Pendulum | |
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I Pendulum in concerto a Londra nel 2007. Da sinistra: Rob Swire, Peredur ap Gwynedd, Ben Verse, Gareth McGrillen e Paul Kodish | |
Paese d'origine | Australia |
Genere | Drum and bass[1] Rock elettronico[2][3][4] |
Periodo di attività musicale | 2002 – 2012 2016 – in attività |
Etichetta | Earstorm Warner Bros. Breakbeat Kaos Atlantic |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 3 |
Live | 1 |
Sito ufficiale | |
I Pendulum sono un gruppo musicale rock elettronico[2][3] e drum and bass australiano formatosi nel 2002 a Perth[1] per iniziativa di Rob Swire, Gareth McGrillen e Paul "El Hornet" Harding.
Fin dall'inizio il gruppo ha mostrato una grande elasticità in campo compositivo e musicale, sapendosi esprimere in diverse sperimentazioni musicali che oltre alla drum and bass hanno spaziato fra trance, breakbeat e dubstep. Mentre con Hold Your Colour hanno fatto outing come combo di musica elettronica, con i successivi In silico e Immersion, i loro lavori hanno assunto una maggiore componente rock a tal punto da essere considerati come un gruppo musicale a tutti gli effetti. Da lì, la formazione del gruppo si è allargata fino a comprendere sei musicisti, acquisendo una fama sempre maggiore in campo musicale internazionale e guadagnando una notevole considerazione da parte del pubblico.
I Pendulum sono inoltre noti per le loro esibizioni dal vivo, caratterizzate da un uso massiccio di luci ed effetti speciali, puntando molto sull'improvvisazione dal vivo e proponendo spesso remix e cover di brani famosi.
Storia del gruppo
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni (2003-2004)
[modifica | modifica wikitesto]I Pendulum si formarono nel 2002 a Perth, in Australia, per iniziativa di Rob Swire, Gareth McGrillen e Paul "El Hornet" Harding. Il loro primo brano, intitolato Vault, venne pubblicato come lato A all'interno dell'EP Kingz of the Rollers EP Volume Three, pubblicato dalla 31 Records nel 2003.[5] Nello stesso anno venne realizzato il brano Trial of Sevens,[6] pubblicato nella raccolta Paranoia EP della Renegade Hardware,[7] e il singolo Spiral, distribuito in via promozionale il 10 luglio 2003.[8]
Il 23 febbraio 2004 i Pendulum pubblicarono il doppio singolo Another Planet/Voyager,[9] il primo ad essere entrato nelle classifiche britanniche, debuttando in vetta nella Official Dance Chart.[10] Ad esso fecero seguito Spiral, distribuito per il commercio a partire dal 1º marzo 2004,[11] l'inedito Toxic Shock,[12] incluso nella raccolta The Sideshow EP - Chapter One uscita il 22 marzo attraverso la Freak Recordings,[13] e il doppio singolo Back 2 You/Still Grey, distribuito dall'etichetta discografica indipendente Timeless Recordings.[14]
Durante l'estate dello stesso anno, il trio realizzò un remix del brano Submarines di DJ Fresh (incluso come lato B dell'omonimo singolo)[15] e l'inedito Minds Eye, inserito nella raccolta Skool of Hard Knocks della Renegade Hardware.[16][17] Nel mese di ottobre parteciparono alla raccolta Jungle Sound - The Bassline Strikes Back! dei musicisti EDM Adam F e DJ Fresh con alcuni brani inediti e remixati.
Hold Your Color (2005-2007)
[modifica | modifica wikitesto]Il 25 luglio 2005 i Pendulum pubblicarono l'album di debutto Hold Your Colour, anticipato dal doppio singolo Tarantula/Fasten Your Seatbelt e promosso dal brano Slam, divenuto il primo nella carriera del gruppo ad entrare nella Top 40 della classifica britannica dei singoli.[18] Hold Your Colour è stato pubblicato anche in versione LP, la quale contiene tutti i brani mai pubblicati in precedenza.[19] L'album si guadagnò un enorme considerazione da parte del pubblicò e ricevette numerose critiche positive soprattutto in Regno Unito e in Australia, divenendo uno dei dischi drum and bass più venduti di tutti i tempi, insieme a New Forms di Roni Size. 225 000 copie di Hold Your Colour furono vendute solo nel Regno Unito.[20]
Nello stesso periodo il gruppo ha realizzato un remix del singolo Voodoo People dei The Prodigy,[21] estratto successivamente come unico singolo dalla raccolta Their Law: The Singles 1990-2005.
