Camila Vallejo | |
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Camila Vallejo nel 2022 | |
Ministra Segretaria Generale del Governo del Cile | |
In carica | |
Inizio mandato | 11 marzo 2022 |
Presidente | Gabriel Boric |
Predecessore | Jaime Bellolio |
Membro della Camera dei deputati del Cile | |
Durata mandato | 11 marzo 2014 – 11 marzo 2022 |
Presidente della Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile | |
Durata mandato | 2010 – 2011 |
Predecessore | Julio Sarmiento |
Successore | Gabriel Boric |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista del Cile |
Professione | Attivista, geografa |
Firma |
Camila Antonia Amaranta Vallejo Dowling (Santiago del Cile, 28 aprile 1988) è una politica e attivista cilena. Dall'11 marzo 2022 è Ministra Segretaria Generale del Governo del Cile nel governo Boric. Precedentemente, dal 2014 al 2022, è stata un membro della Camera dei deputati.
Militante delle Juventudes Comunistas de Chile, ala giovanile del Partito Comunista del Cile, Camila Vallejo ha ricoperto la presidenza della Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile (FECh). È stata la seconda donna chiamata a occupare questa posizione nei primi 105 anni di vita dell'organizzazione, dopo Marisol Prado, che ne detenne la presidenza dal 1997 al 1998.[1]
Vallejo è salita alla ribalta imponendosi tra i principali leader di quel movimento studentesco che, a partire dal 13 giugno 2011, ha promosso ampie mobilitazioni e manifestazioni di protesta contro la presidenza di Sebastián Piñera.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Reinaldo Vallejo e Mariela Dowling, piccoli imprenditori, loro stessi ex militanti del Partido Comunista de Chile negli anni 1970, Camila Vallejo ha vissuto la sua infanzia nella provincia di Santiago, tra i comuni di Macul e La Florida e ha studiato nel Colegio Raimapu, un istituto scolastico privato nel comune di La Florida.[2][3]
Nel 2012 viene eletta dalla rivista statunitense Newsweek tra le "150 Fearless Women" (150 donne senza paura)[4].
Camila Vallejo è geografa presso l'Università del Cile.[5][6]
Attivismo studentesco
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2006, Camila Vallejo si è iscritta all'Università del Cile per studiare geografia presso la Facoltà di Architettura e Urbanistica e nella quale poi otterrà la laurea col massimo dei voti nel giugno 2013[7]. Entrata in contatto con circoli studenteschi di sinistra, ha cominciato a impegnarsi attivamente in politica, diventando, l'anno seguente, una militante della Juventudes Comunistas de Chile.[8] È stata consigliera della FECh nel 2008 e vicepresidente del Centro de Estudiantes de Geografía,[9] organismo alla cui fondazione ella stessa aveva partecipato.
Nel novembre 2010 è stata eletta presidente della FECh, in rappresentanza della lista E del Colectivo Estudiantes de Izquierda, che faceva riferimento alla Juventudes Comunistas, alla Nueva Izquierda Universitaria e a liste indipendenti; ha ricevuto 2.918 voti, lasciando il secondo posto alla lista che raggruppava Izquierda Autónoma, Izquierda Construye, Colectivo Arrebol e altri indipendenti, che ha raccolto 2.839 preferenze.[1]
Nelle elezioni 2011 per il rinnovo della FECh Vallejo viene superata dal candidato dell'estrema sinistra, Gabriel Boric, ma risulta comunque eletta alla vicepresidenza[10].
Proteste degli studenti cileni nel 2011
[modifica | modifica wikitesto]Durante la presidenza della federazione studentesca, ha acquisito una significativa notorietà pubblica fino a imporsi come una delle figure di punta (portavoce e leader) della mobilitazione studentesca cilena del 2011[11], insieme a Giorgio Jackson, suo omologo nella cattolica Federación de Estudiantes de la Universidad Católica de Chile, e a Camilo Ballesteros, della Federación de Estudiantes de la Universidad de Santiago de Chile.
La notorietà di Vallejo ha travalicato i confini nazionali: la personalità esibita ne ha fatto una «star mediatica», una circostanza che ha messo la mobilitazione studentesca cilena sotto i riflettori dei mass media internazionali, garantendo una notevole visibilità alla protesta anche all'estero[2].
Minacce e scorta
[modifica | modifica wikitesto]Nell'agosto 2011 la Corte suprema cilena ha disposto l'assegnazione di una scorta di protezione, a seguito delle molte minacce ricevute[12][13].
Ha generato scalpore il fatto che una delle minacce subite provenisse proprio da ambienti istituzionali e governativi, nella persona di un'alta funzionaria del Ministero cileno della Cultura, Tatiana Acuña Selles, segretaria esecutiva del Consejo del Libro y la Lectura, che in un post su Twitter, riferendosi proprio a Vallejo, ha ripescato una frase sinistra pronunciata da Augusto Pinochet, nel golpe cileno del 1973, all'indirizzo di Salvador Allende: «se mata la perra y se acaba la leva».[14][15][16] («si ammazza la cagna e ci si sbarazza della figliata»).
