Eudy Simelane | |||||||
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Nazionalità | Sudafrica | ||||||
Calcio | |||||||
Ruolo | Centrocampista | ||||||
Carriera | |||||||
Squadre di club1 | |||||||
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Nazionale | |||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||
Eudy Simelane (KwaThema, 11 marzo 1977 – KwaThema, 27 aprile 2008) è stata una calciatrice sudafricana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Simelane divenne la prima donna omosessuale dichiarata nella sua città, KwaThema, e tra le prime in tutto il Sudafrica, nonché attivista per i diritti LGBT[1]. Dopo aver iniziato a giocare a calcio da bambina, Simelane entrò a far parte della squadra di calcio della sua città, il Kwa-Thema Ladies, poi ridenominato Springs Home Sweepers FC[1]. Ha giocato per la nazionale sudafricana in diverse occasioni, assumendo anche il ruolo di capitano[2]. Aveva, inoltre, allenato delle squadre giovanili e aveva iniziato il percorso per diventare arbitro di calcio[1]. Sfruttò la sua celebrità come calciatrice della nazionale sudafricana per promuovere i diritti LGBT nel suo Paese[3].
Fu uccisa il 27 aprile 2008 durante uno stupro correttivo, fenomeno allora diffuso in Sudafrica[4][5]. Quattro uomini vennero arrestati per l'omicidio; di loro, uno venne condannato a 32 anni di carcere nel febbraio 2009, un altro venne condannato all'ergastolo nel settembre 2009[1]. Fu la prima volta in Sudafrica che vennero emesse condanne per stupro correttivo[3]. Gli altri due imputati vennero assolti[6].
In sua memoria nel 2009 venne eretto un piccolo ponte commemorativo nella sua città natale[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Keely Watson, LGBT+ History Month: Eudy Simelane - the international footballer murdered for being gay, su bbc.com, 12 febbraio 2021. URL consultato il 24 gennaio 2023.
- ^ «Calciatrice uccisa perché gay» - Processo-choc in Sudafrica, su corriere.it, 29 agosto 2009. URL consultato il 24 gennaio 2023.
- ^ a b (EN) Banyana Banyana player, Eudy Simelane, is found raped and murdered, su sahistory.org.za, 30 settembre 2019. URL consultato il 24 gennaio 2023.
- ^ (EN) Annie Kelly, Raped and killed for being a lesbian: South Africa ignores 'corrective' attacks, su guardian.co.uk, The Guardian, 12 marzo 2009. URL consultato il 29 agosto 2009.
- ^ Sabrina Avakian, "Storie nascoste. Inchiesta sull'omosessualità in Africa", Edizioni Libreria Croce, Roma, 2011, p. 98..
- ^ (EN) Life for killing lesbian activist, su news24.com, 23 settembre 2009. URL consultato il 24 gennaio 2023.
- ^ (EN) Victor Khupiso, Eudy Simelane honoured posthumously, su thetimes.co.za, 26 aprile 2009. URL consultato il 24 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 314815999 · ISNI (EN) 0000 0004 4617 3732 · LCCN (EN) no2015006463 · BNF (FR) cb170209152 (data) |
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