Cyrus Bustill (Contea di Burlington (Springfield), 2 febbraio 1732 – Filadelfia, 1806) è stato un attivista, abolizionista, birraio e panettiere afroamericano statunitense e un importante imprenditore e leader della comunità afroamericana di Filadelfia,[1] che divenne anche membro fondatore della Free African Society della città.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nella Contea di Burlington, nel New Jersey, il 2 febbraio 1732, Cyrus Bustill era figlio dell'avvocato quacchero Samuel Bustill e di Parthenia, una donna di origine africana che Samuel aveva ridotto in schiavitù. Dopo la morte di Samuel Bustill nel 1742, la sua vedova, Grace Bustill, organizzò la vendita di Cyrus Bustill al collega quacchero Thomas Prior (o "Pryor") con l'intesa che Prior avrebbe permesso a Cyrus di formarsi e di guadagnare abbastanza denaro come apprendista panettiere per acquistare la sua libertà.[2][3]
Mentre alcune fonti indicano che Cyrus Bustill utilizzò il suo salario di apprendista per acquistare la sua libertà nel 1774,[2] altre affermano che Prior affrancò Cyrus con la liberazione nel 1769, il che avrebbe probabilmente reso Cyrus uno dei 104 africani schiavizzati descritti nei registri del Burlington Quarterly Meeting of Friends come liberati dai quaccheri tra il 1763 e il 1796.[4]
Nel 1791 Cyrus Bustill era registrato come proprietario di dodici acri nell'insediamento nero di Guineatown, tra le municipalità di Abington e Cheltenham nella Contea di Montgomery, in Pennsylvania[4][5] Sposò Elizabeth Morey (1746-1827), una donna di origine nativa americana ed europea.[6] Tra i loro figli figurano Grace Douglass, David Bowser Bustill e Mary Bustill.
Considerato il fondatore dell'importante famiglia Bustill, i suoi discendenti includono Paul Robeson (1898-1976), David Bustill Bowser (1820-1900) Sarah Mapps Douglass (1806-1882), Robert Douglass Jr. (1809-1887) e Gertrude Bustill Mossell (1855-1948).[7]
Cyrus Bustill morì nel 1806.[3] La sua tomba si trova nel Cimitero di Eden a Collingdale, in Pennsylvania.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Cyrus Bustill (1732-1806) Historical Marker, in "Explore PA History", Harrisburg, Pennsylvania, Pennsylvania Historical and Museum Commission. URL consultato il 23 febbraio 2019.
- ^ a b (EN) Brian Temple, Philadelphia Quakers and the Antislavery Movement, McFarland, 2014, ISBN 9780786494071.
- ^ a b (EN) Cyrus Bustill, I speak to those who are in slavery, in Philip Sheldon Foner e Robert J. Branham (a cura di), Lift Every Voice: African American Oratory, 1787–1900, University of Alabama Press, 1998, ISBN 9780817309060.
- ^ a b (EN) Donald Scott Sr., Remembering Cheltenham Township, Arcadia Publishing, 2009, ISBN 9781625842893.
- ^ (EN) Charles L. Blockson e Ron Fry, Black Genealogy, Black Classic Press, 1977, ISBN 9780933121539.
- ^ (EN) Julie Winch, The Elite of Our People: Joseph Willson's Sketches of Black Upper-Class Life in Antebellum Philadelphia, The Penn State University Press, 2000, ISBN 0271043024.
- ^ "BUSTILL-Bowser-Asbury Family" (2015), Manuscript Division, Paper 24, p. 2.
- ^ Cyrus Bustill, Abolitionist born, su aaregistry.org, AAREG. URL consultato il 23 marzo 2023.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 11569578 · ISNI (EN) 0000 0000 3031 9005 · LCCN (EN) n96034496 |
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