Fairey Gannet | |
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Un Fairey Gannet A.S.4 della tedesca Marineflieger | |
Descrizione | |
Tipo | aereo ASW imbarcato |
Equipaggio | 3 |
Progettista | H. E. Chaplin |
Costruttore | Fairey |
Data primo volo | 19 settembre 1949 |
Data entrata in servizio | aprile 1954 |
Data ritiro dal servizio | 15 dicembre 1978[1] |
Utilizzatore principale | FAA (Royal Navy) |
Altri utilizzatori | FAA (Royal Australian Navy) Marineflieger Dinas Penerbangan Angkatan Laut RI |
Esemplari | 448 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 13,11 m (43 ft) |
Apertura alare | 16,57 m (54 ft 4 in) |
Altezza | 4,19 m (13 ft 9 in) |
Superficie alare | 45,87 m² (483 ft²) |
Carico alare | 234 kg/m² (47,8 lb/ft²) |
Peso a vuoto | 6 590 kg (14 530 lb) |
Peso carico | 10 200 kg (22 500 lb) |
Capacità | fino a 907 kg di bombe, siluri, cariche di profondità e boe |
Propulsione | |
Motore | 1 turboelica Armstrong Siddeley Double Mamba ASMD.3 |
Potenza | 3 145 hp (2 346 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 482 km/h (300 mph, 260 kt) al livello del mare |
Velocità di salita | 11,2 m/s (310 ft/min) |
Autonomia | 1 519 km (944 mi, 820 nm) |
Tangenza | 6 720 m (25 000 ft) |
Note | dati riferiti alla versione Gannet AS.1 |
i dati sono estratti da British Naval Aircraft since 1912[2] | |
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Il Fairey Gannet era un aereo ASW imbarcato sviluppato dall'azienda aeronautica britannica Fairey Aviation Company Limited nei tardi anni quaranta.
Adottato principalmente come antisom dalle flotte aeree navali del Regno Unito, oltre che da Australia, Germania ed Indonesia, in seguito fu trasformato anche in aereo AEW, velivolo da sorveglianza aerea, adottando un radar statunitense AN/APS-20 da circa 130 km di portata, utilizzato solamente dalla Fleet Air Arm britannica.
Il Gannet rimase in servizio da metà degli anni cinquanta fino al 1978.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1945 l'Ammiragliato britannico emise la specifica GR.17/45 per la fornitura di un velivolo antisommergibile da destinare alla Fleet Air Arm, componente aerea della Royal Navy. Risposero due aziende nazionali, la Fairey Aviation e la Blackburn Aircraft.
Alla Farey lo sviluppo del progetto, indicato inizialmente Type Q, fu affidato al gruppo di lavoro dell'ingegner H. E. Chaplin il quale, dopo aver valutato un motore turboelica Rolls-Royce Tweed, poi scartato,[3] adottò un motore basato sul Armstrong Siddeley Mamba, il Double Mamba[4] (o "Twin Mamba"), costituito da due motori Mamba gemellati con una scatola di accoppiamento che, tramite un albero di trasmissione, trasmettevano il moto a due eliche quadripala controrotanti sullo stesso asse attraverso una serie di ingranaggeria a ruote dentate, portatreno, ed epicicloidali che provvedevano a ridurne i giri alla corretta velocità di rotazione.[5]
Il primo prototipo, il Fairey 17, volò per la prima volta il 19 settembre 1949, quindi messo a confronto con il concorrente Blackburn B-54 / B-88 riuscì ad imporsi aggiudicandosi la commissione.
