Filippo d'Assia-Kassel | |
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Filippo d'Assia in una fotografia d'epoca | |
Capo della Casa d'Assia-Darmstadt Granduca titolare d'Assia e del Reno | |
In carica | 20 maggio 1968 – 25 ottobre 1980 |
Predecessore | Luigi d'Assia-Darmstadt |
Successore | Maurizio d'Assia |
Capo del casato d'Assia-Kassel Langravio d'Assia-Kassel | |
In carica | 28 maggio 1940 – 20 maggio 1968 |
Predecessore | Federico Carlo |
Successore | titolo estinto, confluito nella Casa d'Assia |
Nome completo | (DE) Philipp von Hessen-Kassel (IT) Filippo d'Assia-Kassel |
Trattamento | Sua Altezza (6 novembre 1896 - 9 novembre 1918), poi di cortesia; Sua Altezza Reale (dal 20 maggio 1968), di cortesia |
Nascita | Castello di Rumpenheimer, Offenbach am Main, 6 novembre 1896 |
Morte | Roma, 25 ottobre 1980 (83 anni) |
Luogo di sepoltura | Cappella del Castello di Kronberg, Kronberg im Taunus |
Dinastia | Casa d'Assia-Kassel Casato d'Assia |
Padre | Federico Carlo d'Assia-Kassel |
Madre | Margherita di Prussia |
Consorte | Mafalda di Savoia |
Motto | (DE) Gott, Ehre, Vaterland (IT) Dio, Onore, Patria |
Filippo (Offenbach am Main, 6 novembre 1896 – Roma, 25 ottobre 1980) fu un principe tedesco e capo-casata dell'Assia-Kassel (in tedesco Philipp von Hessen-Kassel), successivamente dell'intera dinastia "d'Assia", nonché marito della principessa Mafalda di Savoia, figlia del re d'Italia Vittorio Emanuele III, morta nel campo di concentramento di Buchenwald.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Discendente diretto da Guglielmo IV d'Assia-Kassel, fondatore del casato, Filippo era il terzogenito del langravio Federico Carlo d'Assia-Kassel e della principessa Margherita di Prussia. Suo nonno era l'imperatore Federico III di Germania.
Prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Nella prima guerra mondiale fu tenente nel reggimento Dragoni d'Assia, combattendo in Belgio e in Ucraina. In quegli anni di guerra i suoi due fratelli maggiori morirono e lui divenne l'erede del casato.
Il padre nell'ottobre 1918 fu eletto Re di Finlandia, ma lo restò poche settimane e poi, finita la guerra, fu costretto ad abdicare. Filippo nel 1919 si arruolò nei Freikorps.
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Lasciati gli studi in architettura nel 1923 si trasferì a Roma, come interior designer, frequentando l'aristocrazia romana. Il 23 settembre 1925 sposò a Racconigi, nel castello reale, Mafalda di Savoia, figlia di re Vittorio Emanuele III e della regina d'Italia Elena del Montenegro.
Governatore dell'Assia e seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Aderì nel 1930 al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori. Dopo la nomina di Adolf Hitler come cancelliere tedesco il 30 gennaio 1933, in giugno Filippo fu nominato governatore della provincia d'Assia-Nassau. Con il successo elettorale del partito di Hitler, divenne anche un membro del Reichstag. Durante il suo soggiorno in Italia, fu un agente tedesco presso la corte dei Savoia, agendo come intermediario dei rapporti tra Mussolini e Hitler.
Con Hitler condivideva interessi comuni per l'arte e l'architettura. Organizzò l'acquisto di numerose opere d'arte importanti per il grande museo che Hitler stava progettando a Linz. A questo scopo, la Cancelleria del Reich creò per lui un conto speciale presso l'Ambasciata tedesca a Roma, di cui il Principe Philipp poteva disporre liberamente. Nel 1940/41, gli acquisti di opere d'arte tedesche in Italia aumentarono a tal punto che il governo fascista vietò la vendita di opere d'arte agli stranieri nel settembre 1941.[1]
Ufficiale delle SS durante la seconda guerra mondiale, nell'aprile 1943 fu trasferito al quartier generale di Hitler, che emanò un mese dopo un atto che vietava ai nobili tedeschi cariche nel partito. L'arresto di Mussolini il 25 luglio da parte di re Vittorio Emanuele III rese la sua posizione ancora più difficile.
