La campanula incisa (nome scientifico Campanula excisa Schleich., 1810) è una pianta erbacea dai fiori blu a forma di campanella appartenente alla famiglia delle Campanulaceae.[1][2]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome generico (campanula) deriva dalla forma a campana del fiore; in particolare il vocabolo deriva dal latino e significa: piccola campana.
Dalle documentazioni risulta che il primo ad usare il nome botanico di “Campanula” sia stato il naturalista belga Rembert Dodoens, vissuto fra il 1517 e il 1585. Tale nome comunque era in uso già da tempo, anche se modificato, in molte lingue europee. Infatti nel francese arcaico queste piante venivano chiamate “Campanelles” (oggi si dicono “Campanules” o “Clochettes”), mentre in tedesco vengono dette “Glockenblumen” e in inglese “Bell-flower” o “Blue-bell”. In italiano vengono chiamate “Campanelle”. Tutte forme queste che derivano ovviamente dalla lingua latina.[3] L'epiteto specifico (excisa) deriva dalla lingua latina e significa "taglio, incisione" e fa riferimento alla corolla profondamente incisa.[4]
Il nome scientifico di questa specie è stato definito dal botanico di origine tedesca naturalizzato svizzero[5] Johann Christoph Schleicher (1768-1834) nella pubblicazione "Le Guide du Botaniste qui voyage dans le Valais: avec un catalogue des plantes de ce pays et de ses environs, auquel on a joint les lieux de naissance et l'époque de la fleuraison pour chaque espèce. Lausanne - 57. 1810" del 1810.[6]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Queste piante possono arrivare fino a 5 – 12 cm di altezza. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Contengono inoltre lattice lattescente e accumulano inulina.[7][8][9]
Radici
[modifica | modifica wikitesto]Le radici sono secondarie da rizoma.
Fusto
[modifica | modifica wikitesto]- Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un rizoma strisciante sottile.
- Parte epigea: la parte aerea del fusto è ascendente e angolosa, raramente è eretta. La superficie è glabra.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie si dividono in basali e cauline. Quelle basali hanno forme rotondato-cuoriformi e normalmente sono scomparse alla fioritura. Quelle cauline hanno delle forme da lineari-lanceolate a lineari. I bordi della foglie più grandi possono essere percorsi da qualche dente acuto.
Infiorescenza/Fiore
[modifica | modifica wikitesto]Le infiorescenze sono formate da un unico fiore peduncolato. I fiori sono tetra-ciclici, ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo (in questo caso il perianzio è ben distinto tra calice e corolla) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono gamopetali, ermafroditi e attinomorfi. Sia i fiori che i boccioli sono penduli. Lunghezza del fiore: 12 – 22 mm.
- Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
- K (5), C (5), A (5), G (2-5), infero, capsula
- Calice: il calice è un tubo terminante in 5 denti (sepali) a forma di lacinie con portamento patente o riflesso. Tra un dente e l'altro del calice non è inserita nessuna appendice riflessa. Dimensione delle lacinie: 3 – 5 mm.
- Corolla: la corolla è campanulata a forma di un tubo inciso fino a 1/3 della sua lunghezza in 5 petali simili a lacinie. Le lacinie sono ristrette alla base e sparate da insenature arrotondate. Il colore è blu pallido. I petali sono privi di ali marginali. Lunghezza della corolla: 10 – 16 mm.
- Androceo: gli stami sono 5 con antere libere (ossia saldate solamente alla base) e filamenti sottili ma membranosi alla base. Le antere sono lunghe quanto i filamenti. Il polline è 3-porato.
- Gineceo: lo stilo è unico con 3 stigmi. L'ovario è infero, 3-loculare con placentazione assile (centrale), formato da 3 carpelli (ovario sincarpico). Lo stilo possiede dei peli per raccogliere il polline.
- Fioritura: da (giugno) luglio a agosto (settembre).
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]I frutti sono delle capsule pendule, poricide 3-loculare, ossia deiscenti mediante pori o valve basali; i semi sono molto minuti.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama). In queste piante è presente un particolare meccanismo a "pistone": le antere formano un tubo nel quale viene rilasciato il polline raccolto successivamente dai peli dallo stilo che nel frattempo si accresce e porta il polline verso l'esterno.[9]
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento, essendo molto minuti e leggeri – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto](Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[11])
- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Subendemico.
- Distribuzione: in Italia questa specie si trova solamente nelle Alpi Occidentali. Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Svizzera (cantoni Vallese e Ticino).[11]
- Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono le pietraie e le rupi silicee. Il substrato preferito è siliceo con pH acido, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.[11]
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 1200 a 2500 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: subalpino e alpino e parzialmente quello montano.
Fitosociologia
[modifica | modifica wikitesto]Dal punto di vista fitosociologico Campanula excisa appartiene alla seguente comunità vegetale:[11]
- Formazione : comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
- Classe : Thlaspietea rotundifolii
- Ordine : Androsacetalia alpinae
- Alleanza : Androsacion alpinae
- Ordine : Androsacetalia alpinae
- Classe : Thlaspietea rotundifolii
- Formazione : comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza della Campanula excisa (Campanulaceae) è relativamente numerosa con 89 generi per oltre 2000 specie (sul territorio italiano si contano una dozzina di generi per un totale di circa 100 specie); comprende erbacee ma anche arbusti, distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto nelle zone temperate. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamiglia Campanuloideae (una delle cinque sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Campanulaceae) comprendente circa 50 generi (Campanula è uno di questi). Il genere Campanula a sua volta comprende 449 specie (circa 50 nella flora italiana) a distribuzione soprattutto circumboreale.[10][12][13]
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
- Campanula pusilla subsp. excisa (Schleich. ex Murith) Bonnier & Layens
- Campanula excisa f. annalaurae Pînzaru
Altre notizie
[modifica | modifica wikitesto]La campanula incisa in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
- (DE) Ausgeschnittene Glockenblume
- (FR) Campanule incisée
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 gennaio 2021.
- ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 424.
- ^ David Gledhill 2008, pag. 161.
- ^ www.hls-dhs-dss.ch
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 7-maggio-2014.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 702.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 41.
- ^ a b Judd 2007, pag. 516.
- ^ a b Conti et al. 2005, pag. 66.
- ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 326.
- ^ Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 26-56 e 41.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 679.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 7 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 1, 1960, pag. 424.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 2, Bologna, Edagricole, 1982, pag. 702, ISBN 88-506-2449-2.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 41, Berlin, Heidelberg, 2007.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina. Volume 2, Bologna, Zanichelli, 2004, pag. 326.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Campanula excisa
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Campanula excisa IPNI Database
- Campanula excisa EURO MED - PlantBase Checklist Database
- Campanula excisa Royal Botanic Gardens KEW - Database