0 | CdF | 4 | 2 | CdA | 1 | 0 | 37 | 9 | |
1964-1965 | A | 28 | 3 | CI | 1 | 1 | CdF | 5 | 1 | - | - | - | 34 | 5 | |
1965-1966 | Fiorentina | A | 34 | 5 | CI | 6 | 0 | CdF | 3 | 1 | CM | 2 | 0 | 45 | 6 |
1966-1967 | A | 30 | 6 | CI | 1 | 0 | CdC | 2 | 1 | CM | 4 | 0 | 37 | 7 | |
1967-1968 | A | 30 | 6 | CI | 2 | 0 | CdF | 4 | 1 | CdA | 2+ | 1 | 38+ | 8 | |
1968-1969 | A | 30 | 2 | CI | 3 | 0 | CdF | 6 | 0 | - | - | - | 39 | 2 | |
1969-1970 | A | 28 | 2 | CI | 6 | 1 | CC | 6 | 0 | - | - | - | 39 | 3 | |
1970-1971 | A | 29 | 3 | CI | 11 | 3 | CdF | 4 | 0 | - | - | - | 44 | 6 | |
1971-1972 | A | 29 | 1 | CI | 10 | 2 | - | - | - | CM | 6 | 0 | 45 | 3 | |
1972-1973 | A | 27 | 1 | CI | 4 | 2 | CU | 1 | 0 | CAI | 7 | 1 | 39 | 4 | |
1973-1974 | A | 19 | 2 | CI | 3 | 1 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 24 | 3 | |
Totale Fiorentina | 256 | 28 | 46 | 9 | 22 | 3 | 19 | 1 | 350+ | 42 | |||||
1974-1975 | Roma | A | 29 | 5 | CI | 10 | 0 | - | - | - | - | - | - | 39 | 5 |
1975-1976 | A | 28 | 2 | CI | 4 | 0 | CU | 6 | 0 | - | - | - | 38 | 2 | |
1976-1977 | A | 28 | 2 | CI | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 32 | 3 | |
1977-1978 | A | 25 | 0 | CI | 4 | 0 | - | - | - | CE | 6 | 0 | 35 | 0 | |
1978-1979 | A | 25 | 0 | CI | 4 | 0 | - | - | - | - | - | - | 29 | 0 | |
Totale Roma | 222 | 22 | 33 | 3 | 24 | 4 | 7 | 0 | 285 | 29 | |||||
Totale carriera | 478 | 50 | 79 | 12 | 46 | 7 | 26 | 1 | 636+ | 71 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche da allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | ||
1980-1981 | Fiorentina | A | 16 | 7 | 7 | 2 | CI | 2 | 0 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 18 | 7 | 8 | 3 | 38,89 |
1981-1982 | A | 30 | 17 | 11 | 2 | CI | 6 | 3 | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 36 | 20 | 13 | 3 | 55,56 | |
1982-1983 | A | 30 | 12 | 10 | 8 | CI | 5 | 2 | 2 | 1 | CU | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | 37 | 15 | 12 | 10 | 40,54 | |
1983-1984 | A | 30 | 12 | 12 | 6 | CI | 9 | 2 | 4 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 39 | 14 | 16 | 9 | 35,90 | |
1984-1985 | A | 11 | 3 | 5 | 3 | CI | 4 | 3 | 1 | 0 | CU | 4 | 2 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | 19 | 8 | 7 | 4 | 42,11 | |
Totale Fiorentina | 117 | 51 | 45 | 21 | 26 | 10 | 10 | 6 | 6 | 3 | 1 | 2 | - | - | - | - | 149 | 64 | 56 | 29 | 42,95 | |||||
1985-1986 | Udinese | A | 12 | 4 | 4 | 4 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | TE | 5 | 3 | 1 | 1 | 19 | 8 | 5 | 6 | 42,11 |
1986-1987 | A | 30 | 6 | 12 | 12 | CI | 5 | 3 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 35 | 9 | 12 | 14 | 25,71 | |
Totale Udinese | 42 | 10 | 16 | 16 | 7 | 4 | 0 | 3 | - | - | - | - | 5 | 3 | 1 | 1 | 54 | 17 | 17 | 20 | 31,48 | |||||
1991-1992 | Ascoli | A | 17 | 1 | 4 | 12 | CI | 2 | 0 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 19 | 1 | 4 | 14 | 5,26 |
Totale carriera | 176 | 62 | 65 | 49 | 35 | 14 | 10 | 11 | 6 | 3 | 1 | 2 | 5 | 3 | 1 | 1 | 222 | 82 | 77 | 63 | 36,94 |
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa Italia: 2
- Fiorentina: 1968-1969
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Roma: 1960-1961
- Mitropa Cup: 1
- Fiorentina: 1966
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ De Sisti ct dei parlamentari, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 10 marzo 2009. URL consultato il 7 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
- ^ a b c d Giancarlo De Sisti, in Calcio 2000, 13 agosto 2003, p. 134-135.
