George Seligman Oppenheimer (New York, 7 febbraio 1900 – 14 agosto 1977) è stato uno sceneggiatore, commediografo e giornalista statunitense[1].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1925, Oppenheimer co-fondò la The Viking Press, ma essendo più interessato alla scrittura che all'editoria, iniziò la sua carriera come sceneggiatore a Hollywood nel 1933, quando venne assunto per completare la sceneggiatura della commedia prodotta da Samuel Goldwyn Il museo degli scandali (1933). Per il resto del decennio lavorò presso la Metro-Goldwyn-Mayer, spesso in qualità di revisore degli script esistenti.
I suoi contributi alla critica teatrale vennero riconosciuti dal Newsday George Oppenheimer Award, assegnato ogni anno dal 1979 al 2007 alla migliore produzione debuttante a New York da un drammaturgo americano per un'opera non musicale.[2]
Oppenheimer si diplomò al Williams College e studiò all'Università di Harvard con George Pierce Baker. Entrò nel Newsday nel 1955 per scrivere la colonna settimanale "On Stage", venendo nominato critico nel 1963 e critico drammatico della domenica nel 1972.[1]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Oppenheimer era omosessuale e non si sposò mai. Ebbe soltanto come partner sessuale occasionale il giovane Harry Hay, incontrato durante un battuage all'Hollywood Boulevard.[3][4]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]- 1936: Libeled Lady
- 1937: La fine della signora Cheyney
- 1937: Un giorno alle corse
- 1938: Three Loves Has Nancy
- 1938: The Crowd Roars
- 1938: Un americano a Oxford
- 1938: Paradiso per tre
- 1940: Balla con me
- 1940: Ti amo ancora
- 1941: Non tradirmi con me
- 1942: The War Against Mrs. Hadley
- 1948: Le avventure di Don Giovanni
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- The Passionate Playgoer. A Personal Scrapbook, 1958 (editor)
- The View from the Sixties: Memories of a Spent Life, 1966
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1943 – Candidatura alla migliore sceneggiatura originale per The War Against Mrs. Hadley[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) OPPENHEIMER, GEORGE, su Rodgers and Hammerstein. URL consultato il 5 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017).
- ^ (EN) Robert Simonson, Will Eno's Flu Season Wins 2004 George Oppenheimer Award, su Playbill, 7 ottobre 2004. URL consultato il 5 febbraio 2020.
- ^ (EN) Broken Face In The Mirror (Crooks and Fallen Stars That Look Very Much Like Us), Dorrance Publishing, p. 172, ISBN 978-1-4349-4723-9.
- ^ (EN) Nicholas C. Edsall, Toward Stonewall: Homosexuality and Society in the Modern Western World, University of Virginia Press, 29 settembre 2003, p. 177, ISBN 978-0-8139-2396-3.
- ^ (EN) Oscars Database, Academy of Motion Picture Arts and Sciences, http://awardsdatabase.oscars.org/Search/Nominations?nomineeId=6313&view=1-Nominee-Alpha . URL consultato il 5 febbraio 2020.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) George Oppenheimer, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) George Oppenheimer, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) George Oppenheimer, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) George Oppenheimer, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) George Oppenheimer, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) George Oppenheimer, su filmportal.de.
- (EN) Obituary
- (EN) Veröffentlichungsnachweis in the Open Library
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17422109 · ISNI (EN) 0000 0001 0875 4278 · LCCN (EN) n84054388 · GND (DE) 1216057214 · BNE (ES) XX1069032 (data) · BNF (FR) cb140319780 (data) · J9U (EN, HE) 987007438667505171 |
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