Diocesi di Gap-Embrun Dioecesis Vapincensis-Ebrodunensis Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Marsiglia | ||
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Vescovo | Xavier Malle | ||
Vicario generale | Jean-Michel Bardet | ||
Vescovi emeriti | Jean-Michel di Falco[1] | ||
Presbiteri | 51, di cui 43 secolari e 8 regolari 2.386 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 9 uomini, 72 donne | ||
Diaconi | 15 permanenti | ||
Abitanti | 141.576 | ||
Battezzati | 121.700 (86,0% del totale) | ||
Stato | Francia | ||
Superficie | 5.643 km² | ||
Parrocchie | 169 | ||
Erezione | V secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Nostra Signora Assunta e Sant'Arnoux | ||
Concattedrale | Notre-Dame du Réal | ||
Santi patroni | Sant'Arnoux | ||
Indirizzo | 18 Boulevard Charles de Gaulle, B.P. 76, 05003 Gap CEDEX, France | ||
Sito web | www.diocesedegap.fr | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Francia | |||
La diocesi di Gap-Embrun (in latino Dioecesis Vapincensis-Ebrodunensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Marsiglia. Nel 2021 contava 121.700 battezzati su 141.576 abitanti. È retta dal vescovo Xavier Malle.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi comprende il dipartimento francese delle Alte Alpi.
Sede vescovile è la città di Gap, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora Assunta e Sant'Arnolfo. A Embrun si trova la concattedrale di Notre-Dame du Réal. A Saint-Étienne-le-Laus sorge la basilica minore di Nostra Signora del Laus.
Il territorio, suddiviso in 169 parrocchie, è organizzato in 3 arcipreture e 8 decanati:[2]
- arcipretura Saint-Arnoux, composta dai decanati del Gapençais, di Chorges-L'Avance, della Durance e del Champsaur-Valgaudemar;
- arcipretura Saint-Arey, costituita dal decanato del Buëch-Dévoluy;
- arcipretura Saint-Marcellin, che comprende i decanati dell'Embrunais-Savinois, del Guillestrois-Queyras e del Briançonnais.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi fu eretta probabilmente nel V secolo. Tuttavia, prima del vescovo Costanzo, documentato dal 517 al 529, i nomi dei vescovi non godono di sufficienti riscontri documentali e sono attestati unicamente da fonti agiografiche. Originariamente la diocesi risulta essere suffraganea dell'arcidiocesi di Aix.
Nei primi secoli emerge la figura di sant'Aredio, che organizzò la diocesi in parrocchie, stabilì una residenza episcopale ed accolse i missionari che Gregorio Magno inviò in Britannia per l'evangelizzazione degli Angli e dei Sassoni. Importante nell'XI secolo l'episcopato di sant'Arnoux, che estirpò la simonia e la corruzione che avevano caratterizzato il suo predecessore; è venerato come santo patrono della diocesi.
Nel 1220, mentre era ancora vivo san Francesco, i francescani fondarono un convento nella città di Gap, seguiti un secolo dopo dai domenicani.
Nel XVI secolo la Riforma protestante provocò nella diocesi disordini e violenze, tanto che nel 1562 la città fu incendiata. In seguito i predicatori ugonotti e i loro seguaci troveranno rifugio a Ginevra. Il vescovo Gabriel de Clermont aderì al calvinismo e per questo venne deposto.
Nel 1664 sarebbe incominciata una serie di apparizioni mariane nel santuario di Nostra Signora del Laus che ebbe termine soltanto nel 1718.
Nel XVIII secolo si distinse il vescovo François de Malissoles, che seppe efficacemente contrastare il giansenismo. L'ultimo vescovo prima della soppressione, François de Vareille, morì in esilio, senza aver accettato di presentare alla Santa Sede le dimissioni dal governo della diocesi.
In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 la diocesi fu soppressa e il suo territorio fu diviso fra le diocesi di Digne e di Grenoble.
Nel giugno 1817 fra Santa Sede e governo francese fu stipulato un nuovo concordato, cui fece seguito il 27 luglio la bolla Commissa divinitus, con la quale il papa restaurava la sede di Gap. Tuttavia, poiché il concordato non entrò in vigore in quanto non ratificato dal Parlamento di Parigi, questa erezione non ebbe effetto.
