Dirt album in studio | |
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Artista | Alice in Chains |
Pubblicazione | 29 settembre 1992 |
Durata | 57:35 |
Dischi | 1 |
Tracce | 13 |
Genere | Grunge Alternative metal |
Etichetta | Columbia Records |
Produttore | Dave Jerden, Alice in Chains |
Registrazione | 1992 |
Formati | LP, MC, CD, 2 CD, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Regno Unito[1] (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | Australia[2] (vendite: 70 000+) Canada[3] (vendite: 100 000+) Stati Uniti (5)[4] (vendite: 5 000 000+) |
Alice in Chains - cronologia | |
Logo | |
Singoli | |
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Dirt è il secondo album in studio della rock band americana Alice in Chains. È stato pubblicato il 29 settembre 1992 dalla Columbia Records. Raggiungendo il numero 6 nella classifica Billboard 200, l'album ha ricevuto il plauso della critica. Da allora è stato certificato quintuplo platino dalla Recording Industry Association of America (RIAA), rendendo Dirt l'album più venduto della band fino ad oggi. È stato l'ultimo album della band registrato con tutti e quattro i membri originali, poiché il bassista Mike Starr fu licenziato nel gennaio 1993 durante il tour per supportare l'album.
L'album ha generato cinque singoli: "Would?", "Them Bones", "Angry Chair", "Rooster" e "Down in a Hole", tutti accompagnati da video musicali. Dirt è stato nominato per un Grammy Award per la migliore performance hard rock. Il video musicale di "Would?" è stato nominato per un MTV Video Music Award come miglior video da un film, poiché la canzone è stata inclusa nella colonna sonora del film Singles di Cameron Crowe del 1992.
I testi dell'album presentano argomenti oscuri, concentrandosi principalmente su depressione, dolore, rabbia, comportamento antisociale, relazioni, dipendenza dalla droga (principalmente eroina), guerra, morte e altri argomenti carichi di emotività. La traccia "Iron Gland" presenta Tom Araya degli Slayer alla voce. La maggior parte della musica dell'album è stata scritta dal chitarrista Jerry Cantrell, ma per la prima volta il cantante Layne Staley ha scritto due canzoni da solo ("Hate to Feel" e "Angry Chair"), entrambe con Staley alla chitarra.
Retrospettivamente, l'album ha continuato a ricevere consensi, con Rolling Stone che ha posizionato l'album al numero 26 nella lista dei "100 migliori album metal di tutti i tempi". Dirt è stato incluso nel libro del 2005 1001 album che devi ascoltare prima di morire. È stato votato "Kerrang! Critic's Choice Album of the Year". Guitar World ha nominato Dirt il miglior album di chitarra del 1992. Loudwire lo ha definito uno dei migliori album metal degli anni '90 e Rolling Stone lo ha classificato al sesto posto nella lista dei "50 Greatest Grunge Albums" nel 2019.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Considerato il lavoro più rilevante del gruppo nonché uno dei migliori del periodo d'oro del grunge, l'album fu realizzato quando il cantante Layne Staley era ormai totalmente dipendente dall'eroina: le atmosfere cupe e i testi influenzati dalla dipendenza, tuttavia, trovarono un enorme riscontro nel pubblico dell'epoca e il disco arrivò al sesto posto nella classifica dei duecento più venduti stilata da Billboard. È inoltre l'ultimo lavoro in cui compare il bassista originario Mike Starr, che sarà sostituito da Mike Inez.
Le canzoni Sickman, Junkhead e Dirt sono basate sulla tossicodipendenza di Staley, mentre Rooster è basata sull'esperienza nella guerra del Vietnam del padre del chitarrista Jerry Cantrell (il titolo era il nomignolo con il quale veniva chiamato durante il conflitto). Il pezzo Untitled (Iron Gland), composto da un insieme di rumori accompagnati da un urlo, vede la partecipazione del cantante degli Slayer Tom Araya: l'amicizia tra i due gruppi nacque durante il Clash of the Titans del 1990 e quando Cantrell chiese ad Araya di eseguire un urlo tipico degli Slayer da inserire nell'album lui accettò con piacere. La frase pronunciata è "I'm Iron Gland!".
Dall'album vennero estratti cinque singoli (Would?, Them Bones, Angry Chair, Rooster e Down in a Hole) e dal punto di vista stilistico segna l'abbandono delle sonorità del precedente Facelift (caratterizzato da influenze dell'heavy metal classico e dell'hard rock) per accostarsi ad uno stile più cupo, malinconico e lento di influenza sludge metal e stoner metal.
La copertina, voluta dalla band, raffigura una ragazza nuda immersa nel fango in una landa desertica. È stata realizzata dalla designer e creativa Mary Maurer e dal fotografo e regista Rocky Schenck, che ha fatto allestire il set nel proprio studio. La protagonista, scelta dalla band stessa dopo un casting fotografico, è una giovane attrice teatrale che cercava di farsi spazio in televisione e nel cinema, Mariah O'Brien, che aveva da poco posato per la copertina di un singolo degli Spinal Tap. Lo shooting, alla presenza del batterista Sean Kinney, ebbe luogo domenica 14 giugno 1992 e durò circa otto ore[5].
