Una categoria grammaticale è "ogni classe di opzioni grammaticali complementari e omogenee"[1]. Tale omogeneità è definita dalla essenzialità di alcune fondamentali esperienze cognitive dell'uomo, quali la distinzione tra i generi maschile, femminile e neutro; la collocazione di un dato evento nel tempo e l'eventuale indicazione della sua durata; l'indicazione della numerosità di determinati oggetti (unicità o molteplicità).[2]
Sono dunque categorie grammaticali genere, numero, persona, tempo, modo/modalità, aspetto, diatesi, caso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Simone, Fondamenti, 2008, cit., p. 303.
- ^ Paola Cotticelli, Categorie grammaticali Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., dispense per l'Università di Verona.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Raffaele Simone, Fondamenti di linguistica, ed. Laterza, Roma-Bari, 2008, ISBN 978-88-420-3499-5
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