Il 6 ottobre 1822 in forza della bolla Paternae charitatis del medesimo papa Pio VII la diocesi fu definitivamente ristabilita come suffraganea di Aix sul territorio dell'antica diocesi, a cui si aggiunse la maggior parte dell'arcidiocesi di Embrun, che era stata soppressa nel 1801.
Nel corso del XIX secolo molti sacerdoti originari della diocesi divennero missionari, svolgendo il loro apostolato in tutte le parti del mondo; tra questi Jacques Chastan, missionario della Società per le missioni estere di Parigi, martire in Corea e canonizzato nel 1984. Si ricordano inoltre Jean-Hippolyte Gondre, secondo fondatore dei Fratelli del Sacro Cuore, dichiarato venerabile nel 1984; e Pier Giuliano Eymard fondatore della Congregazione del Santissimo Sacramento, canonizzato nel 1962.
Tra il 1866 e il 1904 fu costruita la nuova cattedrale della diocesi, in sostituzione di quella medievale caduta in rovina, che venne consacrata nel 1895, prima della fine dei lavori.
L'8 dicembre 2002, con la riorganizzazione delle circoscrizioni diocesane francesi, entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Marsiglia.[3]
Il 31 dicembre 2007 ai vescovi di Gap fu unito il titolo di Embrun: di questo avvenimento fu dato solenne annuncio durante la Messa crismale del 18 aprile 2008, celebratasi straordinariamente nella concattedrale di Embrun.[4]
Il 4 maggio 2008 il vescovo Jean-Michel di Falco emanò un decreto di riconoscimento del carattere soprannaturale degli eventi di Nostra Signora del Laus.
Il 5 luglio 2022 ha assunto il nome attuale.[5]
Cronotassi dei vescovi
[modifica | modifica wikitesto]Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
- San Demetrio † (fine del I secolo)
- San Teridio (o Tigride) † (IV secolo)
- San Remedio (o Remigio) † (IV secolo)[6]
- San Costantino † (prima del 439 - dopo il 450)[7]
- Costanzo † (prima del 517 - dopo il 529)[8]
- Vellesio † (prima del 541 - dopo il 554)
- Sagittario † (prima del 570 - 579 deposto)
- Sant'Aredio † (prima del 584 - dopo il 608 circa)
- Valatone † (menzionato nel 614)
- Potentissimo † (menzionato nel 650)
- Sinforiano † (inizio VIII secolo)[9]
- Donadio † (menzionato nel 788 o 791)
- Biraco † (prima dell'876 - dopo l'879)
- Casto † (menzionato nel 950)
- Ugo I † (prima del 971 - dopo il 988)
- Feraud † (prima del 1010 - dopo il 1040)[10]
- Rodolphe † (menzionato nel 1044)
- Ripert † (prima del 1055 - dopo settembre 1061 deposto)[11]
- Sant'Arnoux, O.S.B. † (dopo maggio 1063 - 19 settembre circa 1070/1079 deceduto)[12]
- Laugier I † (prima di marzo 1079 - dopo il 1081[13]
- Odilon † (menzionato nel 1085 circa)
- Isoard † (menzionato a maggio 1105)[14]
- Laugier II † (prima di ottobre 1106 - dopo ottobre 1121 deceduto)
- Pierre Grafinel † (dopo luglio 1122 - dopo agosto 1129 deceduto)
- Guillaume I † (gennaio/marzo 1131 - 2 novembre 1149 deceduto)
- Raimond † (circa 1150 - 1156 o 1157 deceduto)
- Grégoire † (1157 - 1180 deceduto)
- Guillaume II † (prima di novembre 1180 - dopo il 1188)
- Frédéric † (menzionato nel 1198)
- Guillaume de Gières † (circa 1199 - dopo il 1211 deceduto)
- Hugues II † (prima del 1215 - 10 febbraio 1217 nominato arcivescovo di Arles)
