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Capleton
Capleton al "Bob Marley Birthday Bash 2K6"
NazionalitàGiamaica (bandiera) Giamaica
GenereHardcore ragga
Raggamuffin hip hop
Roots reggae
Ragga-pop
Periodo di attività musicaleanni 1980 – in attività
Album pubblicati14
Sito ufficiale
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Capleton o King Shango, pseudonimo di Clifton George Bailey III (Islington, 13 aprile 1967), è un cantante giamaicano.

Inizia a frequentare l'ambiente dei sound system all'età di 12 anni ispirato dalla musica di Bob Marley e dal dancehall-style di DJ Papa San. All'età di 18 anni si trasferisce a Kingston nella speranza di far carriera nel mondo della musica. A Kingston inizia collaborando con alcuni soundsystem minori fino ad approdare all'etichetta African Star di Steward Brown con sede a Toronto in Canada. Capleton è un seguace del Rastafarianesimo, le cui tematiche affiorano spesso nei testi delle sue canzoni[1], ed è inoltre un rigoroso vegano.

Controversie

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Il cantante, nel corso della sua carriera, si è spesso trovato al centro di accese polemiche, legate al contenuto dei suoi testi, ritenuti eterosessisti e parecchio inclini all'omofobia (sebbene, nella sua natía Giamaica, l'omosessualità risulti ancora una pratica illegale)[2]. Il suo manager ha sovente difeso la sua opera, asserendo come i suoi critici abbiano semplicemente malinterpretato il significato delle sue canzoni, e lo stesso Capleton, pur ammettendo di trovare l'omosessualità intrinsecamente sbagliata (date le sue convinzioni religiose), ha negato ogni intento volutamente omofobo nella scrittura e composizione dei propri pezzi, affermando che termini ricorrenti nelle sue canzoni, come "fuoco" e "brucia", vadano visti come metafore per "purificazione" e, più in generale, pulizia e non interpretati letteralmente come «uscire e bruciare ed uccidere persone»[3].

Nel 2007, il cantante acconsentí, assieme ad altri musicisti del panorama reggae, a sottoscrivere il Reggae Compassionate Act (RCA)[4][5], iniziativa legata alla campagna Stop Murder Music, volta a combattere l'omofobia e la glorificazione di omicidi ed altri tipi di violenze ai danni della comunità LGBT raffigurati nei testi reggae[6][7][8]. Ciononostante, Capleton ha continuato a suonare canzoni che, secondo alcuni, violerebbero i termini dell'iniziativa, motivo per cui due suoi concerti, uno in Svizzera nel 2008 ed un altro negli Stati Uniti nel 2010, vennero annullati[9][10].

Discografia

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  • 1991 - Lotion Man
  • 1993 - Alms House
  • 1994 - Good So
  • 1995 - Prophecy
  • 1997 - I-Testament
  • 2000 - More Fire
  • 2002 - Still Blazin'
  • 2003 - Voice of Jamaica
  • 2003 - Praises To The King
  • 2004 - The People Dem
  • 2004 - Reign of Fire
  • 2006 - Free Up
  • 2007 - Hit wit da 44 Rounds
  • 2008 - Bun Friend
  • 2009 - Liberation Time
  • 2010 - I-Ternal Fire
Raccolte
  • 1999 - One Mission

Note

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  1. ^ Park, Esther. Bob Marley Movement Caribbean Festival 2010: Interview With Capleton. Miami New Times. 25 February 2010.
  2. ^ "Gay in JA: What's it like to be gay in a society where it's illegal to practice your sexuality?", su bbc.co.uk (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2012)., BBC. First aired 2008, updated Tuesday 16 June 2009. (Only regionally available)
  3. ^ Savage, Shannon (6 October 2004) "Dancehall music silenced", su media.www.theorion.com (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2009)., The Orion (student newspaper of CSU Chico) – Entertainment. Updated 11 May 2009.
  4. ^ LOGOonline.com: NewNowNext Blog: Reggae Stars Sign On To Cut Out Homophobic Lyrics, su newnownext.com (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2011).
  5. ^ Reggae Stars Renounce Homophobia, Condemn Anti-gay Violence – Towleroad, More than gay news for more gay men, su towleroad.com. URL consultato il 18 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2008).
  6. ^ Silencing Jamaican musicians fuels censorship debate, su freemuse.org (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2012).
  7. ^ Pride and prejudice, su theguardian.com.
  8. ^ Archive copy of "Can music incite murder?", The Black Music Council Site at the Internet Archive. Report Date:15 Dec 2004.
  9. ^ calcoastnews.com, http://calcoastnews.com/2010/02/hate-singer-capleton-cancels-u-s-tour/ Titolo mancante per url url (aiuto).
  10. ^ "Capleton Concert cancelled in Basel, Switzerland", Another Green World. Thursday, 6 November 2008.

Altri progetti

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Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Capleton

Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su capletonmusic.com. Modifica su Wikidata
  • capletonmusic / Capleton - Topic (canale), su YouTube. Modifica su Wikidata
  • Capleton, su Last.fm, CBS Interactive. Modifica su Wikidata
  • (EN) Steve Huey, Capleton, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Capleton / Clifton Bailey, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Clifton George Bailey III / Capleton, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Capleton, su WhoSampled. Modifica su Wikidata
  • (EN) Capleton, su Genius.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Capleton, su Billboard. Modifica su Wikidata
  • Intervista a Capleton, su news.hotmc.com. URL consultato il 30 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
Controllo di autoritàVIAF (EN) 265156803 · ISNI (EN) 0000 0000 5518 1145 · Europeana agent/base/68617 · LCCN (EN) no2002075654 · GND (DE) 134967674 · BNF (FR) cb140101633 (data)
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