Enrico Arcelli (Milano, 5 marzo 1940 – Porto Cervo, 30 giugno 2015) è stato un medico e preparatore atletico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Luciana Malinverno e di Francesco Arcelli Fontana di Monteventano e di Montebisagno, rimane orfano di padre in tenera età. Dopo la maturità scientifica, si iscrive a Medicina e Chirurgia all'Università Statale di Milano. Durante gli studi universitari inizia a scrivere articoli per alcuni giornali milanesi.
Si laurea nel 1967 e, l'anno successivo, si sposa con Angela Begnis, trasferendosi a Varese. Si specializza nel 1973 in medicina dello sport, nel 1975 in scienza dell'alimentazione e nel 1976 in medicina del lavoro.[1]
Si avvicina al mondo del calcio dapprima come medico sportivo del Varese e poi come preparatore atletico, divenendo precursore di tale figura.[2] Nel corso degli anni, oltre che allenatore, diventa responsabile federale del mezzofondo, del fondo e della marcia.[3][4]
Ha preparato l'attacco al record dell'ora con Francesco Moser, poi realizzato a Città del Messico il 23 gennaio 1984[4][5]. Ha seguito atleti di vari sport, tra i quali: Tomas Svenson (tennis), Stefano Baldini[6], Gelindo Bordin, Maurizio Damilano (fondo e mezzofondo), Manuela Di Centa (sci di fondo), Alberto Tomba (sci nordico), Sara Simeoni (salto in alto), Valentina Vezzali (scherma), Jean Alesí (automobilismo),[2] Diego Armando Maradona (calcio). Tra le ultime collaborazioni quella con Alex Zanardi[7]
Nel calcio inizia a muovere i primi passi in qualità di medico della squadra primavera del Varese guidata da Piero Maroso. Nel 1971 idea la figura del preparatore atletico[2][8][9][10] In seguito, lavora alla Ignis Varese.[11][12]
Torna al Varese calcio allenato da Eugenio Fascetti[13], dove conosce Beppe Marotta. Dopo 14 anni a Varese, passa al Bologna, al Monza, al Como. Diventa successivamente consulente di Juventus, Chelsea e Milan. Nell'ultimo periodo faceva parte dello staff tecnico dell'Inter.
È stato professore associato presso la Facoltà di Scienze motorie dell'Università degli Studi di Milano.[1]
Ha collaborato con: Corriere della Sera,[5] Gazzetta dello Sport, Il nuovo Calcio, Correre, Scienza e Sport. Ha all'attivo pubblicazioni scientifiche[1][14] e vari libri, tra i quali "Correre è bello", segnalato al premio Bancarella sport del 1999 nella sua riedizione aggiornata.[15]
È stato fondatore e presidente dell'Equipe Enervit e creatore dell'Enervit Protein.[4]
Muore per problemi cardiaci il 30 giugno 2015, mentre era in vacanza con la moglie.[3][8][10][16]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Arcelli, Il calciatore moderno, Mediterranee, 1976
- Enrico Arcelli, Correre è bello, Sperling & Kupfer, 1978
- Enrico Arcelli, La maratona - Allenamento e alimentazione, Correre, 1987
- Eugenio Fascetti, Enrico Arcelli, Roberto Sassi, Calcio oggi e calcio domani, Sperling & Kupfer, 1990
- Enrico Arcelli, Massimo Lodi, Correre la maratona, Sperling & Kupfer, 1989
- Enrico Arcelli, Cos'è l'allenamento, Sperling & Kupfer, 1990
- Enrico Arcelli, Ferretto Ferretti, Calcio. La preparazione atletica, Correre, 1993
- Enrico Arcelli, Giovanni B. Bassi, Mario Bonfanti, Sergio Castelli, Gli arbitri di calcio, Sperling & Kupfer - Sportiva, 1993
- Enrico Arcelli, Calcio - Alimentazione e integrazione, Correre, 1996
- Enrico Arcelli, Futbal (ed. tedesca), Correre, 1998
- Enrico Arcelli, Paolo Sorbini, Magri e forti, Sperling & Kupfer, 1997
- Enrico Arcelli, Il nuovo correre è bello, Sperling & Kupfer, 1998
- Enrico Arcelli, Renato Canova, Maratona: l'allenamento del maratoneta di alto e medio livello, Correre, 2002
- Enrico Arcelli, Fulvio Massini, La mia maratona, Correre, 2003
- Enrico Arcelli, Voglio correre, Sperling & Kupfer, 2012
- Enrico Arcelli, Mauro Franzetti, Acido lattico e sport. Dalla fisiologia all'allenamento, Correre, 2014
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Università degli Studi, Enrico Arcelli di Monteventano e di Montebisagno (PDF).
- ^ a b c Federginnastica, A Genova il 2º Convegno Nazionale “Scienze Motorie e Sport”.
- ^ a b Fidal, È morto il prof. Enrico Arcelli.
- ^ a b c Ricerca e Sviluppo, su enervit.com (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2016).
- ^ a b TuttoBici, 1984, l'anno da record di Moser.
- ^ Copia archiviata, su stefanobaldini.net. URL consultato il 16 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2016).
- ^ Corporesano Magazine, Alex Zanardi: la strategia nutrizionale di un Iron Man.
- ^ a b Il Giornale, Arcelli, addio al Prof che cambiò lo sport.
- ^ "mi rifiutavo di essere chiamato istruttore ginnico e sostenni che preparavo giocatori dal punto di vista atletico. Venne così introdotta questa terminologia" cit. Notiziario tecnico 2012
- ^ a b Copia archiviata, su sportmediaset.mediaset.it. URL consultato il 16 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2016).
- ^ La Pallacanestro Varese piange la scomparsa di Enrico Arcelli, su pallacanestrovarese.it (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2015).
- ^ Presentazione del nuovo libro di Enrico Arcelli, su affaritaliani.it (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2016).
- ^ “Ci faceva morire di fatica, ma era un uomo straordinario”, su varesenews.it.
- ^ Fondazione Veronesi, La dieta del campione.
- ^ Premio 'bancarella sport': designati i vincitori, su Agi.it, 1º luglio 1999. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2016).
- ^ È morto Enrico Arcelli: dal record di Moser al triathlon di Zanardi, su gazzetta.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enrico Arcelli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Arcelli, Enrico, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Opere di Enrico Arcelli, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Enrico Arcelli, su Goodreads.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 268319576 · ISNI (EN) 0000 0000 8247 3629 · SBN CFIV055271 · LCCN (EN) n78098366 · GND (DE) 124500048 · BNE (ES) XX835418 (data) · CONOR.SI (SL) 254721891 |
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