François d'Orbay, oppure François II d'Orbay (Parigi, 1634 – Parigi, 4 settembre 1697), è stato un architetto e incisore francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio dell'architetto François I D'Orbay, morto nel 1677.[1][2]
Genero e assistente del primo architetto del re Louis Le Vau al castello di Vincennes,[1][2] progettò e completò lui la maggior parte delle opere incominciate da Louis Le Vau dopo la sua morte,[3][4] in particolare a Versailles le decorazioni del castello, che diresse dal 1670 al 1678, nel 1671-1672, la costruzione della seconda cappella del Palazzo di Versailles, nell'ala sud, la terza cappella tra il 1675 e il 1678, l'ultimazione della costruzione del Grand Trianon nel 1672, lasciando il suo contributo più rilevante nello Scalone degli Ambasciatori (1674–1678), oltre che a Parigi, come il colonnato del Museo del Louvre,[2][5][6] la progettazione e pianificazione per la sistemazione del Louvre (1662-1665, soprattutto la facciata, e del palazzo delle Tuileries (1662–1665),[4] la realizzazione del Collège des Quatre-Nations (circa 1662)[3];inoltre fu responsabile di ristrutturare e di sollevare piani architettonici. Da questa attività, abbiamo un numero molto grande di disegni firmati da lui.[6]
Tra i suoi altri lavori a Parigi, si ricordano il portale della Chiesa premostratense della Croce Rossa (1661) e quello dell'Ospedale della Trinità (1671), entrambi distrutti, il convento dei Cappuccini a place Vendôme (1686–1688), dove evidenziò notevoli influenze dei suoi maestri; infine a Lione, il portale dei Carmelitani (1680–1682).[6]
Nel 1688, François d'Orbay progettò e realizzò il pregevole Teatro della Comédie-Française,[4] con la collaborazione del pittore Boullogne e dello scultore Étienne Le Hongre.[6]
La cattedrale di Montauban (1692–1739), costruita seguendo i suoi disegni e progetti e ultimata dal 1708 da Robert de Cotte, è considerata uno dei migliori esempi di architettura religiosa barocca in Francia.[6]
Già nominato architetto del re nel 1663 e primo architetto nel 1670, fu membro fondatore della Académie Royale d'Architecture dal 1671.[2] Assistente di Jules Hardouin Mansart, primo architetto del Re, dal 1678 alla sua morte.[1][2]
Tra i suoi numerosi allievi, si può menzionare Jean-Baptiste Leroux.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Reggia di Versailles
[modifica | modifica wikitesto]- Decorazioni del castello (1670–1678);
- Seconda cappella (1671–1672);
- Grand Trianon (1672);
- Scalone degli Ambasciatori (1674–1678);
- Terza cappella (1675–1678).
Parigi
[modifica | modifica wikitesto]- Portale della Chiesa premostratense della Croce Rossa (1661);
- Collège des Quatre-Nations (circa 1662);
- Colonnato del Museo del Louvre (1662–1665);
- Progettazione e pianificazione del Louvre (1662–1665);
- Facciata del Louvre (1662–1665);
- Palazzo delle Tuileries (1662–1665);
- Portale dell'Ospedale della Trinità (1671);
- Convento dei Cappuccini a place Vendôme (1686–1688);
- Teatro della Comédie-Française (1688).
Francia
[modifica | modifica wikitesto]- Portale dei Carmelitani, Lione (1680–1682);
- Cattedrale di Montauban (1692–1739).
-
Portale della Chiesa premostratense della Croce Rossa, Parigi (1661)
-
Scalone degli Ambasciatori, Reggia di Versailles (1674–1678)
-
Cattedrale di Montauban (1692–1739)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Orbay, François II d', su arts-graphiques.louvre.fr. URL consultato il 21 aprile 2019.
- ^ a b c d e (EN) D'Orbay, François II, su wga.hu. URL consultato il 21 aprile 2019.
- ^ a b Orbay, François d'-, su sapere.it. URL consultato il 21 aprile 2019.
- ^ a b c François D'Orbay, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 389.
- ^ (FR) François d'Orbay (II), su structurae.info. URL consultato il 21 aprile 2019.
- ^ a b c d e (FR) Orbay François D', su universalis.fr. URL consultato il 21 aprile 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Charles Bauchal, Nouveau dictionnaire des architectes français, Parigi, André, Daly fils et Cie, 1887.
- (FR) Louis-Mayeul Chaudon, Nouveau dictionnaire historique, Lione, Bruyset aîné et Buynand, 1804.
- (FR) Alexandre Gady, Louis Le Vau, l'architecte des chefs-d'œuvre, in Au cœur de l'histoire sur Europe, 2001.
- (FR) Henry Herluison, Actes d'état-civil d'artistes françcais, peintres, graveurs, architectes, Parigi, J. Baur libraire, 1873.
- (FR) Madeleine Huillet d'Istria e Anthony Blunt, L'art de François d'Orbay révélé par la cathédrale de Montauban, Parigi, Société d'étude du XVIIe siècle, 1966.
- (FR) Albert Laprade, François D'Orbay, architecte de Louis XIV, Parigi, Vincent Fréal, 1960.
- (EN) Patrik Reuterswärd, The two churches of the Hôtel des Invalides: a history of their design, Stoccolma, Nationalmuseum, 1965.
- (FR) Frédéric Tiberghien, Versailles. Le chantier de Louis XIV 1662-1715, Parigi, Perrin, 2002.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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