- Guigues † (dopo il 19 luglio 1217 - dopo giugno 1219 deceduto o dimesso)
- Guillaume d'Esclapon, O.S.B. † (circa settembre 1219 - dopo il 26 giugno 1235 deceduto)
- Robert † (1235 - 14 febbraio 1251 deceduto)
- Othon de Grasse † (prima del 20 luglio 1251 - dopo il 1º maggio 1281 deceduto)
- Raimond de Mévouillon, O.P. † (3 giugno 1282 - 4 ottobre 1289 nominato arcivescovo di Embrun)
- Geofroi de Lincel † (26 novembre 1289 - 6 giugno 1315 deceduto)
- Olivier de Laye † (prima del 10 novembre 1315 - dopo il 28 febbraio 1316 deceduto)
- Bertrand de Lincel † (settembre 1316 - 4 febbraio 1318 deceduto)
- Guillaume d'Étienne † (13 marzo 1318 - 29 agosto 1328 deceduto)
- Dragonnet de Montauban † (31 agosto 1328 - febbraio/marzo 1349 deceduto)
- Henri de Poitiers † (11 maggio 1349 - 13 marzo 1353 nominato vescovo di Troyes)
- Gilbert de Mendegaches † (30 gennaio 1353 - 21 agosto 1357 nominato vescovo di Lodève)
- Jacques de Deaux † (21 agosto 1357 - 6 aprile 1362 nominato vescovo di Nîmes)
- Guillaume Fournier di Marcossey † (10 giugno 1362 - 10 aprile 1366 nominato vescovo di Ginevra)
- Jacques Artaud † (10 aprile 1366 - agosto 1399 deceduto)
- Raimond de Bar † (14 ottobre] 1399 - 17 dicembre 1404 nominato vescovo di Montauban)
- Jean des Saints † (17 dicembre 1404 - 20 agosto 1409 nominato vescovo di Meaux)
- Antoine Juvénis † (1409 - giugno 1411 deceduto)
- Alessio da Seregno, O.F.M. † (20 agosto 1409 - 27 agosto 1411 nominato vescovo di Piacenza)
- Léger Saporis d'Eyragues † (27 agosto 1411 - 11 febbraio 1429 nominato vescovo di Maguelone)
- Guillaume de Forestier † (11 febbraio 1429 - agosto 1442 deceduto)
- Gaucher de Forcalquier † (17 dicembre 1442 - 6 ottobre 1484 deceduto)
- Gabriel de Sclafanatis † (13 ottobre 1484 - 11 novembre 1526 deceduto)
- Gabriel de Clermont † (18 febbraio 1527 - 1571 deposto)
- Pierre Paparin † (27 agosto 1572 - 1º agosto 1600 deceduto)
- Charles-Salomon du Serre † (30 agosto 1600 - 16 maggio 1637 deceduto)
- Arthur de Lionne † (11 aprile 1639 - 1662 dimesso)
- Pierre Marion † (26 giugno 1662 - 25 agosto 1675 deceduto)
- Guillaume de Meschatin † (24 maggio 1677 - 2 febbraio 1679 deceduto)
- Victor-Augustin Méliand † (27 maggio 1680 - 7 luglio 1692 nominato vescovo di Alet)
- Charles-Béningne Hervé † (15 ottobre 1692 - prima del 15 novembre 1706 dimesso)
- François de Malissoles † (15 novembre 1706 - 21 settembre 1738 deceduto)
- Claude de Cabane † (22 giugno 1739 - 10 settembre 1741 deceduto)
- Jacques-Marie de Caritat de Condorcet † (20 dicembre 1741 - 16 dicembre 1754 nominato vescovo di Auxerre)
- Pierre-Annet de Pérouse † (17 febbraio 1755 - 18 luglio 1763 deceduto)
- François de Narbonne Lara † (20 febbraio 1764 - 18 aprile 1774 nominato vescovo di Évreux)
- François de Jouffroy † (28 febbraio 1774 - 28 marzo 1778 dimesso)[15]
- Jean-Baptiste-Marie de Maillé de la Tour-Landry † (30 marzo 1778 - 20 giugno 1784 dimesso)[16]
- François de Vareille † (25 giugno 1784 - 1815 dimesso)[17]
- Sede soppressa (1801-1822)
- François-Antoine Arbaud † (16 maggio 1823 - 27 marzo 1836 deceduto)
- Nicolas-Augustin de la Croix d'Azolette † (19 maggio 1837 - 27 aprile 1840 nominato arcivescovo di Auch)
