Elisabetta di Harrach | |
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Elisabetta ritratta nel XVII secolo da artista sconosciuto | |
Duchessa consorte di Meclemburgo-Schwerin Duchessa consorte di Meclemburgo-Güstrow | |
In carica | 19 gennaio 1628 – 20 maggio 1631 (3 anni e 121 giorni) |
Predecessore | Anna Maria della Frisia orientale |
Successore | Maria Caterina di Brunswick-Dannenberg |
Nome completo | tedesco: Maria Elisabeth Theresia Katharina italiano: Maria Elisabetta Teresa Caterina |
Altri titoli | Contessa di Harrach-Rohrau |
Nascita | Vienna, 28 settembre 1601 |
Morte | Gherla, 23 marzo 1655 |
Dinastia | Harrach per nascita Waldstein per matrimonio |
Padre | Karl von Harrach |
Madre | Maria Elisabeth von Schrattenbach |
Consorte di | Albrecht von Wallenstein |
Figli | Maria Elisabetta Maria Massimiliana Alberto Carlo Maria Monica |
Religione | Cattolicesimo |
Elisabetta di Harrach (nome completo in tedesco Maria Elisabeth Theresia Katharina; Vienna, 28 settembre 1601 – Gherla, 23 marzo 1655) è stata duchessa consorte di Meclemburgo-Schwerin e Meclemburgo-Güstrow dal 1628 al 1631, come moglie di Albrecht von Wallenstein.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia
[modifica | modifica wikitesto]Elisabetta nacque il 28 settembre 1601 dal conte Karl e da Maria Elisabeth von Schrattenbach (1573-1653).[1] Era la settima di quattordici figli, nonché la quarta femmina.[1] Visse nell'attuale Austria.[1]
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Si sposò nella sua città natale, Vienna,[2] il 9 giugno 1623, con Albrecht von Wallenstein,[1] diventando la sua seconda moglie.[3] Probabilmente i due si conobbero attraverso la sorella di lei, Caterina, che aveva un rapporto confidenziale con Albrecht ed era sposata con un suo cugino, Maximilian.[3]
Il marito le chiese la mano pochi anni prima, nel 1617, e le nozze furono fondamentali per assicurare degli eredi ai suoi possedimenti e per fargli ricevere il sostegno dell'imperatore, di cui il padre di Elisabetta era uno dei più influenti consiglieri.[3][4]
Fu descritta come una donna grandemente religiosa e, per questo, soprannominata dai contemporanei "princeps religiosissima".[5] Fu anche definita "tanto pia quanto carina, e bella quanto intelligente".[3] Come testimoniano alcune lettere, provava grande affetto per il marito,[4] che la trattava con "cavalleria e rispetto" e si impensieriva per il loro benessere, specie dopo la venuta alla luce del terzogenito.[3]
Nel 1634 rimase vedova, quando Wallenstein venne assassinato. Il giorno prima fece scrivere a Vienna, richiedendole come proprietà private, le signorie di Gherla, Hirschberg e Weißawasser.[3] Ricevuta la notizia del decesso al castello di Bruck, chiese 300.000 ducati da ricevere con effetto immediato, 12.000 ducati come indennità annuale e il palazzo Wallenstein a Praga.[3]
Ultimi anni e morte
[modifica | modifica wikitesto]A causa dei sospetti che la corte imperiale nutriva sulla fedeltà di Wallenstein prima di ucciderlo, Elisabetta e la figlia vennero private dei loro titoli nobiliari.[3] Con il passare degli anni i debiti a suo carico si aggravarono e divenne sempre più angosciata.[3]
Le furono concessi i possedimenti di Česká Lípa e Gherla,[3] dove morì il 23 marzo 1655,[1] all'età di 54 anni.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Elisabetta di Harrach e Albrecht von Wallenstein ebbero tre figlie e un figlio:[1][6]
- Maria Elisabetta (1626 - Vienna, 29 settembre 1662), sposò il conte Rodolfo di Kaunitz (? - 21 aprile 1644) il 15 ottobre 1645 ed ebbero un figlio:[7]
- Maria Massimiliana (1625 - 1658), sposò il conte Jan Adam Hrzán z Harasova (1625 - Castello di Červený Hrádek, 1681);
- Alberto Carlo (22 novembre 1627 - 12 gennaio 1628);
- Maria Monica (1631 - 1666).
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Leonhard IV von Harrach | Leonhard III von Harrach | ||||||||||||
Barbara von Gleinitz | |||||||||||||
Leonhard V von Harrach | |||||||||||||
Barbara von Windisch-Graetz | Siegfried von Windisch-Graetz | ||||||||||||
Afra Grasswein | |||||||||||||
Karl von Harrach | |||||||||||||
Karl I von Hohenzollern-Sigmaringen | Eitel Friedrich III von Hohenzollern | ||||||||||||
Johanna van Witthem | |||||||||||||
Marie Jakobe von Hohenzollern-Sigmaringen | |||||||||||||
Anna von Baden-Durlach | Ernst von Baden-Durlach | ||||||||||||
Elisabeth von Brandenburg-Ansbach | |||||||||||||
Elisabetta di Harrach | |||||||||||||
Pankraz von Schrattenbach | Vinzenz von Schrattenbach | ||||||||||||
Margarethe Hag von Steyregg | |||||||||||||
Maximilian von Schrattenbach zu Heggenberg | |||||||||||||
Elisabeth Sauer von Kosiak | Jodok Sauer von Kosiak | ||||||||||||
Sibylla von der Dürr | |||||||||||||
Maria Elisabeth von Schrattenbach | |||||||||||||
Wilhelm von Grasswein | ... | ||||||||||||
... | |||||||||||||
Anna von Grasswein | |||||||||||||
Helena von Herberstein | Johann von Herberstein | ||||||||||||
Margareta von Racknitz | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) Maria Elisabeth Gräfin von Harrach zu Rohrau, in genealogics.org, 4 dicembre 1999. URL consultato il 14 dicembre 2022.
- ^ (DE) Harrach, Elisabeth (1601—1654), in kaiserhof.geschichte.lmu.de. URL consultato il 14 dicembre 2022.
- ^ a b c d e f g h i j (DE) Biographie Isabella von Wallenstein, in koni.onlinehome.de. URL consultato il 14 dicembre 2022.
- ^ a b (DE) Wallensteins Werbung um Isabella von Harrach, in Die Gartenlaube, Lipsia, 1891.
- ^ (DE) Harrach, Elisabeth (Isabella Katharina), in Biographisches Lexikon des Kaiserthums Österreich.
- ^ Marie Isabella Katharina von Harrach zu Rohrau (1601 - 1655), in geni.com, 30 aprile 2022. URL consultato il 14 dicembre 2022.
- ^ (EN) Maria Elisabeth von Waldstein Fürstin zu Friedland, in genealogics.org, 10 aprile 2007. URL consultato il 14 dicembre 2022.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 185032905 · CERL cnp01411755 · GND (DE) 1015521185 |
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