Nel 2007 Hold Your Colour è stato ripubblicato con la sostituzione dei brani Another Planet e Still Grey con Blood Sugar e Axle Grinder.[22] Il 25 maggio 2008 l'album entrò per la prima volta nelle prime 40 posizioni della Official Albums Chart britannica, raggiungendo la diciassettesima posizione il 26 agosto dello stesso anno.[18]
In silico (2008-2009)
[modifica | modifica wikitesto]Nel maggio del 2008 viene pubblicato il secondo album In silico, il quale segna un sostanziale cambiamento rispetto al precedente Hold Your Colour. Con questo album, il gruppo infatti incorpora all'interno della propria musica elementi tendenti all'hard rock e al punk rock, mantenendo pur sempre il proprio background drum and bass. Aumenta la presenza di brani cantati, da diventare facilmente accessibili ad un pubblico più ampio. La differenza con il precedente debutto, sta nel fatto che in Hold Your Colour vennero raccolti gran parte dei lavori precedentemente prodotti dai tre disc jockey australiani, mentre In silico è stato concepito e realizzato come un album vero e proprio. Dal disco vennero estratti quattro singoli, tra cui Propane Nightmares, il quale raggiunse la nona posizione della classifica britannica dei singoli.[23]
Nel corso del 2008, i Pendulum hanno tenuto una serie di concerti per supportare l'album, esibendosi in diversi festival europei e intraprendendo i loro primi tour nell'America del Nord. Verso la fine dell'anno si sono esibiti nuovamente in Europa, tenendo due concerti al Brixton Academy il 4 e il 5 dicembre 2008. Questi ultimi due concerti sono stati successivamente immortalati nell'album dal vivo Live at Brixton Academy, pubblicato verso l'estate del 2009.[24] Ritornano in tour per l'Europa nel 2009 quando annunciano per la prima volta il lavoro al loro terzo album in studio.
Immersion e la pausa (2010-2012)
[modifica | modifica wikitesto]Dopo un tour tenutosi nel mese precedente, nel gennaio del 2010 annunciano tramite il loro sito internet l'uscita del loro nuovo album Immersion, anticipato da un evento dal vivo al Matter di Londra il 22 gennaio: la band infatti propose in anteprima mondiale il loro ultimo lavoro ad una serata organizzata dalla Ear Storm productions al London's Matter nightclub. Il concerto venne trasmesso in diretta streaming sul proprio sito web[25]
Salt in the Wounds, una traccia estratta dal terzo album, iniziò diffondersi in tutte le radio già all'inizio del 2010. Il gruppo ha affermato che tale pubblicazione non era neanche un singolo ufficiale. L'8 marzo 2010 è stato reso disponibile per l'ascolto in anteprima su BBC Radio 1 un altro brano, intitolato Watercolour[26] ed estratto come primo singolo da Immersion il 30 aprile ed è stato anticipato dal video musicale il 31 marzo. Watercolour ha inoltre debuttato alla quarta posizione della classifica britannica dei singoli,[27] divenendo così una delle hit più famose del gruppo. Il 1º aprile sono stati resi disponibili il download gratuito di Salt in the Wounds e il relativo video.[28] Il brano è stato successivamente reso disponibile per l'acquisto sull'iTunes Store britannico il 3 maggio.[29]
Il 24 maggio è stato pubblicato il terzo album Immersion,[30] il quale ha debuttato alla prima posizione della classifica britannica degli album[31] e ha visto la partecipazione di Liam Howlett dei The Prodigy, del gruppo melodic death metal svedese In Flames e di Steven Wilson dei Porcupine Tree.
