«Possiamo iniziare?»
Funny Games è un film del 2007 diretto da Michael Haneke, remake shot-for-shot dell'omonimo film austriaco dello stesso Haneke. Rispetto all'originale è stato girato in lingua inglese e con un cast differente, che comprende Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Trattandosi di un remake shot-for-shot, la trama è identica a quella del film originario[1][2][3].
Significato dell'opera
[modifica | modifica wikitesto]Quanto affermato per la trama si può affermare anche per il significato dell'opera. Ciononostante, secondo quanto affermato dal docente universitario e critico cinematografico Fabrizio Fogliato, l'ambientazione americana permette di mettere in scena una metafora in più rispetto all'originale.[4] Secondo il critico, infatti, il contrasto fra esterni tipicamente "americani" e gli arredamenti interni tipicamente "europei" sta a rappresentare le ingerenze degli USA in altre nazioni, il concetto di "esportazione della democrazia" che l'amministrazione Bush ha reso uno dei suoi cavalli di battaglia, ma che di fatto non sempre coincide con lo stesso concetto di democrazia delle persone cui tale trattamento è stato imposto.[4]
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Riguardo alla produzione Haneke dichiara[5]:
«All'inizio è stata soprattutto l'idea di un produttore. Ci ho pensato e mi sono detto che una versione in inglese era forse il modo migliore di raggiungere l'obiettivo che mi ero dato dieci anni prima. Il primo film non aveva raggiunto il pubblico cui era destinato, ovvero il pubblico anglofono, che è quello che consuma di più la violenza al cinema. Purtroppo, la lingua tedesca è stata un ostacolo per il successo del film in America, dove era stato distribuito solo nel circuito di sale d'essai.»
E sul cast[5]:
«Per quanto mi riguarda ho posto una sola condizione: che la protagonista fosse Naomi Watts, per me la pura incarnazione del personaggio. Dovevo essere, in ogni caso, molto meticoloso nella scelta degli attori. Nessuno dei cinque personaggi principali doveva deludere rispetto al primo film...»
Tim Roth all'inizio non voleva accettare la parte, essendo rimasto scosso dalla visione dell'originale e non avendolo particolarmente amato. Le riprese sono state particolarmente dure e in un'intervista ha dichiarato[6]:
«È stato il film più disturbante tra tutti quelli che ho fatto. Sono state cinque settimane di lacrime. È stato brutale: si è trattata di una delle volte peggiori sul set per me. Non avrei mai voluto guardarlo!»
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è uscito il 20 ottobre 2007 in Gran Bretagna[7][8], negli Stati Uniti il 14 marzo 2008 per la Warner Independent Pictures[9], in Italia è stato distribuito dalla Lucky Red l'11 luglio 2008, con il divieto ai minori di 14 anni[10].
A fronte di un budget stimato di 15.000.000 di dollari, ne ha incassati meno di 8.000.000 in tutto il mondo[11].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Katey Rich, Interview: Funny Games Director Michael Haneke, su CinemaBlend, 12 marzo 2008. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ (EN) Daniel Hui, Fun and Games: On Michael Haneke’s 2007 Remake of His 1997 Funny Games, su Bright Lights Film, 31 luglio 2008. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ (EN) Mike D'Angelo, The Funny Games remake is identical to—and as disturbing as—the original, su The A.V. Club, 29 agosto 2013. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ a b Giacomo Aricò, Funny Games, la sempre attuale visione negata di Michael Haneke, su CameraLook, 3 novembre 2017. URL consultato il 4 ottobre 2020.
- ^ a b Funny Games - Intervista con il regista Michael Haneke, su Comingsoon.it, 2 luglio 2008. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ Pierpaolo Festa, Gli incubi di Tim Roth, su Film.it, 9 luglio 2008. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ (EN) Rob Driscoll, Female comedy roles are hard to find, su Western Mail, 26 ottobre 2007. URL consultato il 14 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2012).
- ^ (EN) Chris Tilly, Top 10 Films at the London Film Festival, su IGN, 17 ottobre 2007, p. 3. URL consultato il 14 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2007).
- ^ (EN) Kirk Honeycutt, Sundance Premieres section sees changes, in The Hollywood Reporter, 30 novembre 2007. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ Alessia Starace, Arriva il nuovo Funny Games, in Movieplayer.it, 23 giugno 2008. URL consultato il 14 dicembre 2021.
- ^ (EN) Funny Games (2008), su the-numbers.com.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su warnerbros.com.
- Sito ufficiale, su luckyred.it (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2008).
- Funny Games, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Funny Games, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Funny Games, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Funny Games, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Funny Games, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Funny Games, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Funny Games, su FilmAffinity.
- (EN) Funny Games, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Funny Games, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Funny Games, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Funny Games, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (DE, EN) Funny Games, su filmportal.de.