Museo nazionale Brukenthal | |
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Edificio | |
Ubicazione | |
Stato | Romania |
Località | Sibiu |
Indirizzo | Piaṭa Mare 4-5 |
Coordinate | 45°47′47″N 24°09′02″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte, storia |
Istituzione | 1817 |
Fondatori | Barone Samuel von Brukenthal |
Apertura | 1817 |
Direttore | Sabin Adrian Luca |
Sito web | |
Il Museo nazionale Brukenthal (in romeno Muzeul Naţional Brukenthal) è il principale museo d'arte di Sibiu, nonché uno dei più importanti e antichi della Romania.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Aperto al pubblico nel 1817, il museo è il più antico del paese e dell'Europa orientale del sud in generale. Deve la sua nascita al governatore della Transilvania nel tardo XVIII secolo, il barone Samuel von Brukenthal, rappresentante della nobiltà sassone al servizio dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria. Collezionista fin da quando risiedeva a Vienna, il barone raccolse tra il 1759 e il 1774 una cospicua collezione di dipinti, stampe, monete e libri. Fu a Sibiu dal 1777, dove fece costruire un edificio tardobarocco (1778-1788) in cui sistemò le proprie raccolte.
La collezione di arte europea, con lavori dal XV al XVIII secolo, fu aperta nel 1790 e contava circa 800 dipinti, con importanti opere di scuola italiana, fiamminga, olandese e austro-tedesca. Nel primo inventario, redatto da Franz Neuhauser Jr. quando il barone era ancora in vita, vennero elencati 1070 pezzi e le numerose attribuzioni di esemplari senza firma furono preziose per la stesura del primo catalogo vero e proprio, dato alle stampe nel 1844.
Alla morte del barone, in base alle sue volontà testamentarie, il palazzo si trasformò in un vero e proprio museo, e venne aperto al pubblico nel 1817.
Negli anni successivi si arricchì di alcune opere e di una sezione di arte romena dei secoli XIX/XX, ma subì anche spoliazioni. Nel 1948 Ceaușescu confiscò diciannove dipinti trasferendoli al Museo nazionale d'arte rumeno di Bucarest, dove restarono fino alla fine del 2006.
Nel 1968 inoltre il museo subì un grave furto di otto opere, di cui ne sono state fino ad oggi recuperate solo quattro, nel 1998. Sono tutt'oggi irrintracciabili in Ritratto d'uomo con pelliccia, di anonimo del XV secolo, il Ritratto virile di Cristoph Amberger e quello di Jörg Breu il Vecchio, oltre alla Morte di Cleopatra di Antoon van Dyck.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]Il museo ha una sezione di pittura rumena e quattro di pittura dell'Europa occidentale, una di arte contemporanea, un lapidario/gipsoteca, una sezione di arti grafiche, una biblioteca storica, una sezione di storia naturale, una di storia della farmacia, una di storia locale (a palazzo Altemberger) e una di armi e trofei di caccia.
La sezione di arte europea è suddivisa in arte tedesca/austriaca, arte olandese/fiamminga, arte italiana e un'ultima sezione di capolavori recuperati, in cui figurano i 19 dipinti restituiti nel 2007 e i quattro recuperati nel 1998 dopo il furto. Quest'ultima sezione è stata riallestita con la designazione di Sibiu a capitale europea della cultura nel 2007.
Capolavori ritrovati
[modifica | modifica wikitesto]- Anonimo fiammingo del tardo XV secolo
- Ritratto d'uomo con teschio
- Anonimo tedesco del XVI secolo (da Grünewald)
- Cristo deriso
- Crocifissione, 1450 circa
- Paesaggio invernale con trappola per uccelli, 1631
- Strage degli innocenti (attr.)
- Autoritratto
- Ritratto femminile
- Uomo con l'anello, 1430 circa
- Estate, 1623
- Sacra Famiglia, 1625-1630
- Paesaggio con pianura olandese
- Taverna di campagna, 1660 circa
- Il controllo, 1660 circa
- San Girolamo penitente, 1513-1514
- Elargizione delle elemosine al monastero, 1703-1710 circa
- Tre eremiti (attr.)
- Ritratto d'uomo leggente, 1480 circa
- Ritratto di donna in preghiera, 1480 circa
- Uomo con la pipa alla finestra, 1658
- Ritratto di Le Notre, giardiniere di Luigi XIV (maniera di)
- Ecce Homo, 1560 circa
- Piccolo ponte di legno, 1660
- Paesaggio con cavalli da soma, 1660
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dana Roxana Hrib, Ghidul Galeriei de artă europeană/European art gallery guidebook, Bibliotheca Brvkenthal, Sibiu 2011. ISBN 978-973-117-353-5
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo nazionale Brukenthal
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RO, DE, EN) Sito ufficiale, su brukenthalmuseum.ro.
- (EN) Brukenthal Museum, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 265574316 · ISNI (EN) 0000 0001 2265 293X · ULAN (EN) 500308991 · LCCN (EN) n83061929 · GND (DE) 1017222-1 · J9U (EN, HE) 987007299856105171 |
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