Comunità montana della Murgia Tarantina comunità montana | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Taranto |
Amministrazione | |
Capoluogo | Mottola |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 40°38′N 17°02′E |
Altitudine | 213 m s.l.m. |
Abitanti | |
Comuni | Castellaneta, Crispiano, Ginosa, Laterza, Massafra, Montemesola, Palagianello, Palagiano |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
La Comunità montana della Murgia Tarantina era una comunità montana comprendente 9 comuni della Provincia di Taranto. La sede amministrativa era a Mottola.
Ne facevano parte:
Questa comunità montana era tra le più basse d'Italia; aveva un'altitudine media di 213 m sul livello del mare.[1]
Obiettivi
[modifica | modifica wikitesto]La comunità aveva l'obiettivo di imprimere una forte spinta promozionale all'intero territorio della Murgia ionica, inteso quale espressione dei valori sociali, culturali, religiosi ed economici che rappresentano il cardine della sua storia.
Soppressione
[modifica | modifica wikitesto]Dopo varie lamentele da parti sia politiche che popolari, la Comunità montana della Murgia Tarantina ha cessato di esistere l'8 gennaio 2009, con un decreto del presidente della giunta della regione Puglia, Nichi Vendola.[2] La Comunità era stata quindi posta sotto tutela di un commissario liquidatore.
In sostituzione, alcuni comuni avevano pensato di dare continuità alla ex-Comunità montana, fondando un'unione di comuni che appunto sostituisse l'ente montano non più esistente. Avevano mostrato interesse per la costituzione di tale unione i comuni di Ginosa, Laterza, Palagiano, Palagianello e Castellaneta.
Il 24 luglio 2009, in base alle motivazioni di una sentenza della Corte Costituzionale per un ricorso di Veneto e Toscana, la legge regionale che scioglieva gli enti veniva dichiarata incostituzionale.[3]
Di fatto la comunità montana ha cessato di esistere nel periodo che va da novembre 2009 a marzo 2010, quando è stata definitivamente messa in liquidazione.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, Comunità montane senza montagne (ma con molti sussidi), Corriere della Sera. URL consultato il 27 luglio 2013.
- ^ Soppressione delle Montane, su regione.puglia.it, Regione Puglia. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2009).
- ^ Antonio Sgobba, La Comunità montana senza montagna: c'è ancora, ha soltanto cambiato il nome, Corriere della Sera. URL consultato il 27 luglio 2013.
- ^ Massimo D'Onofrio, Quando la Comunità Montana inseguiva il vento, Corriere del Giorno. URL consultato il 27 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2012).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale - Non più attivo, su cm-tarantina.it. URL consultato il 18 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2012).
- Comunità montane senza montagne (articolo Corriere della Sera), su corriere.it.