Il cesello è un piccolo scalpello con cui si possono lavorare tutti i metalli e le pietre dure. Viene usato per decorare, ma anche rifinire in ogni particolare le lastre di metallo e gli oggetti realizzati a fusioni, dando il nome ad una delle più importanti tecniche orafe. Non si conosce con esattezza l'epoca in cui questo strumento è stato usato per la prima volta.
Ferri da cesello
[modifica | modifica wikitesto]I ferri da cesello, utilizzati anche nelle operazioni di sbalzo, sono delle aste, un tempo in ferro, adesso in acciaio, a sezione quadrata o tonda, con la testa (la parte in contatto con il metallo) di forme diverse, mentre il capo opposto è destinato a ricevere i colpi dei martelletti. Fino a pochi anni fa veniva usato il cianuro per dare la massima durezza all'acciaio.
Le forme dei ferri da cesello dipendono dall'uso che l'orefice vuole farne: ci sono ferri lisci dalla testa tondeggiante, altri più appuntiti o con puntini, quelli con piccoli motivi a stelle, fiori o cerchietti ma anche dotati di una texture particolarmente ruvida che rende la superficie dei metalli granulosa (lavorazione detta sàble), utilizzata anche come supporto per la stesura degli smalti. I ferri da cesello possono essere utilizzati sia sul rovescio della lastra per creare rilievi sia sul recto per definire anche con estrema minuzia i particolari.
I principali utensili sono tre: profilatore, unghietta e pianatoio. Possono essere di diversa grandezza e misura: l'unghietta è usata per tracciare le linee curve, il profilatore, per le linee diritte, i pianatoi per spianare la superficie intorno al disegno. Tutti i ferri sono sempre lucidi sulla testa. I martelli sono di diverso peso, generalmente intorno ai 100 grammi, manico incluso, e a testa piatta e larga.
Utilizzo del cesello
[modifica | modifica wikitesto]Con il cesello non ci si limita solo ai lavori su lastra, perché esso si usa anche nelle finiture delle fusioni di qualunque grandezza. Con il cesello che schiaccia e il bulino che taglia il metallo si correggono le piccole e grandi imperfezioni delle statue, si perfezionano le parti incavate e quelle più superficiali e "grafiche", come le capigliature, certi motivi decorativi, o i particolari dei panneggi.
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