Ciminà comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Città metropolitana | Reggio Calabria |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Mangiameli (lista civica) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 38°15′N 16°08′E |
Altitudine | 312 m s.l.m. |
Superficie | 49,24 km² |
Abitanti | 520[1] (31-05-2022) |
Densità | 10,56 ab./km² |
Comuni confinanti | Antonimina, Ardore, Cittanova, Molochio, Platì, Sant'Ilario dello Ionio, Varapodio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 89040 |
Prefisso | 0964 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 080026 |
Cod. catastale | C695 |
Targa | RC |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Nome abitanti | ciminesi |
Patrono | san Nicola di Bari |
Giorno festivo | 6 dicembre e la prima domenica di maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ciminà all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria | |
Sito istituzionale | |
Ciminà (Kymina in greco calabro) è un comune italiano di 531 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]L'origine toponomastica del paese si fa risalire al greco kyminà, κύμινα, ossia luogo dove cresce in abbondanza il cumino, pianta della famiglia delle ombrellifere dalle proprietà mediche e culinarie, usata per la conservazione dei cibi e per produrre un liquore chiamato "Kumeel".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La nascita del comune di Ciminà si fa risalire al 1453, ad opera di fuggiaschi Greci e Albanesi di religione cristiana che, scacciati da Costantinopoli da parte dei Turchi, trovarono riparo presso il "Monte dei Tre Pizzi".
Il luogo scelto, impervio e lontano dal mare, garantiva riparo e protezione in caso di attacchi da parte di eventuali invasori. Il posto fu scelto in quanto si prestava bene alla pastorizia e all'agricoltura, specie per quanto riguarda la coltivazione del frumento, inoltre era vicino a delle foreste che potevano essere usato per la produzione di legname.
La nuova comunità non tardò ad attirare ceti feudatari, in particolare la famiglia Marullo di Messina che acquisirono dal re Ferdinando il titolo di Conti di Condojanni nel 1480 dopo aver comprato i terreni e l'investitura del centro. I Marullo oltre a Ciminà erano padroni dei feudi di altri centri vicini quali Careri, Bianco, Bovalino, Precacore e Bruzzano.
In seguito il paese venne acquistato dai Carafa di Roccella Ionica, e mantenuta da questi fino all'abolizione del feudatario nel XIX secolo. Successivamente fu riconosciuta "Università civium", divenendo autonomo nel 1806, dal Governo di Gerace che successivamente ne acquisì la giurisdizione nel 1811, facendo parte del circondario, anche dopo il 1816 quando venne effettuato il "Riordino Generale della Calabria" disposto dai Borboni. Altre famiglie feudatarie abitarono a Ciminà, tra le quali le genovesi Grimaldi e Grillo, trasferite nella locride nel 1500 acquistando il feudo di Gerace, e gli Squarciafico, che acquistarono da Tommaso Merullo la baronia di Precacore e di Sant'Agata.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Nello stemma adottato dal comune sono rappresentate su sfondo azzurro tre figure simboliche per il paese: il Monte Tre Pizzi, un fascio di spighe di grano (per l'agricoltura) e una mucca (l'allevamento). Il gonfalone è un drappo partito di verde e di azzurro.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[3]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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17 luglio 1985 | 7 giugno 1990 | Francesco Rocco Parrelli | Democrazia Cristiana | Sindaco | [4] |
7 giugno 1990 | 13 febbraio 1992 | Francesco Rocco Parrelli | Democrazia Cristiana | Sindaco | [4] |
13 febbraio 1992 | 27 marzo 1992 | Rosario Fusaro | Commissario prefettizio | [5] | |
27 marzo 1992 | 22 aprile 1992 | Rosario Fusaro | Commissario straordinario | [6] | |
22 aprile 1992 | 13 giugno 1994 | Filippo La Cava | Commissario straordinario | [7] | |
13 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Giuseppe Fudoli | Lista civica | Sindaco | [8] |
25 maggio 1998 | 28 maggio 2002 | Giuseppe Fudoli | Lista civica | Sindaco | [9] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Sebastiano Mangiameli | Lista civica | Sindaco | [10] |
29 maggio 2007 | 7 maggio 2012 | Domenico Polifroni | Lista civica | Sindaco | [11] |
7 maggio 2012 | 12 giugno 2017 | Domenico Polifroni | Lista civica[12] | Sindaco | [13] |
12 giugno 2017 | 13 giugno 2022 | Giusy Caruso | Lista civica[14] | Sindaco | [15] |
13 giugno 2022 | in carica | Giovanni Mangiameli | Lista civica[16] | Sindaco | [17] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 12/06/1994, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 24/05/1998, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 26/05/2002, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 27/05/2007, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Per Ciminà
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 06/05/2012, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Insieme per Ciminà
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 11/06/2017, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Venti di cambiamenti
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 12/06/2022, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ciminà
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.cimina.rc.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305038271 · LCCN (EN) no2013074062 |
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