Arrestato dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, in quanto ritenuto da Hitler colpevole di aver preso parte, insieme al suocero Vittorio Emanuele III, alla congiura che aveva portato alla destituzione di Mussolini, fu internato nel campo di Flossenbürg. La principessa Mafalda fu invece deportata il 23 settembre e morì nel campo di concentramento di Buchenwald il 28 agosto 1944. Mentre gli alleati avanzavano in Germania nell'aprile 1945, Filippo fu portato al campo di concentramento di Dachau. Dopo soli dieci giorni, però, fu trasferito, insieme a circa 140 altri detenuti di spicco a Villabassa in Val Pusteria (Alto Adige), dove venne liberato dalle truppe alleate il 4 maggio 1945, presso il lago di Braies (Bolzano).[2] A causa del suo precedente incarico di governatore d'Assia-Nassau, fu internato in un centro di detenzione degli alleati sull'isola di Capri, ma fu successivamente rilasciato.
Capo della Casata d'Assia e morte
[modifica | modifica wikitesto]Il 28 maggio 1940, alla morte del padre, Federico Carlo, gli successe come capo della Casa elettorale d'Assia-Kassel, e successivamente, il 30 maggio 1968, alla scomparsa del lontano cugino, Luigi d'Assia-Darmstadt, granduca titolare d'Assia e del Reno e Capo della dinastia d'Assia ducale, il quale aveva adottato Filippo, egli gli successe anche come capo di quest'ultima, unificando così l'intera Casa d'Assia, divisa dal 1567.
Filippo d'Assia morì a Roma nel 1980. Fu sepolto nella cappella del Castello di Kronberg, a Kronberg im Taunus.
Secondo il suo biografo, lo storico statunitense Jonathan Petropoulos, Filippo d'Assia sarebbe stato quantomeno bisessuale, e tra i suoi svariati amanti ci sarebbe stato anche il poeta inglese Siegfried Sassoon[3][4].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dal matrimonio tra il principe Filippo e la principessa Mafalda di Savoia nacquero quattro figli:
- Maurizio (1926-2013);
- Enrico (1927-1999), pittore;
- Ottone (1937-1998), archeologo e docente universitario;
- Elisabetta (1940).
Titoli e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- 6 novembre 1896 - 9 novembre 1918: Sua Altezza, il principe Filippo d'Assia Kassel
- 9 novembre 1918 - 28 maggio 1940: Sua Altezza, Filippo, langravio d'Assia Kassel[5]
- 30 maggio 1968 - 25 ottobre 1980: Sua Altezza Reale, Filippo, principe e langravio d'Assia[5]
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze dinastiche
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze tedesche
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze naziste
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Malte König: "Shopping in wartime Italy: On the purchases made by German troops, tourists, and politicians, 1940/1941", in War in History 28.4, 2021, pp. 858-861.
- ^ Hans-Günter Richardi, Ostaggi delle SS al lago di Braies - la deportazione in Alto Adige di illustri prigionieri dei lager nazisti provenienti da 17 paesi europei, Braies, Archivio di Storia Contemporanea, 2006. ISBN 88-902316-2-9
- ^ Manuela Hoelterhoff, 'Royals and the Reich' Reveals Fateful History of Nazi Princes, in Bloomberg, 8 gennaio 2007. URL consultato il 12 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
- ^ Miller, Neil (1995). Out of the Past: Gay and Lesbian History from 1869 to the Present. p. 96.
- ^ a b Langravio d'Assia e principe e langravio d'Assia sono parte del cognome e non titoli nobiliari, non più riconosciuti in Germania dal 1919.
- ^ http://www.icocregister.org/2001elenco.htm#_ftnref21
- ^ a b secondo l'ordine di successione del 1940 https://www.medals.pl/de/de3.htm
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Michael Miller, Leaders Of The Storm Troops, Vol. 1, Helion & Company, 2015, ISBN 978-1-909982-87-1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mirella Serri, Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia, Il Cammeo, n. 574, Milano, Longanesi, 2014, ISBN 978-88-304-4263-4.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Filippo d'Assia
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50149366411685602834 · ISNI (EN) 0000 0000 9043 9914 · SBN CUBV140637 · LCCN (EN) no2003084345 · GND (DE) 12434593X · BNF (FR) cb151120926 (data) · J9U (EN, HE) 987007300294205171 |
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