Ferrante Vincenzo Gonzaga | |
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Marchese pretendente di Vescovato | |
Predecessore | Maurizio Ferrante Gonzaga |
Successore | Maurizio Ferrante Gonzaga |
Altri titoli | Principe di Vescovato Marchese del Vodice |
Nascita | Torino, 6 marzo 1889 |
Morte | Eboli, 8 settembre 1943 (54 anni) |
Dinastia | Gonzaga Gonzaga di Vescovato |
Padre | Maurizio Ferrante Gonzaga |
Madre | Angiolina Alliana |
Consorte | Luisa Anguissola-Scotti |
Figli | Maurizio Ferrante Corrado Alessandro Isabella |
Religione | Cattolicesimo |
Ferrante Vincenzo Gonzaga | |
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Nascita | Torino, 6 marzo 1889 |
Morte | Eboli, 8 settembre 1943 |
Cause della morte | scontro a fuoco |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria |
Grado | Generale di divisione |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna d'Italia |
Comandante di | 1º Reggimento artiglieria "Cacciatori delle Alpi" 222ª Divisione costiera |
Decorazioni | M.O.V.M. |
Frase celebre | Un Gonzaga non si arrende mai |
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Ferrante Vincenzo Gonzaga (Torino, 6 marzo 1889 – Eboli, 8 settembre 1943) è stato un militare italiano caduto nella seconda guerra mondiale e insignito della medaglia d'oro al valor militare e della medaglia d'argento al valor militare.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini e formazione
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del militare Maurizio Ferrante Gonzaga, marchese di Vescovato e dal 1932 marchese del Vodice, ereditò alla morte del padre i titoli di marchese del Vodice, conte di Villanova, conte di Cassolnovo, signore di Vescovato e patrizio veneto. Dopo essersi laureato in ingegneria all'Università di Torino, decise poi di intraprendere la carriera militare.
La carriera militare
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver partecipato alla guerra di Libia e alla prima guerra mondiale, nel 1926 era stato assegnato presso il Comando del Corpo d'armata di Roma. Ebbe poi, nel 1936, da colonnello, il comando del 1º Reggimento artiglieria “Cacciatori delle Alpi” a Foligno. La seconda guerra mondiale lo vide comandare l'artiglieria del XIII° Corpo d'armata a Cagliari (dal 10 giugno 1940) e quindi, promosso generale di brigata il 1º luglio 1940, a Elbasan, in Albania, al comando dell'artiglieria del XXV° Corpo (dall'8 aprile al 1º novembre 1942).
L'armistizio dell'8 settembre 1943 e la morte
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 febbraio 1943 a Gonzaga del Vodice fu affidato il comando della 222ª Divisione costiera (capo di SM era il maggiore carrista Luigi Pinna) dislocata nel salernitano (un'unità in grave carenza di organico e con ufficiali e soldati spesso non all'altezza). Dopo l'armistizio dell'8 settembre i tedeschi avviarono l'operazione Achse che prevedeva il disarmo di tutti i reparti italiani in armi. Già da alcuni giorni il generale Gonzaga aveva iniziato a prepararsi per ogni evenienza, e diramò tempestivi ordini ai reparti di non consegnare le armi ai tedeschi, ma di raggrupparsi e prepararsi a resistere. In località Buccoli, nel comune di Eboli il generale Gonzaga fu raggiunto con il proprio reparto da un raggruppamento tedesco comandato dal maggiore Alvensleben che gli intimò la resa. Gonzaga rifiutò di arrendersi gridando ai propri uomini: "Un Gonzaga non si arrende mai".[3] Impugnata la propria pistola fu però ucciso con una raffica di mitra. Lo stesso maggiore Udo von Alvensleben espresse poi ammirazione per il coraggio di Gonzaga.[3]
Per la permanenza in Sardegna nel 1940 e soprattutto perché decorato di MOVM, una caserma a Sassari, sede attuale del 152º reggimento fanteria, è intitolata al generale Gonzaga.
Ascendenza patrilineare diretta
[modifica | modifica wikitesto]- Filippo Corradi, XII secolo-XII secolo
- Abramino Corradi, 1155 circa–1210
- Guidone Corradi, XII secolo-1272
- Antonio Corradi, XIII secolo-1283
- Guido Corradi, XIII secolo-1318
- Luigi I Gonzaga, 1268-1360
- Guido Gonzaga, 1290-1369
- Ludovico I Gonzaga, 1334-1382
- Francesco I Gonzaga, 1366-1407
- Gianfrancesco Gonzaga, 1395-1444
- Ludovico III Gonzaga, 1412-1478
- Federico I Gonzaga, 1441-1484
- Giovanni Gonzaga, 1474-1525
- Sigismondo I Gonzaga, 1499-1530
- Sigismondo II Gonzaga, 1530-1567
- Giordano Gonzaga, 1553-1614
- Niccolò Gonzaga, 1608-1665
- Gian Giordano Gonzaga, 1640-1677
- Carlo Giuseppe Gonzaga, 1664-1703
- Francesco Ferrante Gonzaga, 1697-1749
- Francesco Niccolò Gonzaga, 1731-1783
- Francesco Carlo Gonzaga, 1766-1834
- Antonio Francesco Gonzaga, 1831-1899
- Maurizio Ferrante Gonzaga, 1861-1938
- Ferrante Vincenzo Gonzaga 1889-1943
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Il 20 ottobre 1937 sposò a Piacenza Luisa Anguissola-Scotti (1903-2008), figlia di Ranuzio Anguissola-Scotti, conte di Podenzano e Ville, dalla quale ebbe tre figli:[4]
- Maurizio Ferrante, 15º marchese di Vescovato, 3º marchese del Vodice, conte di Villanova, conte di Cassolnovo e patrizio Veneto (nato a Roma il 4 settembre 1938)[5];
- Corrado Alessandro (nato a Roma il 10 luglio 1941 - morto a Piacenza il 23 gennaio 2021[6]), signore di Vescovato e patrizio veneto[7];
- Isabella (nata a Roma il 15 novembre 1942), sposò Hans Otto Heidkamp.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Buccoli di Conforti (Salerno), 8 settembre 1943[8]
— Carpeneto - Pozzuolo, 30-31 ottobre 1917
— Mar Tirreno, notte sul 2 agosto 1926
— Monte Zeza, agosto-settembre 1915
— Val Brenta, 20 ottobre-4 novembre 1918
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ferrante Gonzaga il generale che non si arrese.
- ^ Il generale Gonzaga che non si arrese mai.
- ^ a b Da Salerno a Roma, I libri di warset, n° 18 luglio-agosto 2013, pag. 14
- ^ Giancarlo Malacarne, Gonzaga, Genealogie di una dinastia, Modena, Il Bulino, 2010.
- ^ GeneAll.net - principe Maurizio Gonzaga, 15º marchese di Vescovado
- ^ Agazzano in lutto, è scomparso all’età di 79 anni il principe Corrado Gonzaga.
- ^ Castello di Agazzano. Archiviato il 26 marzo 2014 in Internet Archive.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giancarlo Malacarne, Gonzaga, Genealogie di una dinastia, Modena, Il Bulino, 2010, ISBN 978-88-86251-89-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Ferrante Vincenzo Gonzaga
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ferrante Vincenzo Gonzaga
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34220185 · ISNI (EN) 0000 0000 4885 1980 · LCCN (EN) no2006115551 · BNF (FR) cb15551171s (data) |
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