Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite | |
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(EN) Economic Commission for Europe (FR) Commission économique pour l'Europe | |
Abbreviazione | ECE |
Tipo | Organismo regionale |
Affiliazione internazionale | Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite |
Fondazione | 28 marzo 1947 |
Sede centrale | Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra |
Area di azione | Europa, Repubbliche caucasiche e Asia centrale |
Segretario esecutivo | Oľga Algayerová |
Lingue ufficiali | inglese, francese, russo |
Sito web | |
La Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (ECE o UNECE dall'acronimo inglese di United Nations Economic Commission for Europe) è una delle cinque commissioni economiche che riportano al Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Aderiscono all'ECE, istituita nel 1947 con l'obiettivo di favorire la cooperazione economica e sociale e lo sviluppo sostenibile nell'Europa postbellica, sia i paesi dell'Europa orientale che quelli dell'Europa occidentale oltre agli Stati Uniti, a Canada, Israele, ed alcuni stati centro-asiatici.
Funzione principale della commissione è quella di valutare i problemi economici, tecnici e ambientali, sia nei paesi membri che tra gli stessi, e nel suggerire le possibili soluzioni.
La sessione plenaria della commissione (che si tiene annualmente) è guidata dal presidente della commissione mentre nello svolgimento delle proprie funzioni la commissione è coordinata da un segretariato; le operazioni sono invece svolte da sette comitati principali e da alcuni gruppi di lavoro ciascuno dei quali si occupa delle questioni specifiche dei seguenti campi:
- agricoltura
- ambiente
- automazione
- chimica
- sviluppo del commercio
- analisi economica economia (analisi economica e consulenze ai governi dei paesi membri)
- fonti energetiche
- industria (ristrutturazione industriale e sviluppo delle imprese)
- ingegneria
- materie prime (in particolare:legname)
- scienza e tecnologia
- standardizzazione
- statistica
- trasporti
- urbanistica (insediamenti umani)
Sede dell'UNECE è Ginevra (Svizzera).
A seguito degli sconvolgimenti politici seguiti, alla fine degli anni ottanta, alla caduta del muro di Berlino l'ECE ha sostenuto, nel corso degli anni novanta e di concerto con le altre organizzazioni internazionali operanti nell'area (principalmente BERS, BIRS, BCE, FMI ed OCSE), la transizione dei paesi dell'Europa centrale ed orientale dall'economia socialista all'economia di mercato.
Gruppi di lavoro
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli organi dell'UNECE vi sono i gruppi di lavoro, che si occupano di tematiche specifiche. Sono denominati con la sigle WP (Woking Party) e a seguire il numero distintivo del gruppo.
Trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo di lavoro dedicato ai trasporti, WP.29 (Woking Party 29) consiste nel Forum mondiale per l'armonizzazione delle regolamentazioni sui veicoli.[1] con i suoi gruppi ausiliari (GR, Group de Rapporteurs):
- GRPE: Gruppo di lavoro su inquinamento ed energia[2]
- GRBP: Gruppo di lavoro su rumore e pneumatici[3]
- GRE: Gruppo di lavoro su illuminazione e segnalazione luminosa[4]
- GRSG: Gruppo di lavoro sulle disposizioni di sicurezza generale[5]
- GRSP: Gruppo di lavoro sulla sicurezza passiva[6]
- GRVA: Gruppo di lavoro sui veicoli autonomi/automatici e connessi[7]
Stati membri
[modifica | modifica wikitesto]Il seguente elenco riporta i 56 paesi membri dell'ECE (tra parentesi la data di adesione):
- Albania (14 dicembre 1955)
- Andorra (28 luglio 1993)
- Armenia (30 luglio 1993)
- Austria (14 dicembre 1955)
- Azerbaigian (30 luglio 1993)
- Belgio (28 marzo 1947)
- Bielorussia (28 marzo 1947)
- Bosnia ed Erzegovina (22 maggio 1992)
- Bulgaria (14 dicembre 1955)
- Canada (9 agosto 1973)
- Cipro (20 settembre 1960)
- Croazia (22 maggio 1992)
- Danimarca (28 marzo 1947)
- Estonia (17 settembre 1991)
- Finlandia (14 dicembre 1955)
- Francia (28 marzo 1947)
- Georgia (30 luglio 1993)
- Germania (18 settembre 1973)
- Grecia (28 marzo 1947)
- Irlanda (14 dicembre 1955)
- Islanda (28 marzo 1947)
- Israele (26 luglio 1991)
- Italia (14 dicembre 1955)
- Kazakistan (31 gennaio 1994)
- Kirghizistan (30 luglio 1993)
- Lettonia (17 settembre 1991)
- Liechtenstein (18 settembre 1990)
- Lituania (17 settembre 1991)
- Lussemburgo (28 marzo 1947)
- Macedonia del Nord (8 aprile 1993)
- Malta (1º dicembre 1964)
- Moldavia (2 marzo 1992)
- Monaco (27 maggio 1993)
- Montenegro (28 giugno 2006)
- Norvegia (28 marzo 1947)
- Paesi Bassi (28 marzo 1947)
- Polonia (28 marzo 1947)
- Portogallo (14 dicembre 1955)
- Regno Unito (28 marzo 1947)
- Rep. Ceca (28 marzo 1947)
- Romania (14 dicembre 1955)
- Russia (28 marzo 1947)
- San Marino (30 luglio 1993)
- Serbia (1º novembre 2000)
- Slovacchia (28 marzo 1947)
- Slovenia (22 maggio 1992)
- Spagna (14 dicembre 1955)
- Stati Uniti (28 marzo 1947)
- Svezia (28 marzo 1947)
- Svizzera (24 marzo 1972)
- Tagikistan (12 dicembre 1994)
- Turchia (28 marzo 1947)
- Turkmenistan (30 luglio 1993)
- Ucraina (28 marzo 1947)
- Ungheria (14 dicembre 1955)
- Uzbekistan (30 luglio 1993)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ WP.29 - Introduction - Transport - UNECE, su unece.org. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ^ Introduction - Transport - UNECE, su unece.org. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ^ Introduction - Transport - UNECE, su unece.org. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ^ Introduction - Transport - UNECE, su unece.org. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ^ Introduction - Transport - UNECE, su unece.org. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ^ Introduction - Transport - UNECE, su unece.org. URL consultato il 21 novembre 2020.
- ^ Introduction - Transport - UNECE, su unece.org. URL consultato il 21 novembre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Stefano Baldi e Gianluca Sambucini, Le Nazioni Unite che non si conoscono: la Commissione Economica per l'Europa in La Comunità Internazionale, vol. LIV/1999, Editoriale Scientifica, 1999. Versione digitale
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Commissione Economica per l'Europa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su unece.org.
- UNECE (canale), su YouTube.
- (EN) Economic Commission for Europe, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Commissione economica per l'Europa, su SoundCloud.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 135583756 · ISNI (EN) 0000 0004 0613 1140 · LCCN (EN) n80015761 · GND (DE) 2023669-4 · BNF (FR) cb11865077q (data) · J9U (EN, HE) 987007269134105171 |
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