1,3-bis(difenilfosfino)propano | |
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Nomi alternativi | |
dppp | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C27H26P2 |
Massa molecolare (u) | 412,44 |
Aspetto | polvere cristallina bianca |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 229-791-2 |
PubChem | 81219 |
SMILES | C1=CC=C(C=C1)P(CCCP(C2=CC=CC=C2)C3=CC=CC=C3)C4=CC=CC=C4 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | insolubile |
Temperatura di fusione | 62-64 °C (335-337 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 315-319-335 |
Consigli P | 261-305+351+338-302+352-321-405-501 |
Il 1,3-bis(difenilfosfino)propano è una fosfina con formula Ph2P-CH2-CH2-CH2-PPh2 (Ph = fenile). Il nome è generalmente abbreviato come dppp. In condizioni normali è un solido di colore bianco sensibile all'ossigeno atmosferico. Viene comunemente usato come legante bidentato in chimica inorganica e chimica metallorganica. Il dppp funziona nella maggior parte dei casi come legante chelato, ma può fare anche da legante a ponte tra due metalli.[1]
Sintesi e reattività
[modifica | modifica wikitesto]Per preparare il dppp si fa reagire difenilfosfuro di litio (LiPPh2) e 1,3-dicloropropano:[2]
- 2LiPPh2 + CH2Cl-CH2-CH2Cl → Ph2P-CH2-CH2-CH2-PPh2 + 2LiCl
Chimica di coordinazione
[modifica | modifica wikitesto]Il dppp è usato come legante in molti complessi che trovano applicazioni catalitiche. Normalmente preferisce agire da legante chelato. Ad esempio:
- [Rh(CO)Cl(dppp)] e [Rh(dppp)2]Cl catalizzano la decarbonilazione di aldeidi.[3]
- NiCl2(dppp) catalizza il cross-coupling di reagenti di Grignard (Kumada[4]-Corriu[5] coupling) per sintetizzare alchilareni da cloruri arilici.
- In catalizzatori di palladio(II) catalizza la copolimerizzazione di monossido di carbonio ed etilene per ottenere polichetoni, una famiglia di polimeri termoplastici ad elevate prestazioni.
In un numero più limitato di casi il dppp può fungere anche da legante a ponte tra due metalli, ad esempio nei cluster [Au6(dppp)4](NO3)2 e [Au11(dppp)5](SCN)3[6]
Indicazioni di sicurezza
[modifica | modifica wikitesto]Il composto è disponibile in commercio. È irritante per gli occhi, la pelle e le vie respiratorie. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. È considerato poco pericoloso per l'ambiente.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Albéniz ed Espinet 2006.
- ^ Hewertson e Watson 1962.
- ^ Jardine 2006.
- ^ Tamao et al. 1972.
- ^ Corriu e Masse 1972.
- ^ Vittal e Puddephatt 2006.
- ^ Alfa Aesar, Scheda di dati di sicurezza del dppp (PDF), su alfa.com. URL consultato il 22 novembre 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. C. Albéniz e P. Espinet, Palladium: Inorganic & Coordination Chemistry, in Encyclopedia of Inorganic Chemistry, Wiley, 2006, DOI:10.1002/0470862106.ia178.
- R. J. P. Corriu e J. P. Masse, Activation of Grignard reagents by transition-metal complexes. A new and simple synthesis of trans-stilbenes and polyphenyls, in J. Chem. Soc., Chem. Commun., n. 3, 1972, pp. 144a, DOI:10.1039/C3972000144A. URL consultato il 22 novembre 2011.
- F. H. Jardine, Decarbonylation Catalysis, in Encyclopedia of Inorganic Chemistry, Wiley, 2006, DOI:10.1002/0470862106.ia061.
- W. Hewertson e H. R. Watson, 283. The preparation of di- and tri-tertiary phosphines, in J. Chem. Soc., 1962, pp. 1490–1494, DOI:10.1039/JR9620001490. URL consultato il 14 novembre 2011.
- K. Tamao, K. Sumitani e M. Kumada, Selective carbon-carbon bond formation by cross-coupling of Grignard reagents with organic halides. Catalysis by nickel-phosphine complexes, in J. Am. Chem. Soc., vol. 94, n. 12, 1972, pp. 4374–4376, DOI:10.1021/ja00767a075. URL consultato il 22 novembre 2011.
- J. J. Vittal e R. J. Puddephatt, Gold: Inorganic & Coordination Chemistry, in Encyclopedia of Inorganic Chemistry, Wiley, 2006, DOI:10.1002/0470862106.ia081.
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