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Linajola piemontese | |
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Chaenorhinum origanifolium | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi I |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Plantaginaceae |
Sottofamiglia | Antirrhinoideae |
Tribù | Antirrhineae |
Genere | Chaenorhinum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Scrophulariales |
Famiglia | Scrophulariaceae |
Tribù | Antirrhineae |
Genere | Chaenorhinum |
Specie | C. origanifolium |
Nomenclatura binomiale | |
Chaenorhinum origanifolium (L.) Kosteletzky, 1844 | |
Nomi comuni | |
Linaria con foglie di origano |
La linajola piemontese (nome scientifico Chaenorhinum origanifolium (L.) Kosteletzky, 1844) è una pianta appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico (Chaenorhinum) deriva da alcune parole greche il cui significato è "con naso aperto", infatti “chaeno” = aperto, spalancato e “rhin” = naso e fa riferimento alla particolare forma della corolla definita anche "personata".[2] L'epiteto specifico (origanifolium) significa "simile alle foglie di origano o maggiorana".[3][4]
Il nome scientifico della specie è stato definito inizialmente da Linneo (1707 – 1778), con la denominazione basionomica Antirrhinum origanifolium, perfezionato successivamente nella denominazione attuale dal botanico boemo Vincenz Franz Kosteletzky (1801–1887) nella pubblicazione "Index plantarum horti caesarei regii botanici Pragensis, Prag. 34" del 1844.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La forma biologica di queste piante è camefita suffruticosa (Ch frut): ossia sono piante dai fusti legnosi e di dimensioni non troppo grandi che d'inverno si seccano completamente, ma alcune gemme rimangono nella parte aerea della pianta. Arrivano ad una altezza massima di 8 – 15 cm. Tutte le parti della pianta sono densamente pubescenti.[5][6][7][8]
Radici
[modifica | modifica wikitesto]Le radici sono del tipo a fittone.
Fusto
[modifica | modifica wikitesto]La parte aerea del fusto è prostrata, legnosa in basso e ramosa nel resto.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie sono disposte in modo opposto alla base e alternato nella parte più aerea. Le foglie cauline e quelle inferiori sono più o meno simili. La forma della lamina è oblanceolata-spatolata; talvolta la forma è lanceolata oppure ovata. I margini sono interi. Dimensione delle foglie: larghezza 4 – 6 mm; lunghezza 12 – 18 mm.
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]Le infiorescenze sono formate da fiori solitari su peduncoli capillari posizionati all'ascella delle foglie superiori. Lunghezza dei peduncoli: 7 – 15 mm.
Fiore
[modifica | modifica wikitesto]- I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e tetrameri (i verticilli del perianzio hanno 4 elementi). Dimensione del fiore: da 10 a 15 mm.
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
- X o * K (4-5), [C (4) o (2+3), A 2+2 o 2], G (2), capsula.[6]
- Il calice, tuboloso-campanulato, più o meno attinomorfo e gamosepalo, è diviso sino alla base in 5 lacinie con forme lineari-spatolate. In genere il calice è più grande del frutto. Lunghezza delle lacinie: 6 – 8 mm.
- La corolla, gamopetala e tubolare del tipo bilabiato con lobi patenti, è rigonfia nella parte basale. Il labbro superiore è verticale e bilobato; quello inferiore è trilobato (a loro volta i lobi sono retusi). Un rigonfiamento (sperone) è presente all'altezza delle fauci della gola della corolla in posizione abassiale. Il palato non è occluso. Il colore della corolla è lilla con venature viola. La lunghezza della corolla è di 10 – 12 mm dei quali 2 - 3 spettano allo sperone.
- L'androceo è formato da 4 stami didinami tutti fertili. I filamenti sono adnati alla base della corolla e sono inclusi o poco sporgenti. Le antere sono formate da due teche distinte e divaricate; la deiscenza è longitudinale attraverso due fessure. I granuli pollinici sono tricolpoporati.
- Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati). L'ovario è supero con placentazione assile e forme da ovoidi o globose a suborbicolari. Gli ovuli per loculo sono numerosi, hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[9]. Lo stilo ha uno stigma da capitato a fortemente bilobo. Il disco nettarifero è distinto e presente.
- Fioritura: da (aprile) giugno a luglio.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]Il frutto è una capsula subsferica di 3 – 4 mm. All'interno i semi sono numerosi, con forme ovali e con la testa alveolata raramente reticolata (normalmente non sono presenti creste longitudinali). Al momento della maturazione i semi fuoriescono da alcuni fori che si aprono nella parte superiore del frutto (capsula porocida).
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) quali imenotteri, lepidotteri o ditteri o il vento (impollinazione anemogama).[10]
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita - Nord Ovest Mediterraneo.
- Distribuzione: in Italia è una specie molto rara e si trova solamente nel Piemonte (zone montane). Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia (dipartimenti di Alpes-de-Haute-Provence, Alpes-Maritimes, Drôme e Isère). Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nei Pirenei.[12] Nel resto dell'Europa e del Mediterraneo questa pianta si trova anche in Grecia e nel Magreb.[13]
- Habitat: l'habitat tipico per questa specie sono le rupi calcaree, i ripari sotto roccia, i ghiaioni, le morene e le pietraie. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH basico, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.[12]
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 300 fino a 800 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e in parte quello montano.
