Corti d'Aragona | |
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(ES) Cortes de Aragón (AN) Cortz d'Aragón (CA) Corts d'Aragó | |
L'aula parlamentare | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Aragona |
Tipo | Parlamento monocamerale autonomo |
Suddivisioni | Commissioni |
Istituito | 1983 |
Operativo dal | 1983 |
Presidente | Marta Fernández Martín (Vox) (dal 23 giugno 2023) |
Vicepresidenti | |
Ultima elezione | 28 maggio 2023 |
Prossima elezione | 2027 |
Numero di membri | 67 |
Durata mandato | 4 anni |
Gruppi politici | Maggioranza (35)
Appoggio esterno (1)
Opposizione (31) |
Sede | Castello dell'Aljafería, Saragozza |
Sito web | www.cortesaragon.es/ |
Le Corti d’Aragona (in spagnolo: Cortes d’Aragón, in aragonese: Cortz d’Aragón e in catalano: Corts d'Aragó) sono il parlamento regionale della comunità autonoma spagnola di Aragona. Fanno risalire la loro storia agli incontri convocati dai re di Aragona e iniziati nel 1162. Abolite nel 1707, le Cortes furono nuovamente istituite nel 1983 in seguito all'approvazione di uno Statuto di Autonomia.
Prime Cortes
[modifica | modifica wikitesto]Il re d'Aragona era tenuto a convocare le Cortes almeno una volta ogni cinque anni e, in seguito all'unione con la Catalogna, ogni anno.[1] L'attività principale delle Cortes era giudiziaria: risolvere controversie tra individui o città o trattare reclami riguardanti gli ufficiali o le tenute del re. Le Cortes approvavano anche le leggi e votavano su questioni fiscali. Erano organizzate in quattro Tenute o rami: il clero, i grandi nobili (in spagnolo Ricos hombres), i Cavalieri e le città.[2]
Per le leggi più importanti, era richiesta l'unanimità di ciascuna delle quattro Tenute (nemine descriptante).[1] Ogni membro poteva porre il veto a qualsiasi legge, nel qual caso la decisione sarebbe stata registrata come unamiter excepto NN, che consentiva ulteriori dibattiti e discussioni, sebbene troppo spesso finissero in una situazione di stallo senza che fosse raggiunto un accordo. In tali casi, la decisione veniva deferita a un comitato permanente composto da due rappresentanti di ogni Tenuta che avrebbero giudicato se la volontà della maggioranza esistente fosse valida o meno. Queste Cortes funsero da modello per i parlamenti della Sardegna e della Sicilia. Le Cortes sopravvissero fino al 1707 quando Filippo V emanò i Decreti di Nueva Planta, centralizzando il potere politico e abolendo le precedenti assemblee regionali della Corona d'Aragona.
Cortes attuali
[modifica | modifica wikitesto]Le Cortes moderne sono state istituite nel 1983 ai sensi dell'articolo 12 dello Statuto di Autonomia per l'Aragona.[3] Questo statuto stabilisce anche le funzioni dell'assemblea aragonese, nell'articolo 16, e queste includono l'elezione del presidente dell'Aragona, l'approvazione delle azioni e della legislazione del presidente, la creazione di una legislazione, la modifica della Costituzione dell'Aragona e la supervisione di eventuali progetti economici o di pianificazione. Deve monitorare i prestiti e le spese e nominare un revisore generale per l'Aragona. Inoltre il legislatore deve eleggere il numero appropriato di senatori del senato spagnolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Josep Maria Colomer, Political Institutions: Democracy and Social Choice, Oxford University Press, 2003, p. 77, ISBN 978-0-19-924184-2.
- ^ John Arthur Ransome Marriott, This Realm of England; Monarchy, Aristocracy, Democracy, Ayer Publishing, 1970, p. 108, ISBN 978-0-8369-5611-5.
- ^ Statuto, su aragob.es. URL consultato il 9 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
Altri progetti
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