- ^ a b GIANCARLO DE SISTI, su violaclubancona.it. URL consultato il 25 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2012).
- ^ Giancarlo De Sisti, su cinquantamila.corriere.it, 5 ottobre 2008. URL consultato il 7 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
- ^ a b c d e LA CESSIONE DI DE SISTI APRE LA STRADA ALLA ROMETTA, su enciclopediagiallorossa.com. URL consultato il 22 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ a b c d e f g h i j k l m Giancarlo De Sisti, su nazionaleparlamentari.it. URL consultato il 20 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2013).
- ^ a b c d e f g h i Giancarlo De Sisti, su enciclopediagiallorossa.com. URL consultato il 20 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2014).
- ^ (EN) Inter-Cities Fairs Cup 1960-61, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 20 novembre 2010.
- ^ (EN) Italy 1961/62, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 20 novembre 2010.
- ^ a b c DE SISTI Giancarlo, su atf-firenze.it. URL consultato il 22 novembre 2010.
- ^ (EN) Mitropa Cup 1966, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 22 novembre 2010.
- ^ Autori Vari, La Raccolta completa degli Album Panini, 1ª ed., Panini per la Gazzetta dello Sport, 2005.
- ^ 1964 - TOKYO, su storiedicalcio.altervista.org, Storie di Calcio. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2013).
- ^ a b c d (EN) Giancarlo De Sisti - International Appearances, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 20 novembre 2010.
- ^ a b (EN) European Championship 1968 - Details Final Tournament, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 25 novembre 2010.
- ^ Carosi esonerato, la Fiorentina a De Sisti, in La Stampa, 27 gennaio 1981, p. 18.
- ^ (EN) Italy 1981-1982, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 25 novembre 2010.
- ^ a b c d Mario Gherarducci, De Sisti canta «Grazie Lazio» «Nessuno mi faceva lavorare», in Corriere.it, 13 marzo 2003. URL consultato il 22 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
- ^ De Sisti tuona: "Basta, non ci sto più a passare da drogato", su tuttomercatoweb.com, 25 agosto 2010. URL consultato il 7 febbraio 2013.
- ^ Vinicio abbandona l'Udinese, arriva De Sisti, in La Stampa, 23 gennaio 1986. URL consultato il 25 novembre 2010.
- ^ (EN) Italy Championship 1986/87, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 25 novembre 2010.
- ^ De Sisti ha preferito il rischio Ascoli al giornalismo, in La Stampa, 1º luglio 1991, p. 3, sezione Sport.
- ^ Una bomba-carta per De Sisti, in La Stampa, 17 gennaio 1992, p. 32.
- ^ Rastrellamento del Quadraro, Roma rende omaggio al nido di vespe: "un quartiere piccolo ma con una storia gigante", su romatoday.it.
- ^ Rastrellamento del Quadraro: la storia di De Sisti e Welby, su romatoday.it.
- ^ marino avrà3 nuovi cittadini onorari guido senia , giancarlo de sisti e giuseppe giannini, su castellinotizie.it.
- ^ De Sisti Sig. Giancarlo, su quirinale.it, 30 settembre 1991. URL consultato il 20 novembre 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Giancarlo De Sisti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giancarlo De Sisti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giancarlo De Sisti, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Giancarlo De Sisti, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Giancarlo De Sisti (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Giancarlo De Sisti (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Giancarlo De Sisti, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN, RU) Giancarlo De Sisti, su eu-football.info.
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Giancarlo De Sisti, su FIGC.it, FIGC.
- Dario Marchetti (a cura di), Giancarlo De Sisti, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).