Il 26 ottobre 2010 Rob Swire ha annunciato attraverso Twitter che il gruppo è al lavoro su un quarto album, le cui sonorità sarebbero state influenzate fortemente dal punk rock.[32] Il futuro album si allontanerà in tutto e per tutto dalle ritmiche drum and bass che hanno sempre caratterizzato i loro lavori, dirigendosi verso ritmiche veloci vicine al punk, e altrettante più lente nettamente più dubstep.[33] Nei primi mesi del 2011, i Pendulum hanno aperto i concerti dei Linkin Park nel corso della tappa nordamericana dell'album di questi ultimi, A Thousand Suns.[34] Successivamente, Swire e Gareth McGrillen fondano i Knife Party, progetto parallelo dalle sonorità dubstep e house.
Il 3 gennaio 2012, poco dopo il concerto tenuto al Summadayze di Perth, Swire ha annunciato attraverso Twitter la pausa temporanea del gruppo, ringraziando i fan per il supporto datogli negli ultimi dieci anni;[35] il 16 giugno Swire ha confermato i Knife Party come suo obiettivo principale, negando inoltre che il gruppo avrebbe in futuro lavorato ad un nuovo album ed affermando che non ci sarebbero stati ulteriori concerti dal vivo. Nonostante ciò, Verse e El Hornet hanno proseguito l'attività dal vivo con il nome Pendulum tenendo svariati DJ set in giro per il mondo.[35]
Il ritorno, The Reworks (2013-2018)
[modifica | modifica wikitesto]Il 22 agosto 2013 Swire ha affermato che probabilmente i Pendulum avrebbero pubblicato il quarto album nel corso dell'anno successivo, spiegando che sarebbe potuto uscire dopo quello dei Knife Party.[36] Tuttavia, nel mese di dicembre del 2014, attraverso il sito reddit, il frontman ha rivelato di aver perso il proprio interesse verso i Pendulum e la drum and bass:[37]
«Sono passati ormai cinque anni dall'ultimo album dei Pendulum – se mai dovessimo pubblicare nuovo materiale, presenterebbe sonorità completamente differenti, giusto perché... beh, le persone cambiano e si annoiano di certe cose, ecc. Non ho più un reale interesse per la drum and bass, non ho alcun desiderio di fonderlo con il rock e sono sicuro di non aver alcun desiderio di andare in tour con un gruppo dal vivo.
Attorno al periodo in cui iniziammo i Knife Party, ho realmente perso il mio cuore per il progetto. Ricordo quando suonammo al Glastonbury 2011 sul palco principale - suonammo giusto prima di Beyoncé a una folla piena di genitori e i loro figli in attesa di cantare Crazy in Love, guardandoci impassibili. Stavo guardando la copertura televisiva del concerto e ho subito pensato: "Come cazzo ho fatto girare questo? Questo non è il tipo di progetto in cui volevo essere coinvolto." [...] Stiamo contrattando per un altro album. Non ho idea di cosa potrebbe accadere. Non ho realmente voglia di farne uno - preferirei lavorare a qualcosa con i Knife Party o un nuovo progetto.»
Durante l'ultima settimana di luglio 2015 i Pendulum hanno ricordato attraverso Twitter il decennale dall'uscita del primo album Hold Your Colour,[38] mentre il 22 agosto, in occasione del DJ Set dei Pendulum al V Festival, Swire e McGrillen si sono riuniti a Verse e El Hornet dopo quattro anni dall'ultima loro esibizione con il gruppo.[39] Il 16 dicembre dello stesso anno il gruppo ha ufficializzato il suo ritorno sulle scene musicali, tenendo il primo concerto a Miami in occasione dell'Ultra Music Festival 2016.[40] A seguito dell'evento hanno tenuto ulteriori concerti tra il 2016 e il 2017.
