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Magistrature della gens Arria | |
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Periodo | Repubblica romana |
Consolati | 0 |
Tribunati consolari | 0 |
Dittature | 0 |
Censure | 0 |
Magistri equitum | 0 |
Decemvirati | 0 |
Tribunati della plebe | 0 |
La gens Arria era una gens plebea romana presente durante la Repubblica. Il primo membro della famiglia a raggiungere un ruolo rilevante nello stato fu Quinto Arrio, pretore nel 72 a.C.[1]
Tria nomina
[modifica | modifica wikitesto]I praenomina utilizzati dalla gens furono Quintus, Gaius e Marcus mentre i cognomina usati furono Gallus, Aper, Secondus e Varus.
Membri della gens
[modifica | modifica wikitesto]- Quinto Arrio: vissuto nel I secolo a.C., fu pretore nel 72 a.C., durante la Terza guerra servile sconfisse Crisso ma fu sopraffatto da Spartaco;
- Quinto Arrio Q. f.: vissuto nel I secolo a.C., amico di Marco Tullio Cicerone, pretore nel 63 a.C., si candidò al consolato nel 59 a.C. senza successo;[2][3][4][5]
- Gaio Arrio: vissuto nel I secolo a.C., vicino di casa di Cicerone a Formia;[6]
- Marco Arrio Secondo: vissuto nel I secolo a.C., fu triumviro monetalis nel 41 a.C.;[1]
- Arria: vissuta nel I secolo d.C., moglie di Cecina Peto. Poiché l'imperatore Claudio aveva ordinato la loro esecuzione, Arria si pugnalò e per invitare il marito a fare lo stesso disse la celebre frase "Non dolet, Paete!" (Peto, non fa male!);[7][8][9][10]
- Arria: vissuta nel I secolo d.C., figlia di Cecina Peto e moglie di Publio Clodio Trasea Peto, che fu condannato alla pena capitale dall'imperatore Nerone nel 67;[11]
- Arria Galla: vissuta nel I secolo d.C., moglie di Domizio Silo, che silenziosamente lasciò la moglie a Gaio Calpurnio Pisone, il capo della congiura contro Nerone;[12]
- Arrio Varo: vissuto nel I secolo d.C., fu prefetto del pretorio nel 69, dopo la morte dell'imperatore Vitellio;
- Arria: vissuta nel I secolo d.C., era una filosofa platonica;[13]
- Arrio Apro: vissuto nel III secolo d.C., fu prefetto del pretorio e genero dell'imperatore Numeriano, contro cui Aper organizzò una congiura;
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, William Smith, Editor.
- ^ Marco Tullio Cicerone, Epistulae ad Atticum ii. 5, 7
- ^ Marco Tullio Cicerone, In Vatinium Testem 12
- ^ Marco Tullio Cicerone, Pro Milone 17
- ^ Marco Tullio Cicerone, Epistulae ad Quintum Fratrem i. 3.
- ^ Marco Tullio Cicerone, Epistulae ad Atticum ii. 14, 15
- ^ Gaio Plinio Cecilio Secondo, Epistulae iii. 16.
- ^ Lucio Cassio Dione Cocceiano, Storia Romana lx. 16.
- ^ Marco Valerio Marziale, Epigrammi i. 14.
- ^ Giovanni Zonara, Epitome delle Storie xi. 9.
- ^ Publio Cornelio Tacito, Annales xvi. 34.
- ^ Publio Cornelio Tacito, Annales xvi. 59.
- ^ Galeno di Pergamo, De Theriaca, ad Pisonem c. 2, vol. ii. p. 485, ed. Basil.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 3152199159914280892 · BAV 495/139832 · GND (DE) 1154824799 |
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