Unione Sudafricana | |
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Motto: Ex Unitate Vires | |
L'Unione Sudafricana (in rosso), compresa l'exclave di Walvis Bay, e il mandato sull'Africa del Sud-Ovest (tratteggiato), occupata nel 1915 e amministrata come 5ª provincia dell'Unione | |
Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Union of South Africa Unie van Zuid Afrika |
Lingue ufficiali | inglese e olandese |
Lingue parlate | afrikaans |
Inno | God Save the King (1910-1952) God Save the Queen (1952-1961) "Die Stem van Suid-Afrika" |
Capitale | Bloemfontein |
Altre capitali | Città del Capo, East London, Pretoria e Port Elizabeth |
Dipendente da | Regno Unito (1910-1961)[1] Autonomo (1931-1961) |
Dipendenze | Africa del Sud-Ovest |
Politica | |
Forma di Stato | Monarchia costituzionale basata su una democrazia etnica |
Forma di governo | Colonia (1910-1931) Dominion (1931-1961) |
Re | Sovrani del Regno Unito |
Primo ministro | Lista |
Organi deliberativi | Parlamento |
Nascita | 1910 con Giorgio V |
Causa | Guerra Anglo-Boera |
Fine | 1961 con Elisabetta II |
Causa | Referendum e nascita della Repubblica Sudafricana |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Africa meridionale |
Massima estensione | 2 045 320 km² nel 1961 |
Popolazione | 16 989 467[2] nel 1961 |
Economia | |
Valuta | Sterlina sudafricana |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Protestantesimo |
Religione di Stato | Anglicanesimo |
Religioni minoritarie | Prevalenza attiva, e religione principale della Chiesa Anglicana |
Province dell'Unione | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Colonia del Capo Colonia del Natal Colonia del Fiume Orange Colonia del Transvaal |
Succeduto da | Sudafrica |
Ora parte di | Sudafrica Namibia |
L'Unione Sudafricana fu prima una colonia dell'Impero britannico (dal 1910 al 1931) e poi un dominion (fino al 1961) costituitosi il 31 maggio 1910 dalla fusione di quattro diverse colonie britanniche:
- la Colonia del Capo, compresa l'area di Walvis Bay, quest'ultima oggi parte della Namibia;
- la Colonia del Natal, già Repubblica di Natalia;
- la Colonia del Fiume Orange, già Stato Libero dell'Orange;
- la Colonia del Transvaal, già Repubblica del Transvaal (o Repubblica Sudafricana).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'entità politica, corrispondente all'attuale Sudafrica, fu creata a seguito della seconda guerra boera. Nel 1909 il parlamento britannico aveva promulgato il South Africa Act che sanciva l'autonomia legislativa, esecutiva e giudiziaria di tale Unione. Nel 1919 la Società delle Nazioni affidò all'Unione Sudafricana nell'ambito dell'Impero britannico l'amministrazione dell'Africa Tedesca del Sud-Ovest.
A seguito del referendum del 5 ottobre 1960, nel quale i bianchi votarono in favore della repubblica, l'Unione Sudafricana divenne la Repubblica del Sudafrica il 31 maggio 1961 ed uscì dal Commonwealth a causa della sua politica di apartheid, condannata dagli altri stati aderenti a tale comunità. Con l'istituzione della repubblica il nuovo parlamento approvò una nuova Costituzione che abrogava il South Africa Act.
L'Unione rimase sotto la Corona Britannica, rappresentata in Sudafrica da un governatore generale, mentre il potere effettivo era esercitato dal Primo ministro. Louis Botha, in precedenza un generale boero, fu il primo ad essere nominato Primo Ministro dell'Unione, guidando una coalizione che rappresentava i bianchi Afrikaner e le comunità di lingua inglese.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Contrariamente al Canada e all'Australia, l'Unione era uno Stato unitario, piuttosto che una vera e propria federazione, in cui ogni parlamento coloniale venne rimpiazzato con consigli provinciali. Esisteva un Parlamento bicamerale, consistente di una Camera dell'Assemblea e di un Senato, eletti dalla minoranza bianca della nazione.
A causa di disaccordi su quale dovesse essere la capitale dell'Unione, venne raggiunto un compromesso in base al quale la sede del governo sarebbe stata Pretoria, nel Transvaal, la sede del parlamento sarebbe stata Città del Capo, nella Provincia del Capo, e l'autorità giudiziaria sarebbe stata a Bloemfontein, nello Stato Libero di Orange. A Pietermaritzburg, la capitale del Natal, venne dato un indennizzo. Questo arrangiamento continua nel ventunesimo secolo, con i ministri del governo, i funzionari civili e i diplomatici che ogni anno si spostano da Pretoria a Città del Capo, quando il parlamento è in seduta.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Unione Sudafricana
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gennaro Carfora, Francesco Cataluccio e Carlo Della Valle, SUDAFRICANA, UNIONE, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- STATES AND REGENTS OF THE WORLD - SOUTH AFRICA, su geocities.com (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2008).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 8898147270531535700005 · GND (DE) 1085979113 |
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