In questo periodo il Gannet fu equipaggiato con diverse versioni del motore: l'ASMD.1 (2,950 hp/2,200 kW) fu installato sulla versione Gannet AS.1, l'ASMD.3 (3,145 hp/2,345 kW) nell'AS.4 e l'ASMD.4 (3,875 hp/2,889 kW) nella variante AEW.3. Il Double Mamba poteva essere gestito come due unità separate, con il vantaggio, ad un solo Mamba in funzione, di poter risparmiare combustibile ed estendere il raggio d'azione a velocità di crociera e, pur essendo stato concepito per eliche controrotanti, non si verificavano asimmetrie nel volo.[6] Gli ugelli dei due Mamba erano posizionati uno per lato della fusoliera, in prossimità del bordo d'uscita della radice alare. Un altro vantaggio legato alla turbina a gas era la possibilità di farlo funzionare a kerosene, ad ATF "wide-cut" (un combustibile per motore a reazione "meno pregiato") o a gasolio, permettendo all'Ammiragliato di eliminare la pericolosa benzina avio ad alto numero di ottano necessaria per il funzionamento dei velivoli con convenzionale motore a ciclo Otto delle portaerei.[6]
Nel 1958 la variante Fairey Gannet AEW.3 fu selezionata per sostituire il Douglas A-1 Skyraider nel ruolo di aereo AEW. L'esigenza di equipaggiare il modello di un'avionica specifica rese necessaria significative modifiche al progetto originale: aumentata lunghezza della fusoliera, rimozione dello scompartimento, con relativo portellone, del vano bombe ed installazione di un radome nella parte ventrale e modifica dell'impennaggio dotandolo di una deriva di superficie maggiore.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]I due motori Mamba, gemellati attraverso una scatola di accoppiamento, ruotavano due eliche quadripala controrotanti sullo stesso asse. L'aggiunta di un secondo osservatore nella versione AS.4 portò all'aggiunta di piccole pinne stabilizzatrici sulla coda per compensare il flusso indotto dalla relativa cupola[7].
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Nella Royal Navy sostituì il Grumman TBF Avenger come aereo antisommergibile e la versione AEW prestò servizio sulle ultime grandi portaerei convenzionali come la HMS Ark Royal fino alla radiazione nel 1978, e la gemella HMS Eagle ritirata precedentemente sulla quale operò con il No. 826 Naval Air Squadron.
Gli australiani fecero operare il Gannet dalla loro portaerei HMAS Melbourne e dalla base a terra HMAS Albatross vicino Nowra, Nuovo Galles del sud.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Velivoli comparabili
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 849 Naval Air Squadron flying Gannet COD.4 aircraft from Ark Royal and RAF Lossiemouth.
- ^ Williams 1989, p. 94.
- ^ Chambers's Encyclopædia 1961, Vol. 1, Plate III.
- ^ (EN) Bob Gardner, Gannet Down! Five Terrifying Minutes (PDF), su Aeroplane via aeroclocks.com, ottobre 2007. URL consultato il 23 dicembre 2009.
- ^ a b Taylor 1969, p. 361.
- ^ Williams 1989, p. 95.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) British Fighter Aircraft, in Chambers's Encyclopædia, Vol. 1, Plate III, London, George Newnes, 1961.
- (EN) Ray Sturtivant, Theo Ballance, The Squadrons of the Fleet Air Arm, London, Air-Britain, 1994, ISBN 0-85130-223-8.
- (EN) Harold Anthony Taylor, Fairey Aircraft since 1915, London, Putnam, 1974, ISBN 0-370-00065-X.
- (EN) John W.R. Taylor, Combat Aircraft of the World from 1909 to the present, Reprinted Edition, New York, G.P. Putnam's Sons, 1977 [1969], ISBN 0-425-03633-2.
- (EN) Owen Thetford, British Naval Aircraft Since 1912, London, Putnam, 1998, ISBN 0-370-30021-1.
- (EN) Martin Velek, Michal Ovčáčík; Karel Susa, Fairey Gannet Anti-submarine and Strike variants, AS Mk.1 & AS Mk.4, Prague, Czech Republic, 4+ Publications, 2007, ISBN 978-80-86637-04-4.
- (EN) Ray Williams, Fly Navy: Aircraft of the Fleet Air Arm since 1945, London, Airlife Publishing, 1989, ISBN 1-85310-057-9.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David Willis, Fairey's Versatile Gannet - Part Two", in Air Enthusiast, Number 124, luglio–agosto 2006.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fairey Gannet
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Fairey Gannet Anti-Submarine Warfare Aircraft, su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 1º ottobre 2010. URL consultato il 25 novembre 2013.
- (EN) Maksim Starostin, Fairey Gannet, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 25 novembre 2013.
- (EN) Fairey Gannet, su Warbird Alley, http://www.warbirdalley.com/. URL consultato il 19 ottobre 2008.
- (EN) Fairey Gannet A.S.4 / T.5, su unofficial site of the German Marineflieger, http://www.fly-navy.de/titel.htm. URL consultato il 13 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- (RU) Fairey Gannet, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 25 novembre 2013.
- (RU) Fairey Gannet AEW, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 25 novembre 2013.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2006003411 · GND (DE) 7518583-0 · J9U (EN, HE) 987007554211405171 |
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