Fitosociologia
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista fitosociologico alpino Chaenorhinum origanifolium appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]
- Formazione: comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
- Classe: Asplenietea trichomanis
- Ordine: Potentilletalia caulescentis
- Alleanza: Potentillion caulescentis
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa specie (Plantaginaceae) comprende 113 generi con 1800 specie[6] (oppure secondo altri Autori 114 generi e 2400 specie[7], o anche 117 generi e 1904 specie[14] o 90 generi e 1900 specie[15]) ed è suddivisa in tre sottofamiglie e oltre una dozzina di tribù. Il genere della specie di questa voce appartiene alla sottofamiglia Antirrhinoideae (tribù Antirrhineae) e si compone di una ventina di specie distribuite soprattutto dal Mediterraneo occidentale fino all'Iran.[5]
La specie Chaenorhinum origanifolium fino a poco tempo fa era circoscritta nella famiglia Veronicaceae o Scrophulariaceae a seconda dei vari Autori.[5] L'attuale posizione tassonomica è stata realizzata con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG).[15]
Il basionimo per questa specie è: Antirrhinum origanifolium L., 1753.[12]
Sottospecie
[modifica | modifica wikitesto]Per questa specie sono riconosciute come valide le seguenti sottospecie:[1][13]
- Chaenorhinum origanifolium subsp. cadevallii (O.Bolòs & Vigo) M.Laínz, 1968 - Distribuzione: Spagna
- Chaenorhinum origanifolium subsp. crassifolium (Cav.) Rivas Goday & Borja, 1961 - Distribuzione: Spagna
- Chaenorhinum origanifolium subsp. flexuosum (Desf.) Romo, 1992 - Distribuzione: Magreb
- Chaenorhinum origanifolium subsp. rodriguezii (Porta) Güemes, 2009
- Chaenorhinum origanifolium subsp. segoviense (Willk.) R.Fern., 1971 - Distribuzione: Penisola Iberica
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]
- Anarrhinum crassifolium Willd.
- Antirrhinum origanifolium L.
- Antirrhinum villosum Lapeyr.
- Chaenarrhinum origanifolium (L.) Fourr.
- Chaenorhinum brasianum Rouy
- Chaenorhinum burnatii Sennen
- Chaenorhinum crassifolium var. capitatum Willk.
- Chaenorhinum lapeyrousianum (Jord.) Rouy
- Chaenorhinum montserratiorum Holub
- Chaenorhinum origanifolium (L.) Fourr.
- Chaenorhinum origanifolium subsp. cotiellae P.Monts. & G.Monts.
- Chaenorhinum origanifolium subsp. lapeyrousianum (Jord.) Kerguélen
- Linaria lapeyrousiana Jord.
- Linaria origanifolia (L.) Cav.
Sinonimi della sottospecie cadevallii
[modifica | modifica wikitesto]- Chaenorhinum cadevallii (O.Bolòs & Vigo) Holub
- Chaenorhinum crassifolium subsp. cadevallii (O.Bolòs & Vigo) Güemes
- Chaenorhinum langei (Nyman) Holub
- Linaria langei Nyman
- Linaria origanifolia subsp. cadevallii O.Bolòs & Vigo
Sinonimi della sottospecie crassifolium
[modifica | modifica wikitesto]- Antirrhinum crassifolium Cav.
- Chaenarrhinum crassifolium (Cav.) Lange
- Chaenorhinum crassifolium (Cav.) Kostel.
- Chaenorhinum crassifolium subsp. pityusicum (Font Quer) Romo
- Chaenorhinum crassifolium var. pythiusicum Font Quer
- Chaenorhinum origanifolium f. pythiusicum (Font Quer) R.Fern.
Sinonimi della sottospecie flexuosum
[modifica | modifica wikitesto]- Linaria flexuosa Desf.
Sinonimi della sottospecie rodriguezii
[modifica | modifica wikitesto]- Linaria rodriguezii Porta
Sinonimi della sottospecie segoviense
[modifica | modifica wikitesto]- Chaenorhinum origanifolium var. segoviense (Willk.) Pau
- Chaenorhinum segoviense Rouy
- Chaenorhinum segoviense Willk.
Altre notizie
[modifica | modifica wikitesto]La linaria con foglie di origano in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
- (DE) Piemonteser Leinkraut
- (FR) Chaenorrhinum à feuilles d'origan
- (EN) Malling Toadflax
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-2714005 . URL consultato il 26 febbraio 2018.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 100.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 283.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 26 febbraio 2018.
- ^ a b c Kadereit 2004, pag. 378.
- ^ a b c Judd et al 2007, pag. 493.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 541.
- ^ Musmarra 1996.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 202.
- ^ Conti et al. 2005, pag. 76.
- ^ a b c d e Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 474.
- ^ a b EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 26 febbraio 2018.
- ^ Olmstead 2012.
- ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 15 gennaio 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, pag.541, ISBN 978-88-20623-12-8.
- Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
- Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales, 2012.
- Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 496, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- D. C. Albach, H. M. Meudt and B. Oxelman, Piecing together the “new” Plantaginaceae, in American Journal of Botany, vol. 92, n. 2, 2005, pp. 297-315 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2016).
- F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
- P. Vargas, J. A. Rossello, R. Oyama, and J. Guemes, Molecular evidence for naturalness of genera in the tribe Antirrhineae (Scrophulariaceae) and three independent evolutionary lineages from the New World and the Old (PDF), in Plant Systematics and Evolution, vol. 249, 2004, pp. 151-172.
- Medhanie Ghebrehiwet, Birgitta Bremer, and Mats Thulin, Phylogeny of the tribe Antirrhineae (Scrophulariaceae) based on morphological and ndhF sequence data (PDF), in Plant Systematics and Evolution, vol. 220, 2000, pp. 223-239.
- D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina., Bologna, Zanichelli, 2004.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chaenorhinum origanifolium The Plant List - Checklist Database
- Chaenorhinum origanifolium EURO MED - PlantBase Checklist Database