- Louis Rossat † (14 dicembre 1840 - 17 giugno 1844 nominato vescovo di Verdun)
- Jean-Irénée Depéry † (17 giugno 1844 - 9 dicembre 1861 deceduto)
- Victor-Félix Bernadou † (7 aprile 1862 - 12 luglio 1867 nominato arcivescovo di Sens)
- Aimé-Victor-François Guilbert † (20 settembre 1867 - 22 settembre 1879 nominato vescovo di Amiens)
- Marie-Ludovic Roche † (22 settembre 1879 - 6 ottobre 1880 deceduto)
- Jean-Baptiste-Marie-Simon Jacquenet † (13 maggio 1881 - 27 marzo 1884 nominato vescovo di Amiens)
- Louis-Joseph-Jean-Baptiste-Léon Gouzot † (27 marzo 1884 - 26 maggio 1887 nominato arcivescovo di Auch)
- Jean-Alphonse Blanchet † (26 maggio 1887 - 19 maggio 1888 deceduto)
- Prosper-Amable Berthet † (27 maggio 1889 - 25 ottobre 1914 deceduto)
- Gabriel-Roch de Llobet † (22 gennaio 1915 - 16 gennaio 1925 nominato arcivescovo coadiutore di Avignone[18])
- Jules-Géraud Saliège † (29 ottobre 1925 - 6 dicembre 1928 nominato arcivescovo di Tolosa)
- Camille Pic † (17 dicembre 1928 - 16 agosto 1932 nominato vescovo di Valence)
- Auguste-Callixte-Jean Bonnabel † (16 agosto 1932 - 13 febbraio 1961 dimesso[19])
- Georges Jacquot † (13 febbraio 1961 succeduto - 1º novembre 1966 nominato arcivescovo di Marsiglia)
- Robert-Joseph Coffy † (11 febbraio 1967 - 15 giugno 1974 nominato arcivescovo di Albi)
- Pierre Bertrand Chagué † (18 gennaio 1975 - 1º ottobre 1980 deceduto)
- Raymond Gaston Joseph Séguy † (14 ottobre 1981 - 31 luglio 1987 nominato vescovo di Autun)
- Georges Lagrange † (11 luglio 1988 - 18 novembre 2003 dimesso)
- Jean-Michel di Falco (18 novembre 2003 - 8 aprile 2017 ritirato)
- Xavier Malle, dall'8 aprile 2017
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]La diocesi nel 2021 su una popolazione di 141.576 persone contava 121.700 battezzati, corrispondenti all'86,0% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 80.000 | 85.000 | 94,1 | 156 | 153 | 3 | 512 | 475 | 201 | ||
1969 | 89.000 | 92.000 | 96,7 | 135 | 128 | 7 | 659 | 7 | 240 | 63 | |
1980 | 83.300 | 103.700 | 80,3 | 112 | 104 | 8 | 743 | 10 | 246 | 202 | |
1990 | 95.700 | 112.000 | 85,4 | 96 | 89 | 7 | 996 | 1 | 7 | 178 | 202 |
1999 | 96.900 | 114.500 | 84,6 | 99 | 82 | 17 | 978 | 1 | 23 | 147 | 202 |
2000 | 100.000 | 121.419 | 82,4 | 91 | 76 | 15 | 1.098 | 2 | 31 | 144 | 202 |
2001 | 100.000 | 121.253 | 82,5 | 92 | 76 | 16 | 1.086 | 2 | 30 | 139 | 202 |
2002 | 100.000 | 121.253 | 82,5 | 86 | 72 | 14 | 1.162 | 4 | 28 | 143 | 202 |
2003 | 100.000 | 121.253 | 82,5 | 86 | 71 | 15 | 1.162 | 4 | 29 | 142 | 202 |
2004 | 100.000 | 121.253 | 82,5 | 86 | 69 | 17 | 1.162 | 4 | 31 | 142 | 202 |
2006 | 114.000 | 126.800 | 89,9 | 72 | 64 | 8 | 1.583 | 4 | 11 | 137 | 202 |
2013 | 121.300 | 141.500 | 85,7 | 59 | 51 | 8 | 2.055 | 8 | 9 | 85 | 188 |
2016 | 119.764 | 139.279 | 86,0 | 55 | 47 | 8 | 2.177 | 9 | 9 | 68 | 185 |
2019 | 121.300 | 141.107 | 86,0 | 49 | 44 | 5 | 2.475 | 13 | 5 | 66 | 185 |
2021 | 121.700 | 141.576 | 86,0 | 51 | 43 | 8 | 2.386 | 15 | 9 | 72 | 169 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vescovo emerito di Gap.
- ^ Dati della Guida diocesana online Archiviato il 18 maggio 2013 in Internet Archive. 2012, p. 47.
