DjurDjura | |
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Paese d'origine | Algeria |
Genere | Folk Musica berbera |
Periodo di attività musicale | 1979 – 1986 2015 – 2016 |
Etichetta | Kondo Râ, Luaka Bop |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 3 |
Raccolte | 1 |
DjurDjura è stato un gruppo musicale algerino di musica strumentale e folk in lingua berbera attivo tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo venne fondato a Parigi nel 1979 da Djura e dalle sorelle Malha e Fatima. La produzione venne affidata a Hervé Lacroix, marito di Djura.[1]
Le canzoni scritte da Djura, affrontano temi sociali, relativi in particolare al ruolo della donna maghrebina.[2] Il gruppo ha inciso insieme tre album discografici pubblicati tra il 1979 e il 1982, che sposano ritmi e melodie algerine con le influenze musicali in voga in quel periodo con influenze jazz e rock.[3]
Il gruppo si sciolse per dissidi familiari tra i membri.
Alcuni anni dopo, il gruppo fu rivalutato e ripubblicato dall'etichetta discografica Luaka Bop di David Byrne, interessata particolarmente alla world music e alla produzione africana, che dedicò alcune pubblicazioni al gruppo tra cui l'album raccolta Voice of Silence, inserita nel ciclo di compilation Adventures in Afropea.[4]
Riformazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2015, dopo che alla formazione originale fu proibito di esibirsi in Algeria a causa dei contenuti della produzione originale,[5] Djura riformò il gruppo con una nuova formazione con la quale si è esibita nuovamente dal vivo in Algeria e al trentasettesimo Festival Internazionale della Musica di Timgad.[6] Nel 2016 il gruppo si è esibito anche al Théâtre Hasni-Chakroun di Orano e al Centre des arts de Sidi Fredj, sulla costa ovest algerina, interpretando dei brani patriottici.[6]
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album
[modifica | modifica wikitesto]Raccolte
[modifica | modifica wikitesto]- 1993 - Adventures in Afropea 2: The Best of Djur Djura: Voice of Silence
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) (FR) DjurDjura, su accords-croises.com (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
- ^ (FR) Azul! M'rahba ghar DjurDjura, su zighcult.canalblog.com, 20 agosto 2005.
- ^ (FR) Kamel Lakhdar Chaouche, Des étoiles nommées «Les filles du Djurdjura», in Le Midi, 7 maggio 2008. URL consultato il 19 maggio 2023.
- ^ (EN) Adventures in Afropea 2: The Best of Djur Djura: Voice of Silence, su luakabop.com. URL consultato il 19 maggio 2023.
- ^ (FR) Djurdjura, in Musique Arab, 9 maggio 2010. URL consultato il 19 maggio 2023.
- ^ a b (FR) M. Rediane, Djura chante Nihal, in Jeune Independant, 14 agosto 2016. URL consultato il 19 maggio 2023.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) DjurDjura, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) DjurDjura, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) DjurDjura, su Discogs, Zink Media.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 142041444 |
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