Il deputato dell'UDI Iván Moreira, dopo nuovi scontri nel giugno 2012 tra studenti e polizia, accusa Vallejo di essere co-responsabile delle violenze messe in atto dai manifestanti[17].
Attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni parlamentari del 2013 Vallejo si candida per il parlamento cileno nella lista del Partito Comunista del Cile[18] e viene eletta deputata nel distretto di La Florida[19].
Nel 2018 Camila Vallejo esprime solidarietà a Potere al Popolo! alle elezioni politiche italiane e, soprattutto, al Partito della Rifondazione Comunista.
Nelle elezioni del 2021 viene rieletta alla Camera dei deputati.
Il 22 gennaio 2022 è stata nominata Ministra Segretaria Generale del Governo (corrisponde al ruolo di Portavoce) guidato da Gabriel Boric, carica che ha assunto ufficialmente a partire dall'11 marzo 2022.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]È madre di una bimba, Adela, nata a Santiago nel 2013, figlia del suo ex compagno Julio Sarmiento.
È atea.
Cultura di massa
[modifica | modifica wikitesto]- Camila Vallejo è stata dedicataria di due canzoni: Camila Vallejo degli 88 Bros. e Te Amo Camila Vallejo del gruppo Desaparecidos.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (ES) Militante comunista Camila Vallejo es la nueva presidenta FECh, su lanacion.cl, La Nación, 5 novembre 2010. URL consultato il 18 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2010).
- ^ a b Omero Ciai, Bella, giovane e determinata ora Camila fa tremare Piñera, la Repubblica, 3 agosto 2011
- ^ (ES) Camila Vallejo, la nueva figura del comunismo chileno, su diario.elmercurio.com, El Mercurio, 12 giugno 2011. URL consultato il 3 giugno 2011.
- ^ Women in the World: 150 Women Fearless Women (Photos) - The Daily Beast, su thedailybeast.com. URL consultato il 3 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2012).
- ^ Pagina Twitter
- ^ Camila Vallejo asume el cargo como diputada
- ^ (ES) Camila Vallejo se tituló de geógrafa con distinción máxima Archiviato il 15 gennaio 2014 in Internet Archive. La Nación
- ^ (ES) Sofia Aldea, Compañera Camila, su paula.cl, Revista Paula, 16 maggio 2011. URL consultato il 3 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2012).
- ^ (ES) Perfil de Camila Vallejo, in blogger.com. URL consultato il 18 giugno 2011.
- ^ Cile, Camila spodestata: Vallejo non è più leader del movimento studentesco, su adnkronos.com, Adnkronos, 7 dicembre 2011. URL consultato l'11 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2012).
- ^ (ES) La linda presidenta de la Fech llama la atención de las agencias internacionales, su publimetro.cl, Publimetro.col, 1º giugno 2011. URL consultato il 18 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
- ^ Camila Vallejo minacciata, sotto scorta alla vigilia del grande sciopero in Cile, AgoraVox, 24 agosto 2011
- ^ Corte Suprema acoge amparo a favor de Camila Vallejo y ordena rondas policiales, Emol-El Mercurio on line, 23 agosto 2011
- ^ Ximena Valdés, (ES) Se mata la perra, se acaba la leva, su lanacion.cl, La Nación, 5 agosto 2011. URL consultato il 30 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2011).
- ^ Amélie Gautier, (FR) Chili : l'étudiante qui fait trembler le gouvernement, su lci.tf1.fr, TF1 News, 30 agosto 2011. URL consultato il 30 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2011).
- ^ Cruz-Coke repudia dichos de encargada del Consejo del Libro contra Camila Vallejo, su emol.com, El Mercurio Online, 30 agosto 2011. URL consultato il 30 agosto 2011.
- ^ (ES) Moreira: Boric y Vallejo son “cómplices del saqueo y la violencia [collegamento interrotto], su lanacion.cl, La Nación, 29 giugno 2012. URL consultato il 1º luglio 2012.
- ^ Cile: Camila Vallejo sarà candidata a deputato
- ^ Cile, la pasionaria Camila entra in parlamento, La Repubblica, 18 novembre 2013
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Benedetta Argentieri, Camila mette in crisi il governo cileno, Corriere della Sera
- Camila, la bella studentessa che vuole cambiare il Cile, Blitz Quotidiano, 4 agosto 2011
- Omero Ciai, Bella, giovane e determinata ora Camila fa tremare Piñera, la Repubblica, 3 agosto 2011
- Enrico Lucca, Diario cileno (23 ottobre - 6 novembre 2010), "Calixtilia", vol. 5, pp. 89–112 https://web.archive.org/web/20110410165230/http://www.calixtilia.com/Pubblicazioni/tabid/473/Default.aspx
- (ES) Blog personale, su camilavallejodowling.blogspot.com.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Camila Vallejo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su camilavallejodowling.blogspot.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 232670894 · ISNI (EN) 0000 0003 6766 8454 · LCCN (EN) no2012030380 · GND (DE) 1024335453 |
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