- ^ (FR) Congrégration pour les évêques, Décret sur la nouvelle organisation des provinces ecclésiastiques en France, su eglise.catholique.fr, 8 dicembre 2002. URL consultato il 1º ottobre 2024.
- ^ A norma del Codice di diritto canonico la Messa crismale deve celebrarsi nella cattedrale.
- ^ Annuario Pontificio, ed. 2023, p. 259.
- ^ I vescovi Tigride e Remedio sono menzionati nel Martirologio Romano alla data del 3 febbraio: A Gap in Provenza in Francia, santi Teridio e Remedio, vescovi.
- ^ Menzionato nel Martirologio Romano alla data del 12 aprile.
- ^ Secondo Duchesne, san Costantino, menzionato nel martirologio, e Costanzo, documentato storicamente, sono la stessa persona, e sarebbe il primo vescovo certo di Gap, menzionato al concilio di Epaon del 517. Gallia christiana e la France pontificale invece tengono distinti i due personaggi; inoltre sembra che san Costantino sia stato confuso con l'omonimo vescovo di Carpentras. Sui tre santi precedenti, esistono solo documenti agiografici e il martirologio geronimiano.
- ^ Questo vescovo è menzionato in un atto notarile del 739, dove appare che all'epoca era già morto da tempo e che quand'era in vita de ipso episcopato a malis hominibus ejectus fuit, ossia che fu deposto.
- ^ La France Pontificale, seguita da Gams, inserisce un Astorgio I (960-980) e un Astorgio II (1027-1035) prima e dopo Feraud, costringendo gli autori a sdoppiare il medesimo Feraud; i due Astorgio sono esclusi sia da Gallia christiana che da Albanès e anche da autori più recenti (Denyse Riche, L'ordre de Cluny à la fin du Moyen Âge : le vieux pays clunisien, XIIe-XVe siècles, Université de Saint-Étienne, 2000, p.113).
- ^ Fu deposto per simonia da papa Alessandro II, che iniziò il suo pontificato a fine settembre 1061.
- ^ Incerta è la data di morte di questo santo vescovo; le fonti variano tra il 1070 e il 1079.
- ^ Gams e La France pontificale datano la sua morte al 3 agosto 1084.
- ^ Albanès dimostra come la bolla che menziona il vescovo Isoard è del 1105; questo perciò porta ad escludere il vescovo Armand, riportato da tutte le cronotassi tradizionali, ma di cui non esisterebbe alcun documento storico che lo menzioni (Albanès, coll. 474-475).
- ^ Nominato vescovo di Le Mans il 1º giugno 1778.
- ^ Nominato vescovo di Saint-Papoul il 25 giugno 1784.
- ^ Contravvenendo alle disposizioni di papa Pio VII contenute nella bolla Qui Christi Domini, monsignor de Vareille non diede le dimissioni subito, ma solo nel 1815.
- ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare di Odesso.
- ^ Nominato vescovo titolare di Zuri.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Denis de Sainte-Marthe, Gallia christiana, vol. I, Parigi, 1715, coll. 452-473
- (LA, FR) Joseph Hyacinthe Albanès, Gallia christiana novissima, Tomo I, Montbéliard, 1899, coll. 433-556
- (FR) Honoré Fisquet, La France pontificale, histoire chronologique et biographique des archevêques et évêques de tous les diocèses de France. Métropole d'Aix. Gap, Paris
- (FR) Louis Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. I, Paris, 1907, pp. 286–287
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Ratisbona, 1873, pp. 552–553
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 514; vol. 2, p. 262; vol. 3, p. 326; vol. 4, p. 358; vol. 5, p. 404; vol. 6, p. 431
- (LA) Bolla Qui Christi Domini, in Bullarii romani continuatio, Tomo XI, Romae, 1845, pp. 245–249
- (LA) Bolla Paternae charitatis, in Bullarii romani continuatio, Tomo XV, Romae, 1853, pp. 577–585
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su diocesi di Gap-Embrun
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su diocesedegap.fr.
- Annuario pontificio del 2022 e precedenti, in (EN) David Cheney, Diocesi di Gap-Embrun, su Catholic-Hierarchy.org.
- (EN) Diocesi di Gap-Embrun, su GCatholic.org.
- (FR) Scheda storica sulla diocesi
Controllo di autorità | VIAF (EN) 150155336 · LCCN (EN) n2003076062 · GND (DE) 4803417-4 · BNF (FR) cb135440069 (data) · J9U (EN, HE) 987007580922105171 |
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