Per film politico (anche film civile[1] o film d'impegno civile[2]) si intende un'opera cinematografica, sia di finzione che documentaria, che si ispira a una realtà sociale, politica, culturale o religiosa, allo scopo di analizzarla o denunciarne specifiche problematiche.
Registi principali
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni registi che hanno portato avanti un cinema di questo tipo sono il greco Costa-Gavras (Z - L'orgia del potere, 1969), il francese Jean-Luc Godard (Lotte in Italia, 1970), l'olandese Joris Ivens (L'Italia non è un paese povero, 1960), il britannico Ken Loach (Terra e libertà, 1995), gli italiani Elio Petri (La classe operaia va in paradiso, 1971) e Francesco Rosi (Il caso Mattei, 1971), gli statunitensi Michael Moore (Fahrenheit 9/11, 2004) e Oliver Stone (JFK - Un caso ancora aperto, 1991), il sudamericano Fernando Ezequiel Solanas (Sur, 1988).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il cinema civile di Ferrara che raccontò la Sicilia del falso boom - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 23 ottobre 2016.
- ^ Il cinema dell'impegno civile - Cineteca di Bologna, su cinetecadibologna.it. URL consultato il 23 ottobre 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cristina Balzano, Cento anni di cinema civile - Dizionario cronologico tematico, Editori Riuniti, 2002, ISBN 978-88-359-5202-2
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sergio Di Giorgi, POLITICO, cinema, in Enciclopedia del cinema, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.
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