L'horror fantascientifico o fanta-horror è un filone cinematografico, e più in generale narrativo, ibrido, caratterizzato dalla contaminazione tra elementi caratteristici del genere horror e di quelli fantascientifici, che combinati possono produrre una trama fantascientifica dai toni orrorifici o una storia d'orrore con spunti tipici del cinema di fantascienza.
Esempi appartenenti al filone fanta-horror sono le serie cinematografiche di Alien e Predator, o i film Fantasmi da Marte di John Carpenter e lo slasher Jason X - Il male non muore mai (decimo episodio della saga Venerdì 13, ambientato in un lontano futuro).
Nel genere vengono fatte rientrano anche classiche pellicole dell'horror come quelle ispirati a Frankenstein,[1] poiché il meccanismo narrativo scaturisce da un elemento scientifico (come gli esperimenti per vitalizzare la creatura) e non magico o soprannaturale.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La fantascienza come genere non è facilmente riconducibile a confini precisi e ben definiti: i suoi temi ricorrenti si mescolano spesso ad elementi attinti da altri generi, tra i quali anzitutto l'orrore,[2] dando origine a opere ibride: creature come quella di Frankenstein o di Tarantola appartengono tanto al cinema horror quanto a quello fantascientifico.[1] Dal momento che gli elementi caratteristici della fantascienza possono verificarsi in qualsiasi ambiente, la science fiction ben si presta in generale alla contaminazione con altri generi.[3]
Uno dei principali temi ricorrenti del cinema horror-fantascientifico è costituito dagli effetti dell'uso indiscriminato e pericoloso di scoperte scientifiche e invenzioni tecnologiche.[1] Questo soggetto è spesso esemplificato dal personaggio del mostro che semina il terrore,[1][4] generato da esperimenti fuori controllo.
Filmografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]- Il mostro del pianeta perduto (Day the World Ended, 1955) di Roger Corman
- Il mostro dell'astronave (It! The Terror from Beyond Space, 1958) di Edward L. Cahn
- Plan 9 from Outer Space (Plan 9 from Outer Space, 1959) di Ed Wood
- Occhi senza volto (Les yeux sans visage, 1959) di Georges Franju
- Il mulino delle donne di pietra (1960), di Giorgio Ferroni
- La morte dall'occhio di cristallo (Die, Monster, Die!, 1965) di Daniel Haller, liberamente tratto da Il colore venuto dallo spazio di H. P. Lovecraft
- Terrore nello spazio di Mario Bava, 1965
- 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra
- Pitch Black
- 28 giorni dopo
- 28 settimane dopo
- Carnosaur - La distruzione (Carnosaur)
- Carnosaur 2
- Carnosaur 3: Primal Species
- La cosa
- Creepozoids
- Dimensione terrore
- Doom
- Dovevi essere morta
- Hobgoblins - La Stirpe da estirpare
- Il villaggio dei dannati
- Villaggio dei dannati (rifacimento del primo)
- Cube - Il cubo
- Io sono leggenda
- L'astronave atomica del dottor Quatermass
- La mosca
- La mosca 2
- Life - Non oltrepassare il limite
- Leviathan
- L'ultimo uomo della Terra
- L'uomo senza ombra
- Mimic
- Mimic 2
- Punto di non ritorno - Event Horizon
- Resident Evil
- Sfera
- A Quiet Place - Un posto tranquillo
- A Quiet Place II
- The Signal
- Undead
- Virus
- Leprechaun 4 - Nello spazio
- Serie di Alien
- Serie di Predator
- Serie di Xtro
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Philippe Paraire, Il grande cinema di Hollywood, Gremese Editore, 1996, pp. 63–65, ISBN 978-88-7605-887-5.
- ^ (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Horror in sf, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021. URL consultato il 28 giugno 2012
- ^ James Gunn, Teaching Science Fiction, su Center for the Study of Science Fiction, University of Kansas, 1995. URL consultato il 15 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2006).
- ^ Matteo Merzagora, Scienza da vedere: l'immaginario scientifico sul grande e sul piccolo schermo, Alpha Test, 2006, p. 302, ISBN 978-88-518-0044-4.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Chiavini, Gian Filippo Pizzo, Michele Tetro, Il grande cinema di fantascienza: aspettando il monolito nero: 1902-1967, Gremese, 2003, pag.156-160.
- (EN) John Clute, David Langford e Peter Nicholls (a cura di), Horror in SF, in The Encyclopedia of Science Fiction, IV edizione online, 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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