L'economia sociale di mercato è un modello di sviluppo dell'economia che si propone di garantire sia la libertà di mercato che la giustizia sociale, armonizzandole tra di loro. L'idea di base è che la realizzazione dell'individuo non può avere luogo se non vengono garantite pienamente la libera iniziativa, la libertà di impresa, la libertà di mercato e la proprietà privata; queste condizioni, da sole, non garantiscono però la realizzazione della totalità degli individui (una vera giustizia sociale) e la loro integrità psicofisica[1].
Lo Stato deve quindi intervenire laddove esse presentano i loro limiti, senza guidare il mercato o interferire con i suoi esiti naturali, semplicemente prestando il suo soccorso laddove il mercato stesso fallisce nella sua funzione sociale e deve prodigarsi affinché diminuiscano il più possibile i casi di fallimento[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tale teoria economica trae origine dall'ordoliberalismo della Scuola di Friburgo di Walter Eucken, durante la crisi della Repubblica di Weimar, scuola che già riconosceva la necessità di un controllo non dirigista dello Stato nei confronti del sistema economico capitalista[3][4].
Colui che elabora per primo una vera e propria teoria dell'economia sociale di mercato è Wilhelm Röpke (1899-1966). Röpke propone una "terza via"[5] tra liberalismo e collettivismo[6], in cui lo Stato svolga una funzione garantista nei confronti del libero mercato, ed è consapevole della necessità di una profonda revisione delle regole che "monopolizzano" il sistema economico[7].
Questa corrente è alquanto diffusa nel dibattito politico-economico nei paesi di lingua tedesca[8] e dell'Unione europea ed è generalmente condivisa da partiti politici di orientamento conservatore e cristiano democratico.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.ilsole24ore.com/art/il-ritorno-dell-economia-sociale-mercato-ADjB40MB?refresh_ce=1
- ^ F.Felice, L'economia sociale di mercato. Origini, relazioni... Centro Tocqueville-Acton, 2008, su cattolici-liberali.com. URL consultato il 23 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2009).
- ^ https://www.brunoleoni.it/corso-online-economia-sociale-mercato/
- ^ https://www.treccani.it/magazine/chiasmo/diritto_e_societa/liberta/liberta_allasino_ordoliberalismo.html
- ^ ibidem
- ^ https://www.ilfoglio.it/politica/2021/07/05/news/per-un-italia-migliore-senza-dogmi-2616340/
- ^ https://www.pandorarivista.it/articoli/ordoliberalismo-scuola-di-friburgo/
- ^ https://www.kas.de/it/web/italien/soziale-marktwirtschaft
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Flavio Felice, L'economia sociale di mercato - Rubbettino, 2009 - ISBN 978-88-498-2261-8 (scheda libro[collegamento interrotto])
- Michele Boldrin, Ma l'Economia Sociale di Mercato, cos'e'? L'Imprenditore, Novembre 2008.
- Alessandro Somma, Economia sociale di mercato, Biblioteca della Libertà, Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi, 2011.
- Romano Prodi, Il capitalismo ben temperato. Vol. 4. Il mulino, 1995. ISBN 978-8815050755
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Wilhelm Röpke
- Alexander Rüstow
- Economia mista
- Economia civile
- Cogestione
- Liberalismo
- Stato sociale
- Planismo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- The Social Market Economy, U.S. Library of Congress, su countrystudies.us.
- Ordoliberalismo ed Economia sociale di mercato, su cattolici-liberali.com. URL consultato il Tocqueville-Acton Centro Studi e Ricerche (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2009).
- Lelio Demichelis, L’ordoliberalismo 2.0 », su ilrasoiodioccam-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it, Il rasoio di Occam - MicroMega.
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