Biblioteca Estense universitaria di Modena | |
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Il Palazzo dei Musei che ospita anche la Biblioteca | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Modena |
Indirizzo | Largo S. Agostino 337, 41121 Modena |
Caratteristiche | |
Tipo | biblioteca pubblica statale |
ISIL | IT-MO0089 |
Sito web | |
La Biblioteca Estense universitaria è una biblioteca pubblica statale collocata nel Palazzo dei Musei a Modena.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La biblioteca trae la sua origine storica nella collezione libraria degli Estensi, la famiglia che resse il ducato di Ferrara prima e quello di Modena e Reggio poi.
Quando gli Estensi dovettero riconsegnare Ferrara allo Stato della Chiesa, riuscirono ad ottenere di poter trasferire, insieme agli altri beni familiari, come la quadreria, la biblioteca a Modena, divenuta capitale del ducato nel 1598. Da allora la consistenza della biblioteca ricominciò ad accrescersi.
Alcuni illustri direttori della Biblioteca estense:
- Giacomo Cantelli
- Benedetto Bacchini
- Giovan Battista Boccabadati
- Carlo Gemelli
- Ludovico Antonio Muratori
- Francesco Vandelli
- Francesco Antonio Zaccaria
- Girolamo Tiraboschi
- Giuliano Bonazzi (1892-1894)
- Emma Coen Pirani
Fu soprattutto merito del Tiraboschi l'accurata scelta dei testi che provenivano dalle varie congregazioni religiose: In particolare furono unificate le biblioteche dei Gesuiti, dei Benedettini, dei Teatini e dei Minori Osservanti. Secondo la storica Mackay Quynn[1], durante le spoliazioni napoleoniche, la Biblioteca Estense venne gravemente depauperata dei fondi librari originari.
Dopo il periodo napoleonico, i duchi asburgo-estensi (o, come spesso sono chiamati, d'Austria-Este) continuarono ad accrescere la biblioteca, che dopo l'Unità d'Italia assorbì la Biblioteca universitaria. Nel 1995 i due istituti vennero fusi anche dal punto di vista amministrativo nella "Biblioteca Estense universitaria", organo periferico del Ministero per i beni e le attività culturali.
Svolge la funzione di deposito legale per le opere edite in provincia di Modena. Conserva la Bibbia di Borso d'Este (1455-1461), il Planisfero di Cantino (il più antico planisfero portoghese sopravvissuto), un mappamondo catalano del XV secolo ed un evangeliario bizantino del X secolo.
È stato deciso il trasferimento nei locali dell'ex Ospedale Sant'Agostino, appositamente restaurato dalla Fondazione Cassa Risparmio di Modena.[2]
Collezione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dorothy Mackay Quynn, The Art Confiscations of the Napoleonic Wars, in The American Historical Review, vol. 50, n. 3, 1945, pp. 437–460, DOI:10.2307/1843116. URL consultato il 26 aprile 2019.
- ^ Gazzetta di Modena, su gazzettadimodena.gelocal.it. URL consultato il 15 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2019).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Biblioteca nazionale
- Evangeliario
- Galleria Estense
- Pinacoteca nazionale di Ferrara
- Museo lapidario estense
- Palazzo ducale (Sassuolo)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Biblioteca Estense Universitaria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su gallerie-estensi.beniculturali.it.
- Sito ufficiale, su gallerie-estensi.beniculturali.it.
- Biblioteca Estense universitaria di Modena, su Anagrafe delle biblioteche italiane, Istituto centrale per il catalogo unico.
- Biblioteca Estense universitaria di Modena, su Sistema archivistico nazionale, Istituto centrale per gli archivi.
- Catalogo on-line del patrimonio artistico degli Estensi sparso per i musei del mondo, su ww3.comune.fe.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141633615 · ISNI (EN) 0000 0001 2171 6938 · SBN NAPV073264 · LCCN (EN) n84179070 · GND (DE) 2084032-9 · BNF (FR) cb121808474 (data) · J9U (EN, HE) 987007258743305171 |
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