L'11 agosto 2017 Swire ha annunciato su Twitter di aver iniziato a lavorare al quarto album dei Pendulum,[41] che verrà distribuito attraverso la propria etichetta Earstorm.[42] Il 5 febbraio 2018 Ben Verse ha annunciato il suo abbandono dal gruppo dopo 11 anni di permanenza,[43] mentre il 26 dello stesso mese è stata annunciata la pubblicazione dell'album di remix The Reworks,[44] anticipata il 16 marzo dal remix di Hold Your Colour dei Noisia.
Elemental e Anima (2020-presente)
[modifica | modifica wikitesto]Il 17 settembre 2020 i Pendulum hanno pubblicato i singoli Driver e Nothing for Free, segnando la prima uscita di materiale completamente inedito a distanza di circa dieci anni da Immersion;[45] per il secondo brano è stato inoltre realizzato un video musicale.
Il 15 aprile 2021 è stata la volta di un terzo singolo, Come Alive.[46] Il mese seguente il gruppo ha annunciato l'EP Elemental, pubblicato il 17 giugno e comprensivo dei tre precedenti singoli e dell'inedito Louder Than Words con gli Hybrid Minds.[47] Durante l'anno i soli Swire, McGrillen e El Hornet hanno intrapreso una breve tournée europa sotto il nome di Pendulum Trinity, durante il quale i tre artisti hanno tenuto DJ set in Europa.[48]
Tra giugno e settembre 2023 hanno reso disponibile i singoli Halo e Colourfast, il primo dei quali realizzato in collaborazione con i Bullet for My Valentine.[49][50] Entrambi i brani hanno anticipato l'uscita dell'EP Anima, avvenuta il 3 novembre.[51] Nello stesso anno hanno inoltre realizzato una cover di Anti-Hero di Taylor Swift per conto del programma radiofonico Like a Version di Triple J.[52]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Attuale
- Rob Swire – voce, guitar synth, sintetizzatore (2002-2012, 2015, 2016-presente)
- Gareth McGrillen – basso, cori, giradischi (2002-2012, 2015, 2016-presente)
- El Hornet – giradischi (2002-presente)
- Peredur ap Gwynedd – chitarra (2007-2012, 2016-presente)
- KJ Sawka – batteria (2010-2012, 2016-presente)
- Ex-componenti
- Paul Kodish – batteria (2006-2009)
- Ben Verse – MC (2007-2018)
- Turnisti
- Jakes – MC (2006-2007)
- Matt White – chitarra (2006-2007)
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 2005 – Hold Your Colour
- 2008 – In silico
- 2010 – Immersion
Album dal vivo
[modifica | modifica wikitesto]- 2009 – Live at Brixton Academy
Album di remix
[modifica | modifica wikitesto]- 2018 – The Reworks
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Jason Birchmeier, Pendulum, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 27 aprile 2015.
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- ^ a b Recensione su Billboard
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- ^ (EN) Jon Stickler, Pendulum Confirm June Release For New 'Elemental' EP, su Stereoboard, 20 maggio 2021. URL consultato il 28 maggio 2021.
- ^ (EN) PENDULUM announce new 'Elemental' EP – out June 17th, su XS Noize, 20 maggio 2021. URL consultato il 28 maggio 2021.
- ^ (EN) Jack Ramage, Pendulum release new single, 'Halo', with Bullet For My Valentine: Watch the video, su DJ Magazine, 2 giugno 2023. URL consultato il 20 agosto 2023.
- ^ (EN) Jack Ramage, Pendulum share new single and video, 'Colourfast': Watch, su DJ Magazine, 8 settembre 2023. URL consultato il 5 ottobre 2023.
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- ^ (EN) Tom Skinner, Watch Pendulum cover Taylor Swift's 'Anti-Hero', su NME, 20 ottobre 2023. URL consultato il 27 agosto 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pendulum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su pendulum.com.
- pendulumlive (canale), su YouTube.
- Pendulum, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Pendulum, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Pendulum, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Pendulum, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Pendulum, su WhoSampled.
- (EN) Pendulum, su SecondHandSongs.
- (EN) pendulum, su SoundCloud.
- (EN) Pendulum, su Genius.com.
- (EN) Pendulum, su Billboard.
- (EN) Pendulum, su MyAnimeList.
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