La fotolisi (o fotodecomposizione) è un processo fotochimico per il quale una entità molecolare subisce scissione mediante l'assorbimento di radiazione elettromagnetica,[1] in genere vicino allo spettro di luce ultravioletta. Il processo diretto è definito come l'interazione di un fotone con una molecola. In genere solo i fotoni abbastanza energetici, come gli UV, riescono a fornire sufficiente energia per la fotolisi diretta.
Norrish e Porter, premi Nobel per la chimica grazie ai loro studi sulla fotochimica, sono riusciti a produrre reazioni di fotolisi molto veloci utilizzando luce laser (fotolisi flash).[2]
Esempi di fotolisi
[modifica | modifica wikitesto]La fotolisi in natura è facilmente riscontrabile, infatti rappresenta ad esempio:
- Un processo che interviene nella fotosintesi, che avviene all'interno della membrana dei cloroplasti. Nel fotosistema II la luce è assorbita dalla clorofilla e trasformata in energia chimica, questa viene poi utilizzata dal complesso evolvente ossigeno, per scindere l'acqua in ossigeno e ioni idrogeno (H+). L'ossigeno è rilasciato come sottoprodotto mentre l'idrogeno si lega con il coenzima NADP per formare NADPH.
- Un processo che prende luogo nell'atmosfera attraverso il quale gli agenti inquinanti primari come gli idrocarburi e gli ossidi di azoto per effetto della luce solare producono intermedi che portano alla formazione di agenti inquinanti secondari come il nitrato di perossiacetile (si veda inquinamento fotochimico).
- La reazione di fotodissociazione per cui i clorofluorocarburi (CFC) si scindono nella stratosfera per produrre radicali cloro che contribuiscono alle deplezione dello strato di ozono.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) photolysis, definizione IUPAC Gold Book
- ^ (EN) flash photolysis, definizione IUPAC Gold Book
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «fotolisi»
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) photodissociation / photolysis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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