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Dirt è stato inserito all'ottavo posto nella lista dei cinquanta album più influenti di tutti i tempi stilata dalla rivista Kerrang! nel 2003[6]; la stessa testata lo ha piazzato al primo posto nella classifica dei migliori album del 1992.
È stato inoltre classificato al quinto posto come miglior album degli ultimi due decenni da Close-Up[7] ed è stato incluso nel libro 1001 Albums You Must Hear Before You Die del 2005[8].
Nel giugno 2017 Rolling Stone ha collocato l'album alla ventiseiesima posizione nella classifica dei cento migliori album metal di tutti i tempi[9].
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Them Bones – 2:30 (Jerry Cantrell)
- Dam That River – 3:09 (Jerry Cantrell)
- Rain When I Die – 6:01 (testo: Jerry Cantrell, Layne Staley – musica: Jerry Cantrell, Sean Kinney, Mike Starr)
- Sickman – 5:29 (testo: Layne Staley – musica: Jerry Cantrell)
- Rooster – 6:15 (Jerry Cantrell)
- Junkhead – 5:09 (testo: Layne Staley – musica: Jerry Cantrell)
- Dirt – 5:16 (testo: Layne Staley – musica: Jerry Cantrell)
- God Smack – 3:50 (testo: Layne Staley – musica: Jerry Cantrell)
- Iron Gland – 0:43 – voce di Tom Araya
- Hate to Feel – 5:16 (Layne Staley)
- Angry Chair – 4:47 (Layne Staley)
- Down in a Hole – 5:38 (Jerry Cantrell)
- Would? – 3:27 (Jerry Cantrell)
- In alcune stampe del disco, nonché sulle piattaforme digitali, la traccia Down in a Hole è posizionata fra Rain When I Die e Sickman.[10][11][12][13]
- Il breve brano Iron Gland, non è riportato nella tracklist sulla copertina dell'album, pertanto le tracce che seguono occupano in realtà la posizione successiva rispetto a quella segnalata graficamente.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Layne Staley - voce e chitarra in Hate to Feel e Angry Chair
- Jerry Cantrell - chitarra e voce
- Mike Starr - basso
- Sean Kinney - batteria
- Altri musicisti
- Tom Araya - voce in Untitled (Iron Gland)
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1992/93) | Posizione massima |
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Australia[14] | 13 |
Canada[15] | 25 |
Finlandia[16] | 11 |
Germania[14] | 37 |
Norvegia[14] | 15 |
Nuova Zelanda[14] | 36 |
Paesi Bassi[14] | 17 |
Regno Unito[17] | 42 |
Stati Uniti[18] | 6 |
Svezia[14] | 11 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Dirt, su British Phonographic Industry. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ (EN) ARIA Accreditations - October 2022 (PDF), su dropbox.com. URL consultato l'8 novembre 2022.
- ^ (EN) Dirt – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 9 luglio 2015.
- ^ (EN) Alice in Chains - Dirt – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 9 agosto 2022.
- ^ (EN) Alice in Chains' 'Dirt': The Story Behind the Cover Art, su Revolver, 1º gennaio 2011. URL consultato il 22 maggio 2024.
- ^ (EN) Kerrang! Lists, su rocklistmusic.co.uk. URL consultato il 19 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2016).
- ^ "Metallica, Pantera: Top Albums of Last 17 Years". ultimate-guitar.com. April 30, 2008.
- ^ 1001 Albums You Must Hear - 2008 Edition, su rocklistmusic.co.uk, RockList.net. URL consultato il 20 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2010).
- ^ (EN) Christopher R. Weingarten, Tom Beaujour, Hank Shteamer, Kim Kelly, Steve Smith, Brittany Spanos, Suzy Exposito, Richard Bienstock, Kory Grow, Dan Epstein, J.D. Considine, Andy Greene, Rob Sheffield, Adrien Begrand, Ian Christe, The 100 Greatest Metal Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone, 21 giugno 2017. URL consultato il 13 ottobre 2017.
- ^ (EN) Dirt, su Discogs, Zink Media.
- ^ Dirt su Apple Music.
- ^ Dirt su Spotify.
- ^ Dirt su Tidal.
- ^ a b c d e f (NL) Alice In Chains - Dirt, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 27 giugno 2021.
- ^ (EN) Top Albums - November 14, 1992, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 27 giugno 2021.
- ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 75: 24 January 1993 - 30 January 1993, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 27 giugno 2021.
- ^ (EN) Alice in Chains – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 27 giugno 2021. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sergio Cerati, Le guide pratiche di RUMORE - Grunge, Apache edizioni, Giunti, 2001.
- Daniele Follero e Luca Masperone, La storia di Hard Rock & Heavy Metal, Hoepli, 2021, ISBN 9788836004096.
- Mario Ruggeri e Claudio Sorge, Le guide pratiche di Rumore - Metal, Pavia, Apache Edizioni, 2000.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dirt, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Dirt, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Dirt, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Dirt, su Encyclopaedia Metallum.