Georges Charpentier (22 dicembre 1846 – 15 novembre 1905) è stato un editore e collezionista d'arte francese.
Divenne noto per essere stato promotore ed editore di numerosi scrittori naturalisti, in particolare Émile Zola, Gustave Flaubert e Guy de Maupassant; sostenne anche i pittori impressionisti e insieme a sua moglie, Marguerite Charpentier, costruì una piccola ma significativa collezione d'arte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Editore
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1872, dopo aver trascorso qualche anno come giornalista,[1] subentrò al padre Gervais, libraio e editore,[2] nella gestione della casa editrice, la Bibliothèque Charpentier, e iniziò a pubblicare autori contemporanei avventurosi, in particolare quelli noti come sostenitori del naturalismo.[2][3] Oltre a Zola, Flaubert e de Maupassant, la lista comprendeva Joris-Karl Huysmans, Edmond de Goncourt e (a partire dai tempi di suo padre) Théophile Gautier.[1][2][3]
Nel 1876 creò la Petite Bibliothèque Charpentier, una linea di edizioni economiche illustrate con incisioni destinate ai bibliofili.[2]
Nonostante il successo dei libri di Zola e Flaubert a metà degli anni 1870, l'azienda di Charpentier incontrò difficoltà finanziarie.[2] Questo stato di cose peggiorò quando Charpentier lanciò un nuovo giornale illustrato, La Vie moderne (1879-1883) con Émile Bergerat come caporedattore e Pierre-Auguste Renoir come uno degli illustratori.[3] Tra il 1883 e il 1884, Charles Marpon e Ernest Flammarion acquisirono tre quarti dell'azienda. Con l'avvento di ulteriori cambi di proprietà nel decennio successivo, le pubblicazioni dell'azienda diminuirono di numero e gli autori passarono ad altri editori.
Collezionista d'arte
[modifica | modifica wikitesto]I salotti della moglie di Charpentier, Marguerite, al venerdì attiravano a casa sua scrittori, artisti, attori, musicisti e politici. I Charpentier erano sostenitori dell'impressionismo e iniziarono a comprare dipinti impressionisti a metà degli anni 1870.[3] Commissionarono una serie di commissioni di ritratti a Renoir, che nel corso di un decennio dipinse tutti i membri della famiglia. Il ritratto che fece a Georges nel 1878, Ritratto di un uomo (Monsieur Charpentier), è nella collezione della Barnes Foundation.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b "Death of M. Georges Charpentier", in The Publisher's Circular, 2 dicembre 1905, p. 640.
- ^ a b c d e Michel Winock, Flaubert, Cambridge (Massachusetts), Belknap Press, 2016, pp. 358–359.
- ^ a b c d Ann H. Sievers, Linda D. Muehlig e Nancy Rich, Master Drawings from the Smith College Museum of Art, Smith College Museum of Art, 2000, p. 153.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Michel Robida, Le Salon Charpentier et les Impressionnistes, Bibliothèque des Arts, 1958.
- (FR) Colette Becker, Trente années d'amitié : 1872-1902: Lettres de l'éditeur Georges Charpentier à Émile Zola, Presse universitaires de France, 1980, ISBN 978-2130366966.
- (FR) Virginie Meyer, La maison Charpentier de 1875 à 1896 d'un catalog à l'autre, in Annie Charon, Claire Lesage e Ève Netchine (a cura di), Le Livre entre le commerce et l'histoire des idées: Les catalogs de libraires (XVe -XIXe siècle), Parigi, Publications de l'École nationale des chartes, 2011 (Études et rencontres, 33).
- (FR) Virginia Serrepuy-Meyer, Georges Charpentier (1846-1905): Éditeur de romans, roman d'un éditeur", École des chartes, 2005.
- (FR) Virginia Serrepuy-Meyer, Georges Charpentier, le plus parisien des éditeurs, in Histoire et civilisation du livre, Ginevra, Droz, 2009.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Georges Charpentier
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