Erssonite | |
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Classificazione Strunz | 7.DF[1] |
Formula chimica | CaMg7Fe3+2(OH)18(SO4)2 • 12(H2O)[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | trigonale[3] |
Parametri di cella | a = 9,3550(5) Å e c = 22,546(1) Å, Z = 2, V = 1708,8 ų[4] |
Gruppo puntuale | 3m[3] |
Gruppo spaziale | P3c1 (nº 165)[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 2,02[4] g/cm³ |
Sfaldatura | perfetta lungo {0001}[5] |
Colore | incolore[5] |
Lucentezza | vitrea[4] |
Opacità | trasparente[4] |
Striscio | bianco[4] |
Diffusione | rara |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'erssonite (simbolo IMA: Eso[6] è un raro minerale del supergruppo dell'idrotalcite e del gruppo della wermlandite appartenente alla famiglia minerale dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" con la composizione chimica CaMg7Fe3+2(OH)18(SO4)2 • 12(H2O).[2]
Etimologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]Il minerale è dedicato al dottor Anders Ersson, mineralogista amatoriale svedese.[4] Sempre in Svezia, nella miniera di Långban presso Filipstad (contea di Värmland), si trova la sua località tipo(59.85538°N 14.2648°E )[7], mentre il suo campione tipo è depositato presso l'Accademia russa delle scienze di Mosca, nel museo mineralogico "A.E. Fersman" con il numero di catalogo 5669/1 e presso il "Museo svedese di storia naturale" (Naturhistoriska Riksmuseet) di Stoccolma con il numero di catalogo GEO-NRM #20210001[6]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]L'erssonite è un minerale approvato dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) nel 2021, pertanto non è elencata né nella classificazione dei minerali di Dana (aggiornata nel 1997 e usata principalmente nel mondo anglosassone), né nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß (aggiornata al 2018), né tantomeno nella nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz, aggiornata dall'IMA nel 2009.[8]
L'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org" e chiamata Classificazione Strunz-mindat, elenca la erssonite nella classe "7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)" e nella sottoclasse "7.D Solfati (selenati, ecc.) con anioni aggiuntivi, con H2O"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla dimensione dei cationi coinvolti e alla struttura del minerale, in modo tale che la poellmannite possa essere trovata nella sezione "7.DF Con cationi di media e grande dimensione" dove si trova in attesa di un numero di assegnazione nel sistema 7.DF insieme ad alcaparrosaite, aldridgeite, ammoniomathesiusite, bairdite, carlsonite, cherokeeite, cromschieffelinite, cuprocherokeeite, flaggite, haywoodite, poellmannite e tzeferisite.[1]
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]L'erssonite cristallizza nel sistema trigonale nel gruppo spaziale P3c1 (gruppo nº 165) con i parametri reticolari a = 9,3550(5) Å e c = 22,546(1) Å, oltre a 2 unità di formula per cella unitaria.[6]
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]L'erssonite è stata rinvenuta in una formazione avvenuta a bassa temperatura in fase avanzata, probabilmente formatasi tramite alterazione idrotermale nelle cavità di roccia dolomitica contenente magnetite; la sua associazione è con dolomite, calcite, cristalli misti di magnetite-magnesioferrite, flogopite, crisotilo, piroaurite e norbergite.[5]
Il minerale è stato rinvenuto solo nella sua località tipo, la miniera di Långban presso Filipstad, in Svezia.[9][10]
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]L'erssonite forma cristalli esagonali piatti appiattiti lungo [0001], di dimensioni fino a 0,5 mm di diametro e 10 μm di spessore, principalmente come aggregati fino a pochi mm.[5]
Tali cristalli sono incolori con lucentezza vitrea, mentre il colore del loro striscio è bianco.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Strunz-mindat (2024) Classification - With large and medium-sized cations, su mindat.org. URL consultato il 12 novembre 2024.
- ^ a b (EN) Malcolm Back et al., The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: May 2024 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, maggio 2024. URL consultato il 12 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2024).
- ^ a b c (DE) erssonite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 12 novembre 2024.
- ^ a b c d e f g (EN) Erssonite, su mindat.org. URL consultato il 12 novembre 2024.
- ^ a b c d (EN) Erssonite (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato il 12 novembre 2024.
- ^ a b c (EN) Ritsuro Miyawaki, Frédéric Hatert, Marco Pasero e Stuart J. Mills, IMA Commission on New Minerals, Nomenclature and Classification (CNMNC) – Newsletter 61 (PDF), in European Journal of Mineralogy, vol. 33, n. 3, 2021, pp. 299-304.
- ^ (EN) Långban Mine, Långban Ore District, Filipstad, Värmland County, Sweden, su mindat.org. URL consultato il 12 novembre 2024.
- ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 12 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
- ^ (EN) Localities for Erssonite, su mindat.org. URL consultato il 12 novembre 2024.
- ^ (DE) Erssonite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 12 novembre 2024.