Cécile Duflot | |
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Cécile Duflot nel 2010 | |
Ministro dell'uguaglianza territoriale e dell'edilizia abitativa | |
Durata mandato | 15 maggio 2012 – 31 marzo 2014 |
Presidente | François Hollande |
Capo del governo | Jean-Marc Ayrault |
Predecessore | Bruno Le Maire (Uguaglianza territoriale) Benoist Apparu (Edilizia abitativa) |
Successore | Sylvia Pinel |
Segretario nazionale di Europa Ecologia I Verdi | |
Durata mandato | 13 novembre 2010 – 23 giugno 2012 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Pascal Durand |
Consigliere regionale dell'Île-de-France | |
Durata mandato | 22 marzo 2010 – 23 giugno 2012 |
Successore | Mounir Satour |
Gruppo parlamentare | EELV (presidente) |
Circoscrizione | Valle della Marna |
Dati generali | |
Partito politico | EELV (dal 2010) In precedenza: I Verdi (2001-2010) |
Università | |
Professione | Urbanista |
Cécile Duflot (Villeneuve-Saint-Georges, 1º aprile 1975) è una politica e urbanista francese, dal giugno 2018 leader di un'organizzazione non governativa (ONG) Oxfam France.
È stata ministro dell'uguaglianza territoriale e dell'edilizia abitativa nei due governi Ayrault fino al 31 marzo 2014. È stata deputata all'Assemblea nazionale dal 20 giugno 2012 al 20 giugno 2017.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di una professoressa di fisica, Marie-Paule[1] e di un ferroviere, Jean-Louis,[2] entrambi sindacalisti,[2] Cécile Duflot trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Montereau-Fault-Yvonne (Seine-et-Marne),[3] nel quartiere di Montereau-Surville. Qui frequenta la scuola Jules-Ferry, poi il liceo André-Malraux[4] e frequenta l'Azione cattolica.[5] A 17 anni, per facilitare un tragitto che diverrà quotidiano, abbandona la casa dei genitori e si trasferisce in una dépendance della casa del nonno a Villeneuve-Saint-Georges (Val-de-Marne).[3]
Nel 1992 consegue il diploma, mentre nel 1997[3] ottiene un DEA (Diplôme d'études approfondies) in geografia[6] presso l'università Denis-Diderot. In questo periodo milita in nella Jeunesse ouvrière chrétienne (JOC)[6] e della Ligue pour la protection des oiseaux (LPO).[7] Nel periodo degli studi svolge svariati lavori per supportarsi economicamente (baby sitter, operatrice call center, tester di farmaci).[7]
Nel 1998 viene ammessa all'École supérieure des sciences économiques et commercials (ESSEC),[8] un percorso di studi che la porterà due anni più tardi alla laurea in economia urbana (MSc).[3] Inizia a lavorare come urbanista a Créteil in un gruppo immobiliare.[9]
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2003 entra nel gruppo dirigente dei Verdi.
Membro di Europa Ecologia I Verdi (EELV), ne è segretaria nazionale dal novembre 2010. Nel 2012 viene nominata ministro dell'uguaglianza territoriale e dell'edilizia abitativa nel Governo Ayrault sotto la presidenza di François Hollande. Il 31 marzo 2014, all'indomani della disfatta della gauche alle municipali, si dimette. Nel 2017 si ricandida nella sua circoscrizione all'Assemblea nazionale, la sesta di Parigi (XIX e XX arrondissement), per un secondo mandato ma, al primo turno delle legislative, viene clamorosamente battuta ed esclusa dal ballottaggio con appena il 14,69%.
Dal 2021 è editorialista di France Inter per cui realizza ogni martedì la rubrica En toute Subjectivité.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Sabrina Champenois, Numéro vert », in Liberation, 10 gennaio 2007.
- ^ a b (FR) Cécile Duflot sort du pré carré de l’écologie, in Liberation, 16 maggio 2012. URL consultato il 18 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2014).
- ^ a b c d (FR) Isabelle Maradan, Les 20 ans de Cécile Duflot: « Mes études n'ont fait que renforcer mes convictions », su letudiant.fr, 19 ottobre 2010.
- ^ (FR) Xavier Cantat, le mari de… Cécile Duflot, in Paris Match, 10 agosto 2010.
- ^ (FR) Cécile Duflot: "Je me reconnais catholique, dans l'église du pape François", in La Croix, 18 novembre 2020.
- ^ a b (FR) Catherine Simon, Cécile Duflot, l'ouverture en Vert, in Le Monde, 19 gennaio 2009.
- ^ a b (FR) «Elle s'enracine chez les Verts», in Ouest-France, 8 dicembre 2008.
- ^ (FR) Carol Isoux, A Singapour, les écoles de commerce françaises à la conquête de réseaux d’influence, in Le Monde, 3 agosto 2022. URL consultato il 4 agosto 2022.
- ^ (FR) Rodolphe Geisler, Cécile Duflot dans la cour des grands, in Le Figaro, 16 maggio 2012.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cécile Duflot
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina istituzionale, su gouvernement.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 107826841 · ISNI (EN) 0000 0001 0787 7997 · LCCN (EN) n2010079892 · GND (DE) 140848495 · BNF (FR) cb16214138g (data) |
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